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Full text of "Sale Pepe - Maggio 2015"

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SALEPEPRIT 

MAGGIO 2015 - € 


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Pizia bigia 
con asparag 
e burrata 

pag-44 


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DALLA NOSTRA CUCINA 

Gradite una rghaift 

Le tradizionali frittelle marocchine 
e tante delizie primaverili ...1 1 

Servizi 

TEMA DEL MESE 

Maionese 

Li più classica delle salse mette 
in mostra il suo lato trasformista 16 

PASSIONI 

Pizze bianche 

Senza pomodoro, per esaltare paste 
spedali e forature gourmand 42 

SEMPLICI PIACERI 

Fave e cipolle 

Cinque raffinati piatti da invito 
con le primizie di stagione 56 

IL TOCCO IN PIÙ 

Limoni 

Le mille vite di un agrume 
insostituibile in cucina *„*„„***„****„. 66 





BONTÀ DI STAGIONE 
Grandi tagli di primavera 

Pregiate parti del manzo 

con i profumi di stagione 70 


LA DOLCE VITA 
Il vassoio dei pasticcini 

Squisite e irrinunciabili delizie 
sfilano in formato mignon.. 102 


Lemon pie alla salvia 

Un guscio di crostata ripieno di 
morbida crema e note agrumate.„102 


Evasioni 


LUOGHI ECCELLENTI 

Una nuova Milano 

Viaggio tra locali e sapori 

nella città di Expo 201 5 28 


salepepe./7 

Ricette, videoricette, news e contributi 
speciali sul nostro nuovo sito 

Indice delle ricette e indirizzi a pagina 6 


Sale&Pepe 
è social! 

Siamo su facebook. 
Seguiteci anche su t Witter 
e instagram: @salepepe_it 
per scambiare idee, ricette 
e foto con la redazione 
e i lettori più appassionati. 


La nuova app 
di Sale&Pepe 

Scaricate l'applicazione 
dall'Apple Sto re per sfagliare la 
rivista direttamente sull' i Pad. 



TAPPE DEL GUSTO 
Passione in rosso 

Goloso tour nei borghi che celebrano 
la breve stagione delle ciliegie 52 

L'INVITO 
Pranzo in cascina 

Dal risotto all ortica alla rusnmada 
monzese, nn autentico menu della 
memoria ispirato alla Brianza 78 

Aspettando Expo 

LE CUCINE DEL NUOVO 
MILLENNIO 

I chicchi che hanno girato il mondo 

Dall’Etiopia, all T Arab ia fino in America 
Latina, Lawenturosoeal&sdnante 
itinerario del calìe.... 121 

Viaggio alle origini del cacao 

T esoro gastronomico delle civiltà 
precolombianeè diventato un vero 
eproprioingrdiente di culto 129 



Scuola 




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P« i3**. ‘ 

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TECNICHE: ASPARAGI 
È tempo di asparagi 

Bianchi, verdi, violetti. I piccoli segreti 
per prepararli a regpla d'arte...,. 38 


DARIO BRESSANINI 

È reduce dall'aver pubblicato "La scienza 
della pasticceria 11 {edizioni Gribaudo), 
il docente di chimica all'Università 
dell'lnsubria che mette il suo sapere ai 
servizio dell'arte culinaria. A pag. 23 


LA RICETTA GOURMET 
Caciucco alla livornese 

Un piatto mitico per una 

cucina di pesce al top 62 

SCELTI DA SALE&PEPE 


PAOLA CATTABRIGA 

Docente dell'Accademia di Cucina Italiana 
Pandolfìni di Firenze, la chef toscana è una 
delle maggiori esperte di cacciucco. Polpi, 
totani, triglie, palombo e cozze costituiscono 
fa base della sua ricetta. A pag. 62 



La passione di Victoire 

Specialità della cucina congolese 
rivisitate per i palati italiani„,..........91 

Rubriche 

A PROPOSITO DI VINO 

I consigli del sommelier 

Una farcia, un calice 50 

DETTAGLI DI STILE 

Decori per rendere più bella la casa 
Boccioli al cucchiaio 77 

MADE IN ITALY 

Conoscere e gustare le eccellenze 

Salamini alla cacciatora. ...... ,.„95 

BUONE LETTURE 

Scelte con passione per essere divorate 

Pani rustici e delizie esotiche...... Ili 

ASSAGGI 

Sapori e profumi dal mondo 

Summer Pavlova 113 



SCUOLA ITALIANA PI 


MARIO SIGNORILE 

È in grado di trasformare una semplice 
pizza in un piatto gourmet da concorso. 
Ci ha svelato come nascono le specialità 
che prepara per le competizioni 
e per il suo locale di Turate, soprattutto 
quelle senza pomodoro. A pag. 42 


Vati* 

‘Stanzili 



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INDICE 

LE RICETTE DI MAGGIO 2015 


ANTIPASTI, FOCACCE 
E TORTE SALATE 

Àmbrogina 36 

Bruschette barrata e bottarga...... 13 

Bruschette cannellini e gamberi.. 13 
Bruschette pcscatrice e pecorino. 13 
Cocktail di code di gambero 

ai lamponi... ....18 

Focaccia di fave, 

cipolle e salsiccia .....58 

Insalata di avocado, 

orata e limone ....68 

Insalata russa con salmone, 

asparagi e fave 19 

Panzanella al limone 68 

Panzanella di cipolle rosse e fave .61 
Salamini alla cacciatora con 
focaccine di grano saraceno *♦,*♦*.. 96 
Tortino di magro ,,86 

PRIMI 

Risotto all ortica con i formaggini 

di Montevecchia.... ....86 

Risotto con polvere di porcini 

e sugo d’arrosto ....30 

Risotto con punte e crema 

di asparagi. 40 

Spaghetti aglio, olio e,. 14 

Spaghetti alle vongole e limone ..68 
Spaghetti fave e pomodori ni 
con le cipolle fritte 59 

SECONDI 

Arrosto di scamone con salsa di 

acciughe, insalata e carciofmì 72 

Arrosto speziato alla birra 

e cipollotti. .....74 

Brasato primaverile 

con asparagi e fave 73 

Bollito con verdure all'agro. 75 

Caciucco alla livornese ....63 

Frittata con farina di ceci, 

cipollotto e fave 60 

Insalata di galletto mediterranea .26 
Tacchino in salsa di cioccolato ,134 

Pollo allo stovin 86 

Roast beef di magatello con salsa 

di fragole... .,.,...,..71 

Spiedi di spigola con lamponi e 

petali di rosa 92 

Uova in camicia con salsa 

ai capperi ....83 

Vitello alla milanese, limone 
e cavoletti di Bruxelles .....33 

PIATTI UNICI 

Cestini di pane con asparagi 
e uova..., 40 


Pizza alle cipolle caramellate, 

fichi e prosciutto .49 

Pizza affumicata al limone .....49 

Pizza bigia con asparagi 

e barrata 44 

Pizza con doppia lievitazione 

e doppia acciuga .....47 

Pizza con polpo e zucchine ,43 

Pizza di grano duro 

con le verdure 49 

Tokio-Milano 35 

CONTORNI, VERDURE E SALSE 

Asparagi in crosta morbida 40 
Cipolle in crosta di sale 

aromatico e salsa di fave. 57 

Fagiolini in umido 86 

Humus di pomodorini 
al burro di arachide con fagiolini 

allo zenzero e bietole 93 

Maionese con frullatore 

a immersione 20 

Maionese alle spezie e succo 

di mela 22 

Maionese a mano con soli tuorli, 20 
Maionese all agl io arrostito 

e limone 22 

Pàté di tonno*,.,.*,,., .80 

Peperoni farciti con maionese 

all aglio e allo zafferano..., .....21 

Red-eyed mayonnaise .22 

Vinaigrette afforientale .....13 

DESSERT 

Bignè e cavolini 1 09 

Cannoncini alla crema 

pastìccera 105 

Chiavi di violino 107 

Crema alla cannella e caffè..,,,,,, 127 
Cup cakes dolci alla maionese 

e cacao., 24 

Diplomatici.....,.,., 109 

Fiamme al cioccolato. ,.,.,.,.109 

Frittelle alle mandorle ... 12 

Lemon pie alla salvia 101 

Pavlova*. 114 

Palline al cocco 130 

Rusumada monzese 84 

Tartelette alla frutta.... 109 

Tìramisu allo yogurt... 54 

Torta di ciliegie e pistacchi 54 

Torta di pane ai lamponi 

e lavanda ,86 

Torta dì pane e ciliegie 

alia cannella * ,54 

Zuppa di ciliegie,, 86 

COCKTAIL E BEVANDE 

Bevanda di cacao con zenzero 

e miele 133 

Caffè al cardamomo 1 23 

Caffè nel coccio.,... 124 


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Braurr www.braunhousehoid.com/it 

B roste Copenhagen, distr. da MVH, 

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Broggi, www.broggi.it 

Bruchi, www.bruchidesign.com 

c&c Milano, www.cec-milano.com 

Cake Vi irta ge, distr. da Generalimport, 

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Caterina von Weiss, 

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Ceramiche Fasano, www,f asanocnf.lt 

Ceramiche Milesi, 

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Chantal Deforme, 

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Coin Casa, wwwxoincasaJt 

Dedar, www.dedar.it 

Dia Ima Brown, www.dialmabrown.it 

Domenico Mori, www.domentcomori.com 

Briatìe distr. da B Morone, 

www.bmorone.it 

Emile Henry, www.emilehenry.com 
Enrica Negri, www.enricanegri.com 
Guardini, www.guardini.com 
I.D Company, Materials for Interior 
design, www.italiastraordinaria.it 
La Fabbrica del Uno, 
www.lafabbricadellino.com.it 
La Rinascente, www.hnascente.it 
Laminami, www.laminam.it 
Laboratorio Paravicini, 
www.paravicini.it 

Linum In vendita da La Rinascente, 

www.rinascente.it - www.linum.se 

Madame Gioia Home, 

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Maison de Genes, Tel 010 209 1 3 26 

Maxwell & Williams, 

www, maxwe lland wì II iams Jt 

Menu24A+ www.menu24a.it 

Mepra, www.mepra.it 

Plum Handmade Textile Design, 

www.plum-handmadedesign.btogspot.it 

Porro, www.porro.com 

Raw, www.rawmilano.it 

Rina Menar di, www.rtnamenardi.com 

Sambonet www.sambonet.it 

Serax, www.serax.com 

Stropparle, www.shoppable.it 

Silva Tessuti, www.silvatessuti.it 

Società Agricola Enrico & lanzalaco, 

www.antichiortaggi.it 

Società Italiana Lastre, 

www.siHastrexom 

Society, www.societylimontaxom 

Stamperia Bertozzi, 

www , stam periabe rtozzi . it 

Staub, wwwxtaub-italiaJt 

Variopinte, in vendita da Agape 12, 

www.variopinte.com - www.agapel2.it 

Weck, distr. da MCM Embatlages, 

www . mcm-e u rape, com 

Zara Home, www.zarahome.com 


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TECNICHE DI BASE 

Sapore intenso, fresco e 
inconfondibilmente piccantino, 
lo zenzero ha interessanti 
proprietà antinfiammatorie e 
ed è un potente antidolorifico. 
Nella cucina orientale è un 
ingrediente indispensabile che 
si sta diffondendo anche da 
noi. Nello speciale online 
è spiegato precisamente come 
utilizzarlo e sono indicate le 
ricette in cui dà il meglio di sé. 




SALEPEPE.IT 

MONDO DIGITAL 


PASTA AL FORNO 

Si prepara in anticipo 
e mette d’accordo a tutta 
la famiglia. La pasta 
al forno è un piatto 
passe-partout che si 
cucina facilmente e in 
tanti modi diversi. Sul sito 
sono state selezionate 
le migliori ricette: dai 
classici maccheroni 
al formaggio ai nidi di 
tagliatelle, dai maltagliati 
soufflé al gratin 
tradizionale. Le idee 
sfiziose e originali tra cui 
scegliere sono tantissime. 




TOP TEN NEWS E ATTUALITÀ 

Sono sempre più numerose le persone 
che hanno ridotto la carne nel proprio regime 
dietetico, senza però abolirla. Quella dei 
reducetariani è una nuova moda o uno stile 
di vita consapevole e salutare destinato 
a diffondersi? L’argomento ha appassionato 
chi ci segue online. Sul canale news, 
aggiornato quotidianamente dalla redazione, 
trovate questa e molte altre notizie di attualità. 


Un anno di web 

È IL COMPLEANNO DEL NOSTRO SITO, CHE SI ARRICCHISCE 
DI RICETTE, VIDEO, GIOCHI E NOTIZIE SEMPRE FRESCHE 

di Barbara Roncarolo 



IL NOSTRO CONTEST 

Le torte salate nelle foto qui sopra sono vostre.,, 
o, meglio, sono precisamente dì Giulia, Elisa, Valeria 
e Lidia. La redazione le ha selezionate tra le tante che 
stanno partecipando al nostro contest. Inviare la ricetta è 
semplice: basta andare su http://tortesalate.saiepepe.it e 
inserire testo e foto. Se volete, potete inviare e condividere 
le preparazioni di cui siete più orgogliosi anche con Twitter 
e Instagram usando #SPTorteSalate. 


LA PIÙ AMATA 

La pizza è una delle 
ricette più amate 
del mondo. Sul nostro 
sito viene illustrato 
in dettaglio come 
prepararla a regola 
d’arte, attraverso 
mille spunti differenti: 
dallo step by step 
alla video ricetta, 
dalla ricetta base 
classica ai consigli 
per lefanciturepiù 
appetitose. Non 
manca un focus 
sulle focacce e sulle 
pizze in versione 
vegetariana. 



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DALLA NOSTRA CUCINA 

IDEE E RICETTE RACCONTATE DAL DIRETTORE 


Gradite 
una rgha'if ? 

SE VI SEMBRA ARABO 
AVETE RAGIONE: SI TRATTA 
DI TRADIZIONALI 
FRITTELLE MAROCCHINE. 
CHE INTRODUCONO 
UNA CARRELLATA DI DELIZI! 1 
TUTTE DA SCOPRIRE 

ritratto di Michele labori, foto delle ricette 
Francese a Moscheni e Laura Spinelli, 
in cucina Antonella Pavane ilo 




Laura. MaragUano 


Parte una bella avventura che vede Milano al centro di un 
mondo multiculturale fatto di sapori e saperi* Con Expo 2015 
che ha come tema “Nutrire il pianeta”, d troveremo per sei mesi 
a parlare di un aspetto indispensabile della nostra vita: il dbo 
che, secondo Tangplo del mondo da cui si guarda, può essere 
sussistenza, oppure piacere, lusso, scambio culturale o commer- 
ciale, integrazione tra popoli, fonte di reddito e occupazione. Ci 
sarà la possibilità di interrogarsi sul dbo di oggi in confronto a 
quello di ieri e chiedersi come sarà domani* I nostri prodotti e 
la nostra fantastica cucina saranno sotto gli occhi di tutti cosi 
come Ì piatti e le culture gastronomiche di Paesi anche molto 
lontani dal nastro. Contaminare la cucina di tutti i giorni con 
ingredienti mai visti e con ricette che non ci appartengono è 
un'esperienza alla quale non si può rinunciare* Per questo apro il 
giornale con una ricetta marocchina che Sale&Pepc non ha mai 
proposto, con la speranza di averla interpretata correttamente. 
Si chiama rghaif alle mandorle ed è una sfoglia arricchita da un 
goloso ripieno da servire con il tè. Come mai ho scelto questa 
ricetta rispetto al mondo di possibilità che avevo davanti? Perché 
non è difficile e alla base c è un impasto, ossia un lavoro paziente 
che le dorme di tutto il mondo eseguono quotidianamente 
portando in tavola paste, pani e dold di ogni dpo. Le rghaif, 
anche definite crepe sfogliate, possono essere dold o salate con 
ripieni diversi (il più tradizionale salato prevede carne marinata, 
cipolle e coriandolo) e sono servite a colazione, allora del tè o 
per spezzare il digiuno durame il Ramadam, Secondo la tecnica 
utilizzata per piegare la pasta, le rghaif prendono nomi diversi: 
msemen se quadrate, meloui se rotonde e appiattite. Le nostre 
sono piente a pacchettino e dopo un tuffo nell olio bollente 
passano nel miele c vengpno cosparse di semi di sesamo. Una 
golosa bontà che darà una sferzata di energia a un tè con le 
amiche. Abbandonando ogni tanto i soliti biscotti di frolla. 

> segue a pag 12 


SALE&PEPE 11 




RGHAÌF AUX AMANDES (FRITTELLE ALLE MANDORLE) 

PER 20 FRITTELLE 

per la pasta: 500 g di farina bianca - 500 g di miele - 1 tuorlo - qualche 
pistillo di zafferano - 2 cucchiaini di semi di sesamo - 1 cucchiaino di anice 
in polvere - olio extravergine d’oliva - olio per friggere - un pizzico di saie 
per la farcia e ia decorazione: 250 g di mandorle spelate - 2 cucchiai di acqua 
di fiori d’arancio - 60 g di zucchero - 1 noce di burro - semi di sesamo 

• 1 Per la pasta, disponete la farina a fontana in una grossa terrina, unite il sale, 
il tuorlo, lo zafferano, il sesamo e l’anice. Aggiungete poca acqua e iniziate 
impastare, quindi unite altra acqua (300 mi in tutto) e lavorate la pasta tinche sarà 
morbida e uniforme. Suddividetela in palline poco più grandi di una noce, ungetele 
leggermente con un po’ dì extravergine e tenetele da parie. 

• 2 Per la farcia, frullate le mandorle nel mixer con l’acqua di fiorì d’arancio, io 
zucchero e il burro. Suddividete il composto in tante porzioni quante sono le frittelle. 

• 3 Ungete le mani e appiattite le palline di pasta fino a ridurle in larghi dischi. 
Ponete al centro di ognuno una porzione di farcia e richiudete la pasta sul ripieno 
ripiegandola in 4 lembi. Ungete ancora leggermente, pressatele appena con le dita 
e correggete la forma in modo che risulti quadrata. 

• 4 Fate sciogliere il miele in un pentolino a fuoco dolce. Friggete ie frittelle da 
ambo i lati in abbondante olio bollente finché saranno dorate e scolatele su carta da 
cucina. Intingetele una alla volta nel miele e mettetele a sgocciolate su una gratella. 
Cospargetele con un po T di semi di sesamo e servitele fredde. 





Le nuove bruschette 

Di grande soddisfazione e gradite a 
tutti, le bruschette sono un vero jolly 
per antipasti e merende salate* Ecco 
qualche idea di gusto fresco e sfizioso, 
con qualche tocco insolito* 

Pescatrice e pecorino. Saltate in padella 
con aglio e olio dei cubetti di rana 
pescati ce. Mescolateli con un po’ di 
prezzemolo tritato, pecorino grattugiato 
e pepe. Distribuite il tutto su fette di pane 
toscano tostate in forno. 

Buttata e bottarga. Riducete una buttata 
in sfilacci e distribuiteli su fette di pane 
di Altamura tostate in forno* Completate 
con un po' di sedano e cipollotto a 
fettine, una grattata di bottarga di tornio 
e qualche goccia di limone. 

Cannellini e gamberi* Scottate dei 
gamberi sgusciati in acqua bollente* 
Frullate un po' di fagioli cannellini lessati 
con poco olio e sale. Tostate in forno 
delle fette di pane siciliano al sesamo 
e farcitele con il purè di cannellini, i 
gamberi, pomodoro a cubetti e basilico* 


Una pizzico di spezie in polvere, una grattata di zenzero, una salsina sfiziosa 
per condire. La cucina di primavera è fatta di piccoli magici tocchi 


Vinaigrette all’orientale 

Le insalatone, le verdure cotte e il pesce guadagnano una 
marcia in più se conditi con una buona vinaigrette. In un 
vasetto versate 3 cucchiai di aceto di riso o mele, 4 cucchiai di 
salsa di soia, 150 mi di olio di semi, 1 cucchiaio di zucchero 
e un po' di pepe. Chiudete il vasetto e scuotetelo. Questa 
base può essere arricchita aggiungendo 1 cucchiaio di salsa 
wasabìj 1 cucchiaio di olio di sesamo e un po' di semi di se- 
samo, oppure 1 spicchio di aglio (intero) e un po’ di zenzero 
grattugiato. Se volete italianizzare la vinaigrette usate faceto 
balsamico al posto di quello di riso, fexrravergine invece 
dell'olio di semi e, non lo zucchero, ma il miele. Profumate 
il tutto con erba cipollina tagliuzzata. 






Stecchi e stecchini 

In tavola non dimenticate il potere dei 
colpo d'occhio, soprattutto in primave- 
ra estate, quando si può giocare di piu 
con i colori. Le polpettine, i tocchetti 
di frutta, i cubetti di frittata o di tor- 
ta, i tartufine di cioccolato, insomma, 
qualsiasi cibo abbia le dimensioni di un 
boccone, si trasforma in un raffinato 
finger Food se infilzato con lo stecchino 
giusto. In commercio, nei negozi di ca- 
salinghi e in molti supermercati, se ne 
trovano in bambù, decorati, annodati, 
con la pallina... Se la mise en place è 
country, al posto dello stecchino potete 
utilizzare rametti di rosmarino, timo, 
alloro, alberi da frutto o da fiore. 


Aglio, olio e,.. 

Che sia mezzanotte o mezzogiorno, 
la spaghettata aglio e olio è un must 
che non stanca mai e, soprattuto, sa 
salvare la situazione quando arriva un 
ospite inatteso. Il procedimento base 
è davvero semplicissimo: si lessano gli 
spaghetti, si scalda folio in padella con 
faglio (e magari un po' di peperonci- 
no), si aggiunge la pasta ben sgocciolata 
e si salta il tutto per qualche istante. 
Per rendere il piatto davvero speciale, 
si può arricchirlo con gli ingredienti 
di sragione che facilmente si hanno 
in casa. Prima di versare gli spaghet- 
ti in padella, completate il sugo con: 
acciughe, prezzemolo, menta e cubetti 
di peperoni; pistacchi, mollica di pane 
integrale e scorza di arancia oppure 
limone; gamberi, pomodorini datterini 
e un spolverizzata di curry; zucchine 
con a nastro, fiori di zucca, prosciutto 
crudo e origano; un trito di capperi ni, 
olive e pomodori secchi e un po' di 
melenzane a cubetti o qualche filetto 
di meleanzana sott'olio. 



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24 code di gambero - 1 cuore 
di lattuga - maionese preparata 
con 3 tuorli {ricetta a pagina 20) 
- 3 cestini di lamponi - 
2 cucchiai di aceto di Xeres 
(oppure di succo di limone) 

- 1 cucchiaino di polvere 
di lamponi essiccati - sale 


• 1 Immergete le code di gambero 
in acqua bollente salata per 3 minuti. 
Scolatele, privatele del carapace e 
fatele raffreddare. Mettete metà dei 
lamponi in un pentolino con l'aceto 
di Xeres (oppure il succo di limone), 
ponete sul fuoco e fate appassire 

i lamponi a fuoco basso. 

• 2 Appena i frutti diventano teneri, 
passateli al setaccio per eliminare ì 
semi e incorporateli alla maionese; 
se la preparazione fosse troppo 
soda allungatela con un cucchiaio 
di acqua calda. Regolate di sale. 
Distribuite le foglie di lattuga in 4 
coppe, disponete sopra ì gamberi, 
nappateli con la salsa e decorate 
con i lamponi rimasti. Completate 
con un pizzico di polvere di lamponi 
disidratati e servite. 


FACILE 

• Preparazione 15 minuti 

• Cottura 3 minuti *670 cal/porzione 


Piatta in vendita da B. Morena, 
coppette Bormioli Rocco, fondo 
Società Italiana Lastre 
Nell'altra pagina, piatto 
Asa Sei ection, vassoio Porro, 
fondo Società Italiana Lastre. 
Indirizzi a pagina 6 


INSALATA RUSSA CON 
SALMONE, ASPARAGI E FAVE 

PER 8 PERSONE 

350 g di filetto di salmone 

- 400 g di patate * 1 mazzo 
di asparagi * 400 g di fave 
sgranate (anche surgelate] 

- maionese preparata 
con 1 uovo e 2 tuorli 
(ricetta a pagina 20) - 
1 manciata di foglie di 
basilico - 1 manciata di 
foglie di prezzemolo - sale 

• 1 Cospargete il filetto di 
salmone con 2 cucchiai dì sale 
e lasciatelo riposare in frigo, 
coperto con la pellicola, per 

2 ore. Tagliate le punte degli 
asparagi, raschiate i gambi e 
divìdeteli a tocchetti; poi 
lessate lutto in acqua bollente 
salata per 3 minuti. Pelate le 
patate, tagliatele a dadini e 
lessatele in acqua salata. 
Lessate le fave per 3 minuti e 
poi privatele della pellicina. 

• 2 Togliete il salmone dal frigo 
e sciacquatelo, asciugatelo e 
tagliatelo a pezzi della stessa 
dimensione delle verdure. 

• 3 Mescolate il pesce e 

le verdure con la maionese, 
distribuite llnsalata russa 
ottenuta nei piatti singoli 
usando un coppapasta e 
completate con qualche 
fogliolina di prezzemolo e 
basilico. Se vi piace, decorate 
con petali di dalia non trattata. 

FACILE 

« Prep. 15 minuti +■ riposo 

• Cott 15 minuti * 495 cal/porz. 



> segue da pag. 17 

Buona in tutto il mondo 

La sua prima apparizione ufficiale in Italia risale al 1837, 
quando entra nel ricettario di Ippolito Cavalcanti che già 
la definisce "‘quasi generale”, cioè molto diffusa: “Batterai 
dodici rossi d’ovi per piti di un'ora, in modo quasi che 
divenissero bianchi, quando sarà ben elevata la salsa* che 
sarà divenuta spumosa, ri verserai a stille poco meno di un 
misurello d’oglio, il più perfetto* continuando a battere, 
di poi ci unirai il succo del limone, e questo in quella 
quantità che ci darà buon senso”. 

Nel mondo, questa delizia, ha poi trovato vari utilizzi 


specifici. In Italia lega le verdure dell* insalata russa (che di 
russo non ha niente), in Francia si mette sulle uova sode 
e sul pollo freddo, negli Stati Uniti farcisce sandwich e 
panini. In Spagna, mescolata con aglio pestato, diventa 
aioli, una specie di passione nazionale: a Ibiza o Fermen- 
terà, per esempio, non dovrete mai ordinarla, arriverà in 
tavola sempre e subito, con olive verdi e pane, 

Fatta a mano o nel frullatore, come ormai avviene sempre 
più di frequente, con olio d'oliva oppure di semi, col suo 
giallo più o meno intenso, è una gioia per gli occhi e per 
il naso, prima ancora che per il palato. 


> segue a pag 26 



CON IL FRULLATORE A IMMERSIONE 

PER 500 GRAMMI DI MAIONESE 

1 uovo + 2 tuorli - 4 di di olio di semi di mais spremuto a freddo - 
1 cucchiaino di senape (o qualche goccia di aceto di mele) - succo di 1/2 limone - sale 

Versate tutti gli ingredienti nel bicchiere del frullatore a immersione. Azionate P apparecchio tenendo le lame sul fondo; 
poi, quando il composto comincia a montare, iniziate a muovere il frullatore a stantuffo, in modo da incorporare aria 
nelPemulsione; regolate di sale. Coprite il contenitore con la pellicola alimentare e fate riposare in frigorifero almeno 1 ora. 

FACILISSIMA m Preparazione 5 minuti e Cottura nessuna • 75 calorìe/cucchiaio 

AMANO CONSOLI TUORLI 

PER 350 GRAMMI DI MAIONESE 

3 tuorli a temperatura ambiente - 2,5 di d'olio di mais spremuto a freddo - 
1 cucchiaino di senape forte (facoltativo) - il succo di 1/2 limone - sale 

Mettete i tuorli in un recipiente dai bordi alti, mescolate con la senape, iniziate ad aggiungere Polio di mais goccia a goccia e 
continuate per 30 secondi sempre mescolando. Quando l’emulsione inizia ad addensarsi, potete aggiungere l’olio a fi lo con maggiore 
velocità, mescolando costantemente; per una maionese dal gusto più inteso, potete aggiungere 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva. 
Regolate di sale, scaldate il succo di limone in un padellino e versatelo sulla salsa mentre mescolate. 

Questa maionese è molto densa e va bene per essere aromatizzata con elementi che la rendano più morbida e soffice (yogurt, 
succo di frutta o verdura, altre salse). Per renderla più vellutata potete incorporare un poco di acqua bollente fino a raggiungere la 
consistenza desiderata. Si conserva in frigorifero ben coperta per 2-3 giorni. 

FACILE « Preparazione 15 minuti * Cottura nessuna • 65 oalorie/circcfiiaio 






PEPERONI FARCITI CON MAIONESE ALL’AGLIO E ALLO ZAFFERANO 


PER 4 PERSONE 

4 peperoni corni rossi - 300 g di baccalà dissalato e pulito - qualche ramo 
di dragoncello e prezzemolo - 1 cucchiaio di capperini sottaceto - 200 g 
di maionese con soli tuorli (ricetta a pagina 20) - 1 bustina di zafferano « 

1 spicchio d’aglio - germogli di aglio - 1/2 limone * sale * pepe 


# 1 1mmergete i peperoni in acqua bollente salata e cuoceteli per 1 0 minuti; scolateli, 
lasciateli intiepidire, spellateli, eliminate i semi e tagliate ogni peperone in 3 falde. 

2 Immergete per 5 minuti il baccalà nell’acqua dei peperoni ancora bollente; 
sfioccatelo con la forchetta, conditelo con il succo dei limone, le erbe 
tritate con 1/2 cucchiaio di capperini e 2 cucchiai rasi di maionese. 

Farcite ogni falda con un cucchiaio del composto preparato, arrotolate il 
peperone sopra il ripieno e disponete 3 rotoli per ogni piatto. 

• 3 Versate lo zafferano in una ciotola; portate a ebollizione 1/2 di di acqua, 
versatela sopra lo zafferano facendolo sciogliere. Pestate lo spicchio d’aglio con 
poco sale fino a ottenere una purea fine. Mescolate la maionese con l’aglio 
pestato e l’acqua allo zafferano lino ad ottenere una salsa densa ma fluida. 
Regolate di sale e pepate. Versate parte della salsa sui peperoni e parte in una 
salsiera. Decorate con i germogli di aglio e i capperini rimasti e servite. 


FACILE • Preparazione 20 minuti m Cottura 10 minuti • 485 cal/porzione 


SALE&PEFE 21 


Piatto Bitossì Home, vassoio Porro, 
fondo Società italiana Lastre. 

Nell’altra pagina; in alto, fondo Società 
Italiana Lastre; in basso, bi Ghiere 
Bormioli Rocco, vassoio in vendita da 
Shoppable, fondo Società Italiana Lastra 
Indirizzi a pagina 6 


*VPV 



Red-eyed mayonnaise 
Preparate 1 caffè espresso molto 
ristretto. Preparate una maionese 
con 1 uovo intero e 1 tuorlo (ricetta 
a pagina 20), e tenetene da parte 
metà per un’altra preparazione. 
Incorporate al resto della maionese 
il caffè e un cucchiaino di tabasco. 

Servite con prosciutto crudo 
di San Daniele oppure 
spagnolo tipo Serrano. 
Ingredienti per 1 tazza di maionese 


Maionese all 5 aglio 
arrostito e limone 
Ungete una testa d’aglio con un filo 
d'olio, salatela, avvolgetela nella carta 
da forno e infornatela a 180° per 30 
minuti. Passate gli spicchi ai setaccio 
per ridurti in purea. Preparate la 
maionese con 3 tuorli (ricetta pagina 
20), incorporate la purea di aglio e 
succo di limone. Servitela con pesce 
grigliato o calamari frìtti. 

Ingredienti per 1 tazza di maionese 


Maionese alle spezie 
e succo di mela 
Preparate una maionese con 
3 tuorli e usando la senape dolce 
(ricetta a pagina 20); profumatela con 
un cucchiaino di curry in polvere. 
Scaldate 1/2 di di succo di mela in un 
pentolino; stemperate la maionese 
con il succo caldo fino ad avere la 
consistenza voluta. Servitela con 
spiedini di pollo, verdure o capesante. 
Ingredienti per 1 tazza di maionese 



NIENTE PAURA, SE IMPAZZISCE 
CI PENSA LO SCIENZIATI) 

Non si vede, ma la chimica c'è. Anzi, 
per la buona riuscita della maionese è 
fondamentale. Lo spiega il professor 
Dario Bressanini, docente di chimica 
all’Università dell’lnsubria di Varese, 
curatore della pagina “Scienza in 
cucina" sul sitowww.lescienze.it. 
Come si può definire la maionese 
in termini scientifici? 

È un’emulsione. Viene prodotta 
dalla dispersione delle gocce d'olio 
nell’acqua del succo di limone e in 
quella contenuta nell’uovo. 

Di solito, olio e acqua non amano 
stare insieme, come è possibile 
che avvenga in questo caso? 

È merito delle lecitine contenute nel 
tuorlo dell’uovo; si tratta di ottimi 
emulsionanti, sostanze capaci di 
legare ingredienti che normalmente 
tendono a separarsi. Noi potremmo 
sbattere airinfinito acqua e olio, ma 
senza lecitine si séparé b bere sempre: 
senza uova, niente maionese. 

La scienza che cosa consiglia al 
cuoco per prepare questa salsa? 
Stabilita la necessità di un 
emulsionante, la prima indicazione 
è quella di sbattere vigorosamente 
l’olio per produrre goccioline più 
piccole possibile, in modo che si 
disperdano meglio nell’acqua. Poi, 
bisogna evitare temperature superiori 
a quella deH’ambiente. Infine, è vietato 
eccedere con l’olio: se si supera la 
proporzione dei tre quarti rispetto alla 
parte acquosa non viene più assorbito. 
E quindi la maionese impazzisce? 
Sì, è l’eccesso d’olio a provocare 
questo fenomeno. Ma la chimica ci 
aiuta con un semplice suggerimento. 
Bisogna sempre tenere a portata 
di mano un po’ di acqua tepida da 
aggiungere appena si nota che l’olio 
è in eccesso. Se si interviene subito, 
ne basta anche un solo cucchiaio. 


Cuchiaio Cake Vintage, fondo 
Società Italiana Lastre. 
Nell'altra pagina, ciotola tonda in 
vendita da B. Morene, altre ciotole 
Asa Sdection, vassoio Porro, fondo 
Società Italiana Lastre. 
Indirizzi a pagina 6 






SALE&PEPE 23 



CUPCAKES DOLCI ALLA 
MAIONESE E CACAO 



PER 12 CUPCAKES 
190 g di farina bianca - 30 g di 
cacao amaro - 1/2 cucchiaino 
di lievito per dolci - 150 g di 
zucchero - 120 g di maionese 
fatta con il frullatore a 
immersione con poco limone 
e molto soda (ricetta a pagina 
20} - sale - petali di dalia non 
trattata per decorare 
Per la glassa: 320 g di zucchero 
a velo - 90 g di burro morbido 
- 7 cucchiai di cacao amano 
in polvere - 5 cucchiai di latte 
evaporato (o condensato) 

1 In una ciotola setacciate la farina 
con il cacao e il lievito, aggiungete 
lo zucchero, una presa di sale e 
mescolate. In un’altra ciotola, lavorate 
con la frusta la maionese e 0,9 di di 
acqua tiepida. Incorporate il mix di 
ingredienti preparati alla maionese, 
quindi aggiungete altri 0,9 di d'acqua 
tiepida. Suddividete la preparazione 
12 stampini da cupcakes, cuccete per 
circa 20 minuti in forno a 180% 

poi togliete i dolci e lasciateli 
raffreddare sopra una griglia. 

2 Intanto, preparate la glassa. 
Montate il burro con le fruste 
elettriche e, quando inizia a diventare 
chiaro, incorporate alternativamente 
lo zucchero a velo setacciato 

con 6 cucchiai di cacao e il latte 
evaporato (o condensato). Continuate 
a montare fino a quando avete 
ottenuto una crema soffice e lìscia. 

3 Trasferite la crema in una 
tasca da pasticciere a bocchetta 
liscia, distribuitela sopra i cupcake, 
spolverizzate di cacao e guarnite con 
petali di dalia. Se vi piace, potete 
servire i dolci anche semplicemente 
spolverizzati di zucchero a velo 
oppure decorati con ciliegie 
caramellate nello zucchero. 

FACILE 

• Preparazione 1 ora 

• Cottura 20 minuti • 335 cal/ porzione 


Piatto Bftossl Home, 
tovagliolo li vendita 
da La Rinascente, fondo 
Società Italiana Lastre. 
Indirizzi a pagina G 


\ 




24 SALE&PEPE 






La cultura dell'espresso anche in capsula. 


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Compatibili con macchine Nespresso®* 

* Il marchia non è di proprietà di Rallini Caffè S.pA nè di aziende ad essa col legate. 



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Piatto in vendita da Shoppable, 
ciotola AsaSelaction, tovagliolo Serax, 
fondo Società Italiana Lastre, 

Indirizzi a pagina 6 


> segue da pag 19 


INSALATA DI GALLETTO 
MEDITERRANEA 

PER 4 PERSONE 

1 galletto amburghese - 
1 carota - 1 costola di sedano 
- 1 scalogno - 1 foglia di alloro - 
1 spicchio di aglio - 80 g di olive 
nere (denocciolate) - 80 g di olive 
verdi (denocciolate) - 1 cipolla rossa 

- 250 g di maionese pieparata 

a piacere - 1 cucchiaio di crema 
di pomodori secchi - 1 limone 

- 2 cespi di lattuga romana - 
olio extravergine d'oliva - timo 

- peperoncino - sale 

1 In una casseruola, portate a 
ebollizione 2 il d’acqua con la carota, 

10 scalogno, il sedano, Taglio, Tallero 
e 2 prese di sale. Lasciate sobbollire 
a pentola coperta per 10 minuti, 
unite il galletto, coprite e cuocete 
per 20 minuti dalla ripresa del bollore. 
Spegnete e lasciate intiepidire nel 
brodo. Mescolate la maionese con 

11 succo di 1/2 limone, la crema di 
pomodori e 1 pizzico di peperoncino. 

2 Lavate la lattuga e separate 

le foglie. Condite i due tipi di olive 
con il succo di limone rimasto e 
1/2 cucchiaio di foglioline di timo. 
Affettate sottilmente la cipolla rossa 
e salatela. Scolate il pollo, eliminate 
la pelle, disossatelo, tagliatelo a 
pezzetti, poi mescolatelo con le olive, 
la cipolla e un filo d’olio crudo. 

3 Distribuite l'insalata di galletto 
su alcune foglie di lattuga romana 
e servite con la maionese. 

FACILE 

Preparazione 15 minuti 

Cottura 30 minuti 630 cal/porzione 


Variazioni sul tema 

La lavorazione manuale dà il privilegio di vederla montare, 
densa e vellutata, nella ciotola. Poche altre preparazioni sono 
cosi rrasfomiiste. Le varianti non si contano: si può fare 
solo con i tuorli o con le uova intere; invece del limone si 
può usare Tacerò. Se rincontro con la senape è prediletto 
dagli dèi, non delude quello con erbette aromatiche come 
aneto, timo, maggiorana, dragoncello. . . Oppure con spezie 
come paprica, pepe, peperoncino, curry. . . 

Da altre aggiunte nascono diverse salse codificate. Con 
capperi o cetrioli e prezzemolo o erba cipollina tritati, 


ecco la tartara. Con tonno, capperi e acciughe si ha quella 
tonnata, mentre la salsa rosa è maionese miscelata con 
salsa di pomodoro o ketchup e yogurt. Per la famosa salsa 
cocktail, alla maionese si uniscono tabasco, ketchup o 
pomodoro concentrato più zucchero, cognac o whisky e 
salsa Worchesrer. Con polpa di avocado schiacciata, limone, 
tabasoo ed erba cipollina tritata, la maionese si accende di 
esotica passione. Non vi basta? In queste pagine, trovate 
una girandola di idee. La più sorprendente è quella dei cup 
cakes al cacao... Qui, i confini fra dolce, amaro e salato, 
sono ormai vecchi stereotipi che vale la pena di superare. 


26 SÀLE&PE PE 


Miele 



Il modo più gustoso di mangiare sano 

FORNO A VAPORE MIELE PER UNA COTTURA SEMPLICE, SANA E SAPORITA 



Scopri quanto può essere gustosa una sana alimentazione! 

Grazie al forno a vapore Miele cucini le tue ricette preferite esaltando i sapori, 
i colori e le proprietà nutritive di ogni pietanza. 



“La salute inizia a tavola, 
lo ho scelto un’alimentazione genuina, 
valorizzata dalla miglior cottura, quella 
a vapore, ideale per cucinare ricette 
gustose e, al contempo, ricche 
di tanta buona salute.” 

MARCO BIANCHI 
Divulgatore scientifico per 
la Fondazione Umberto Veronesi 


www.marcoincucina.it 


1 






nuova 


IN OCCASIONE DI EXPO, 
LA METROPOLI 
CI TRASPORTA TRA ALTEZZE, 
LOCALI E SAPORI DEGNI 
DI UN VIAGGIO NEL FUTURO 


a cura di Daniela Falsifta 

testi di Enrico Saravalle, foto di Felice Scoccìmarro 


■ 






Nella pagina 
a sinistra, 
i grattacieli di 
Porta Nuova visti 
dal 17 & piano 
dell 5 AC Hotel 
Milano. A lato, il 
cortile di Palazzo 
Lombardia. In 
alto, la libreria- 
caffè RED e la 
fontana di piazza 
Gae Aulenti. 


La Milano da bere, quella delle veline e degli yuppies? Diffi- 
cile trovarla. Al suo posto c è una metropoli da Guinness dei 
Primati, indicata dal serioso New York Time come uno dei 5 
“place to be' del 201 5, pronta a essere pacificamente invasa 
da milioni di visitatori e turisti per lExpo, Che, in occasione 
della grande kermesse, possono scoprire una nuova città con 
molto da mostrare e da proporre. Soprattutto per quanto 
riguarda architettura e design, tendenze contemporanee e 
soluzioni d'avanguardia. Cuore pulsante di questa Milano 
è lo spazio di Porta Nuova tra la stazione di Fona Garibaldi, 
Corso Como e il Quartiere Isola, vecchio ma tirato a lucido 
di recente. Mix tra un laboratorio di archistar e un museo a 
cielo aperto, grazie a un progetto di riqualificazione urbana, 
il distretto è diventato una sorta di agorà hi-tech dove, co- 
me nella berlinese Potsdamer Platz, ci si incontra a tutte le 
ore del giorno e della notte per fare shopping, passeggiare, 
mangiare, vedere e farsi vedere. Qui, infatti, c è piazza Gae 
Aulenti, luogo di installazioni artistiche, vasche d'acqua e 
giochi di Iuci> illuminata dal Solar Tree, lampada/scultura 
dalla tecnologia buona poiché alimentata dalla luce solare. 
A dominare la piazza è la Unicredit Tower, il grattacielo da 
record che, con i suoi 230 metri di altezza, è redificio piu 


Sopra, Expo Gate, simbolica porta d’accesso alla 
manifestazione, punto informazioni e biglietteria. 
Sotto, Porta Garibaldi in piazza XXV Aprile. 


alto dltalia. Àmmiratissime e premiatissime sono pure le due 
Torri del Bosco Verticale (con un migliaio di alberi piantati 
sulle terrazze) che uniscono virtualmente il Liberty ingenuo 



dellTsola con le ardiitetture ultramoderne della Torre Dia- 
mante, della Piramide e di Palazzo Lombardia. Vale a dire 
degli altri gioielli che hanno modificato lo sky line della 
nuova Milano. La piazza Gae Aulenti, poi, si affaccia su corso 
Como, regno di modaioli, di artisti, di foodies. Tra i nuovi 
trend metropolitani c è, ovviamente, la riscoperta del cibo. 

> segue a pag 31 






RISOTTO CON POLVERE DI PORCINI 
E SUGO D’ARROSTO 

PER 4 PERSONE 

240 g di riso Carnaroli - 60 g di polvere di porcini 
(funghi disidratati e frullati) - 1 I di brodo di carne - 
30 g di burro - 70 g di formaggio grattugiato di tipico 
lodigiano - 100 g di sugo d’arrosto - 1 cipolla 
- 4 cucchiai di olio extravergine 

• 1 Sbucciate e tagliate a metà la cipolla. Fatela appassire 
nell’olio, quindi eliminatela e unite il riso. 

• 2 Fate tostare il rìso finché i chicchi non saranno 
traslucidi. Aggiungete un mestolo alla volta di brodo e 
continuare la cottura mescolando per 14 minuti. Mantecate 
con il burro e il formaggio. Suddividete il risotto nei piatti 

e cospargete con la polvere di porcini e il sugo d’arrosto. 

FACILE 

• Preparazione 20 minuti Cottura 14 minuti 

30 SÀLE&PEPE 


Lo chef Cesare 
Battisti e, sotto, 
Linterno del 
suo ristorante 
Ratanà, I n 
basso, i due 
grattacieli 
Bosco Verticale, 
progettati 
da Stefano 
Boeri con 
centinaia 
di terrazze su 
cui crescono 
uri milione 
di alberi. 


■ 




Sopra, la Torre 
Diamante, 
caratterizzata da 
pareti sfaccettate. 

L'edificio ha 
ottenuto la pih 
alta certificazione 
attribuita per 
recososteniBilità 
architettonica* 


La palazzina d'epoca 
che ospita 
il ristorante Ratanà* 
A sinistra, i banchi 
di Eataly. Allo stesso 
Indirizzo si trova 
il ristorante 
stellato Alice, 


> segue da pag. 29 

Ecco allora che Porta Nuova regala luoghi studiati apposta 
per loro: come RED, raffinato bookshop che fa anche da 
caffetteria, o Prìnci, panificio di design (il progetto è di 
Antonio Citterio), come Eataly Smeraldo, eden di deli- 
katessen o il ristorante stellato guidato da Andrea Berton, 
Dalla piazza, una passerella pedonale conduce nel cuore 
dellTsoIa, quartiere che deve il suo nome suggestivo affari - 
tico isolamento (a separarla dal resto della città erano i 
binari ferroviari), ma che oggi è diventata f ennesimo polo 
nevralgico, con tanto di nuovi uffici, residenze di lusso, 
biblioteche, musei, atelier, spazi per tiratardi e, , , ristorantini 
gourmet* È il caso di Ratanà, una villetta Liberty circondata 
dal verde, dove regna Cesare Battisti, chef che reinterpreta 
in maniera contemporanea ed elegante la classica cucina 
milanese delle vecchie trattorie per operai, che pure qui 
alflsola* incredibilmente, sopravvivono. 

Da Porta Nuova ai cancelli delFExpo 

La stessa miscela esplosiva tra soluzioni architettoni- 
che innovative, esteticamente sorprendenti e la pro- 
fusione di proposte gastronomiche in grado di sod- 
disfare ogni palato e aspettativa, si ritrova in un altro 
angolo della città. La Milano 2.0 di Porta Nuova ri- 
specchia fedelmente il cocktail che i visitatori tro- 
veranno nei prossimi sei mesi nel quartiere dell" Expo 
(1° maggio - 31 ottobre). Proprio dalla stazione di Porta Ga- 
ribaldi transitano i treni del Passante che, in meno di venti 
minuti, raggiungono i cancelli del sito Rho Fiera Milano* 

> segue a pag. 34 





Gusto e benessere? Exquisa! 



Da 45 anni di esperienza e dal buon latte fresco dei pascoli bavaresi nasce il piacere unico 
dei nostri formaggi freschi spalmabiii e fiocchi di latte. 

Qualità, genuinità e sempre quei qualcosa in più per farti dire “mmmh... Exquisa"! 



VITELLO ALLA MILANESE, LIMONE 
E CAVO LETTI DI BRUXELLES 

PER 4 PERSONE 

per ì cavoletti di Bruxelles; 5 cavo letti di Bruxelles 
per le patate; 3 patate asciutte - 80 g di burro 

- 10 rametti di timo - olio extravergine d’oliva 

- 0,3 g di sale di Maldon 

per la crema di broccoli: 2 broccoli verdi - 200 g di 
cavoletti di Bruxelles - 80 g di olio extravergine di 
oliva - 30 g di scalogno - brodo di pollo - 1 spicchio 
d’aglio - 1 g di sale di Maldon - pepe di Camo 
per il vitello: 1 kg di controfiletto di vitello senza 
osso - 3 I di burro chiarificato - 100 g di tuorlo 
pastorizzato - 300 g di pancarré - sale di Maldon 

• 1 Preparate i cavoletti: recuperate 20 foglie di cavoletti 
e sbollentatele per 30 secondi in acqua bollente, quindi 
raffreddatele in acqua e ghiaccio. Asciugatele e 
riponetele su fogli di catta assorbente. 

• 2 Preparate le patate: pelate e affettate le patate con 
uno spessore di 2 cm f possibilmente con r affettatrice. 
Coppatele con un disco da 2 cm di diametro e lasciatele 
spurgare sotto l’acqua corrente per 2 ore. Sciogliete il 
burro in 2 di d’acqua, salate e aggiungete il timo; versate 
tutto in un sacchetto sottovuoto insieme alle patate 

e cuocete per 20 minuti a 1 00° a vapore (oppure 
cuocetele net cestello per la cottura a vapore dopo 
averle unte di burro e aromatizzate con sale e timo). 
Raffreddate immediatamente. Aprite il sottovuoto, 
asciugate bene le patate e friggetele a ISO 4 (o in olio 
caldissimo). Scolatele dall’olio e riponetele su un 
vassoio con carta assorbente. 

• 3 Preparate la crema di broccoli; pulite e sbollentate 
separatamente i broccoli e i cavoletti dì Bruxelles. 
Tagliate a julienne lo scalogno, fatelo soffriggere in 

una casseruola con l’olio e l'aglio. Aggiungete i cavoletti 
di Bruxelles e lasciateli brasare; mescolate al fondo 
un mestolo di brodo di pollo. Asciugate bene i broccoli, 
aggiungete i cavoletti e frullate il tutto fino a ottenere 
una crema liscia. Regolate di sale, pepate e filtrate. 
Riponete in una tasca da pasticceria. 

• 4 Preparate il vitello: tagliate 4 fette di controfiletto 
da 230 g circa cadauna. Battetele e portatele a uno 
spessore di 1 ,5 cm. Lasciatele stemperare per 30 minuti 
a temperatura ambiente. Nel frattempo sbattete il tuorlo 
con un pizzico di sale, private il pancarré della crosta 

e frullatelo. Passate le fette di vitello nell’uovo, 
impanatele nel pancarré preparato e friggetele nel burro 
a 160° per 2 minuti. Lasciate riposare per 30 minuti. 
Disponete 4 piatti: con la tasca da pasticcere realizzate 
4 riccioli di crema di broccolo, aggiungete 4 fogli 
di cavoletti di Bruxelles e 4 patate fritte. Per ultimo 
distribuite le cotolette alla milanese con il sale di 
Maldon. A questo piatto, lo chef aggiunge una falda 
di limone candita e due piccoli riccioli di crema di limone 
preparata con una riduzione di succo e falde di limone 
candite frullati. 

MEDIA 

• Preparazione 30 minuti + il riposo Cottura 40 minuti 




La cotoletta ^stellata” 
di Andrea Berto n 
(a destra, lo chef) 
e, sotto, il suo locale, 
situato proprio 
in mezzo alle Torri 
Diamante e Soiaria. 


Sotto, uno scorcio 
di piazza Gae 
Aulenti, cuore 
di Porta Nuova. 
Sopraelevata 
di 6 metri rispetto 
al livello stradale 
è accessibile con 
passerelle 
e scalinate. 





“TOKYO-MILANQ”, SFERE Di RISOTTO ALLA 
MILANESE, OSSOBUCO IN GREMOLATA ALLO 
ZENZERO, ALGHE, CORIANDOLO, FUNGHI E SESAMO 

PER 4 PERSONE 

200 g di girello posteriore di vitello - 1 cipolla - 
2 costole di sedano - 2 spicchi d’aglio - 1 scorza di 
limone - 50 g di succo di zenzero - olio extravergine 
cfoliva - farina di riso - 25 g di burro - 1 rametto di 
rosmarino - 2,5 di di vino bianco - 3 1 di brodo vegetale 
* 140 g dì riso Camerali - 2 g dì zafferano - 25 g dì grana 
padano - 50 g di midollo - 5 di di olio per friggere - 
alghe - funghi shiitake - cipolloso - coriandolo - 
sesamo - olio di sesamo - aceto di riso - sale - pepa 

m i Tagliate a bocconcini la carne di vitello, passatela nella 
farina di riso e fatela dorare nel burro, con Taglio in camicia 
e il rosmarino. Aggiungete la cipolla e il sedano mondati 
e tritati e sfumate con il vino bianco. Quando è evaporato, 
coprite la carne con 2 litri di brodo vegetale e lasciatela 
cuocere un'ora circa. Infine regolate di sale, pepate, 
aggiungete il succo di zenzero e la scorza grattugiata. 

• 2 A parte tostate il riso con un filo di olio extravergine 

e portatelo a cottura unenedo man mano il brado vegetale 
rimasto, aggiungete io zafferano e mantecate con il grana 
e il midollo, regolate di sale e fatelo raffreddare steso in una 
teglia, quindi formate delle piccole sfere, passatele nella 
farina di riso e friggetele nelTolio. 

• 3 Mondate ì funghi, tagliateli in quattro e sbianchiteli 
in acqua bollente con aceto di riso. Nella stessa acqua 
dei funghi mettete a bagno le alghe per 5 minuti. Servite 
i bocconcini in una scodella con il loro condimento, 
aggiungete le sfere di riso croccanti e sovrapponete le alghe, 
i funghi, il ci poi lotto mondato e tagliato fine, il coriandolo, 

il sesamo e il suo olio. Servite con le bacchette e il cucchiaio. 

MEDIA 



A sinistra, lo 
chef Andrea 
Provenzali! del 
ristorante li 
Liberty (nello 
scorcio in alto). 

Il suo piatto 
getta un ponte 
tra Milano e il 
Giappone. 


11 bancone di 
Priori* panetteria, 
pasticceria 
e pizzeria “di 
design”, con 
cinque sedi 
a Milano e una 
a Londra. 



> segue da pag : 31 

Come tutti sanno Expo 2015 sarà un festival di cibo e 
sapere culinario dove, fino al 31 ottobre, si potranno scoprire 
le abitudini alimentari di oltre 145 Paesi e concedersi un 
giro del mondo latto di assaggi, degustazioni e shopping. 
Chi entra. alfExpo però, visiterà anche un festival di architet- 
tura sostenibile dove legno, vetro e acciaio sono protagonisti 
di strutture progettate dai migliori architetti del mondo. Vi 
si vedrà, per esempio, il padiglione spettacolare della Cina, 
tutto costruito in legno e bambù, quello della Francia* ispirato 
alle Halles parigine, o quello del Messico dalla forma di una 
pannocchia. Si tratta di strutture tutfaltro che effimere per- 
ché, a manifestazione conclusa, saranno smontate e rimontate 
altrove: sarà il caso del Padiglione degli Emirati* firmato da 
Norman Foster che sarà ricostruito ad Abu Dhabi, di quello 
delTAzerbaijan che sarà traferito a Baku, di quello del Bahrain 
destinato a diventare un magnifico giardino botanico e, 
ancora meglio, di quello del Principato di Monaco che sarà 


• Preparazione 30 minuti Cottura 40 minuti 


inviato in Burkina Faso per un progetto della Croce Rossa. 


■ 


34 SÀLE&PEPE 




Gusto inconfondibile 
e massima freschezza 

Birra dell’Alto Adige 


International Craft 

Beer Meeting 

29-30 maggio 2015 

Bolzano 


Per la produzione sono stati usati cereali, malto e acqua provenienti 
esclusivamente dall'Alto Adige. I birrifìci altoatesini li hanno lavorati in 
modo assolutamente tradizionale ed artigianale al fine di produrre la 
vera birra dell'Alto Adige. Salute! 



www.birraaltoadige.com 
www* be ere raft. i nfo 


Birra 




Lo chef Daniel 
Ganzi an fotografa 
Ja stia Am bro gin a, 
rivisitazione 
contemporanea della 
cassoeula milanese. 
Sotto, un angolo relax 
del suo locale, aperto 
nel 2013 tra San 
Marco e Porta Nuova. 


L’AMBROGINA 


PER 4 PERSONE 

4 michette allo zafferano da 50 g runa - 400 g 
di verza - 4 verzini (tìpiche salsicce corte) - 60 g 
di scalogno sottaceto - 200 g di sugo d’arrosto 
- burro - peperoncino fresco - sale - pepe 

m 1 Pulite la verza, eliminate la costola centrale e tagliatela a 
triangoli. Sbollentateli pochi istanti in acqua bollente, scolateli 
e rosolateli in padella con pochissimo burro, sale e pepe. 

Unite i verzini e continuate a rosolare finché sono cotti. 

• 2 Togliete le salsicce e le verze dalla padella tenendole 
separate. Bagnate le verze con il sugo d’arrosto e 
mescolatele a qualche lamella sottile di peperoncino. 

• 3 Eliminate la calottina delle michette e tenetele da parte. 
Farcitele con le verze, qualche rondella di scalogno sottaceto 
e Ì verzini a pezzi e richiudete nuovamente. Infornate 

a 180" per 3 minuti e servite le michette ancora calde, 

FACILE 

• Prep. 20 minuti * Cottura 20 minuti 


AC HOTEL 

Via Tozzoli 2, 
tei. 02 20424211 
marriottcom/milmi 
Tra i “Tower hotel” della 
zona Porta Muova, questo 
della catena Marriott è 
runico da cui si gode una 
strepitosa vista sulla piazza 
Gae Aulenti e lo skyline 
della nuova Milano. Da 
segnalare anche per il suo 
AC Restaurant che affianca 
la cucina intemazionale 
a diversi piatti della nostra 
tradizione. 

ratanA 

via De Castìllìa 28, 
tei. 02 871 28855; ratana.it 
Una palazzina tra Tart 
deco e il liberty, un grande 
bancone per assaggiane i 
rubiti: (le ‘lapas" milanesi), 
in attesa di sedersi a tavola. 
Anima e braccio del Ratanà 
è Cesare Battisti, chef 
estrosamente tradizionale 
che ama far rivivere, con le 
sue creazioni, il meglio della 
cucina milanese, aggiornata 
e ringiovanita, con un 
paziente lavoro di lifting, 

BERTDN 

Viale della Liberazione 13, 
tei. 02 67075801; 
ristoranteberton .com 
Andrea Gerton è uno dei 
maestri della ristorazione 
intemazionale: se ne sono 
accorti anche i severi critici 
della Guida Michelin che 
gli hanno attribuito una 
stella. La sua proposta 
gastronomica è inaspettata 
e sorprendente, come 
nel menu degustazione 
interamente dedicato 
al brodo: otto portate dal 
consommé di prosciutto 
crudo a quello di trutta, 
timo e tè nero. 


DANIEL 

via Castelfidardo 7, 
tei. 02 63793837; 
danielcanzian.it 
Daniel Ganzian, il più 
giovane dei Marchesi boys, 
ha aperto il suo locale a 
due passi dai grattacieli 
di Porta Nuova. Cucina 
italiana contemporanea con 
immancabili omaggi alla 
gastronomìa meneghina. 

IL LIBERTY 

Viale Monte Grappa 6, 
tei. 02 29011439; il-liberty.it 
Tecnica e creatività: il menu 
di Andrea Provenzani gioca 
su entrambi i fronti. Le 
prò poste traggono spesso 
ispirazione da ricette 
regionali, anche lombarde 
e milanesi, rielaborate nel 
rispetto degli ingredienti. 

PHMGI 

Piazza XXV Aprile 5 
Panetteria, ma non solo 
perché qui ci si ferma per 
una prima colazione con 
marmellata e succhi di 
frutta o un happy hour con 
prodotti freschi di forno. 

EATALY SMERALDO 

Piazza XXV Aprile 1 0 
Un santuario del mangiar 
ben, con prodotti biologici 
a filiera corta e presidi Siow 
Food. Alfuitimo piano, 
dietro vetrate panoramiche, 
il ristorante Alice, guidato 
dalla chef stellata Viviana 
Varese. 

RED 

Piazza Gae Aulenti 
Ne! nuovo spazio Feltrinelli, 
la passione per la lettura 
incontra quella per il cibo e, 
curiosando tra gli scaffali, si 
può bere un buon vino, un 
caffè o un aperitivo. 



Veduta notturna dei nuovo skyline 
milanese con al centro la Torre 
Uiucredit, Con i suoi 231 metri 
è il grattacielo piè alto d'Italia. 



Goditi tutta la cremosa bontà 
vegetale in un solo cucchiaio 


Scopri il gusto e la morbidezza di Àlpro Cremoso. Tutta la bontà 
vegetale della soia in un mare di succose ciliegie, lamponi e pesche. 
Piacevolmente vellutato e naturale, senza grassi animali. È anche 
un'importante fonte di caldo e vitamina D. Prendi un cucchiaio e 
gusta la bontà di Alpro Cremoso. 




BIANCHI, VERDI, VIOLETTI, 
QUESTI TENERI GERMOGLI 


SONO NEL PIENO DEI 
STAGIONE. I PICCOLI 
SEGRETI PER PREPAR/ 
A REGOLA D’ARTE 


IM 

di Miriam Ferrari, in cucina Livia Sala, 
foto di Maurizio Lodi, stiline di Laura Cf rada 




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TRIS DI GERMOGLI 

Asparago verde (foto 1). È il 
più diffuso sui nostri mercati, 
se è fresco presenta punte ben 
serrate non spampanate; tra i più 
pregiati l'Asparago Verde dì Altedo, 
prodotto IGP. 

Asparago bianco (foto 2). Ha 
colore bianco crema, un po’ più 
scuro sulle punte. Famoso è il Bianco 
di Bassano, anche questo IGP. 

Asparago violetto (foto 3). Molto 
rinomato il Violetto di Albenga, 
dalla consistenza morbida e 
burrosa e gusto dolce. 


PREPARAZIONE DI BASE 

Tagliate i gambi degli 
asparagi per dare a tutti 
la stessa lunghezza (feto 1 ). 

Lavateli delicatamente, 
poi raschiateli, escluse le 
punte, con un pelapatate 
(foto 2). Legateli a mazzo 
(foto 3) e inseriteli, in piedi, 
nel cestello dell’apposita 
pentola alta per asparagi 
piena per 2/3 di acqua 
salata (foto 4). Fate 
sobbollire finché le punte si 
sono un po’ ammorbidite. 


COTTURE ALTERNATIVE 

Interi: cuoceteli dopo 
averli sistemati nei cestello 
per la cottura a vapore 
inserito in un tegame con 
poca acqua (foto 1). 

Punte e gambi: staccate le 
punte dai gambi (foto 2). 
Tagliate la parte più tenera 
dei gambi a rondelle (foto 
3). Rosolate in un tegame, 
con poco burro, le punte di 
asparagi (foto 4), unite le 
rondelle, poca acqua, sale 
e portate a cottura. 




■ 



RISOTTO CON PUNTE E CREMA DI ASPARAGI 

1 Pulite 500 g di asparagi verdi sottili e separate 
le punte dai gambi; tagliate la parte tenera dei 
gambi a rondelle; stufate con un cipollotto a fettine 
e una noce di burro le punte e le rondelle bagnando 
con poco brodo, frullate le rondelle (foto 1). 

E 2 Rosolate 300 g di riso con 30 g di burro, 
sfumate con vino bianco e proseguite la cottura 
bagnando con brodo bollente, aliatine unite al 
risotto la crema di asparagi (foto 2 ), mescolate, 
completate con le punte e una spolverata di grana. 


CESTINI DI PANE CON ASPARAGI E UOVA 

B 1 Fate fondere in un tegamino 80 g di burro 
e toglietelo dal fuoco. Scavate 4 panini asportando 
gran parte della mollica e spennellateli 
all'Interno con un po’ del burro fuso. 

Cuocete a vapore 500 g di asparagi violetti 
e distribuiteli nei panini (foto 1). 

2 Rimettete sul fuoco il tegamino con il restante 
burro e cuocetevi 4 uova, salandole leggermente; 
appena l’albume si è rappreso fatele scivolare sugli 
asparagi (foto 2), irroratele con il fondo di cottura, 
cospargetele con scaglie di grana e servite subito. 




LE DOSI DELLE RICETTE SONO PER 4 PERSONE 


ASPARAGI IN CROSTA MORBIDA 

E 1 Putite 500 g di asparagi bianchi eliminando 
la parte più dura e cuoceteli a vapore per pochi 
minuti: dovranno rimanere croccantii. Raffreddateli 
in acqua fredda e asciugateli bene in carta da 
cucina, poi passateli uno a uno in una besciamella 
piuttosto soda, girandoli da tutte le parti (foto 1). 

1 1mmergeteli in 2 uova sbattute, quindi passateli 
nel pangrattato e friggeteli, pochi alla volta, 
in abbondante olio ben caldo (foto 2); scolandoli ben 
dorati; salateli e serviteli caldi accompagnando con 
salsa rubra o ketchup. 


CURIOSITÀ IN BRICIOLE 

IL CONTADINO INSEGNA 
La pianta dell'asparago è detta 
comunemente “asparagara”, la sua 
parte commestibile è il “turione”, ossia 
il germoglio carnoso rivestito 
di squame, che di fatto sono foglie. 
COLORI E SAPORI 

Il diverso colore degli asparagi dipende 
dai metodi e dai tempi differenti di 


raccolta: i bianchi mantengono il colore 
originale perché vengono coiti prima 
che la punta esca dalla terra, se invece 
la testa dell’asparago viene a contatto 
con l’aria acquista un colore che va 
da! rosa al violetto, infine se il periodo 
di tempo in cui l'asparago cresce fuori 
dalla terra si prolunga, ia punta si 
colora di verde. Più il colore è intenso, 
più il gusto risulta deciso. 


COSA DICE LA STORIA 
Apprezzatissimi da Egizi e antichi 
Romani - Plinio e Marziale pare 
ne fossero ghiotti - dopo la caduta 
dell’impero romano gli asparagi 
scomparvero dalle tavole, 
per ricomparire durante il regno 
di Re Sole che, con la sua passione 
per questo ortaggio, contribuì 
al rifiorire delle contrazioni. 


40 SALE&PEPE 







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Piatto con decoro 
forchetta Ceramiche 
filosi, sottopiatto in 
porcellana con crocette 
rosse La Rinascente. 

A destra: tessute 
in linoSìlva Tessuti 
e piattino a pois neri 
Ceramiche Milesi. 
Indirizzi a pagina 6 




PER 4 PERSONE 

per la pasta: 400 g di farina di media forza + un po’ per il 
piano di lavoro - 5 g di lievito di birra fresco - 5 g di sale 
per la guarnizione: 4 zucchine - 2 cipolle dolci - 500 g 
di polpo pulito - origano secco - olio extravérgine d’oliva 
- qualche foglia di basilico - sale 


• 1 Fate la pasta: versate 4 di d’acqua tiepida nell 'impastatrice, 
unite il sale e mescolate fino a quando si è sciolto, unite il lievito 
e 50 g di farina Azionate l'impastatrice a bassa velocità per 

1 0 minuti. Aumentate la velocità e unite a cucchiaiate la farina 
rimasta. Lavorate l'impasto per 30 minuti. Formate una palla, 
mettetela in una ciotola e lasciatela lievitare in un luogo tiepido 
per 2 ore, coperta con un canovaccio umido. Dividete rimpasto 
in 4 porzioni e fate lievitare ancora 4-6 ore. 

• 2 Immergete il polpo in acqua fredda, portate a bollore e 
cuocetelo per 20 minuti, spegnete il fuoco e fatelo raffreddare 
nell'acqua, Scolatelo, dividete i tentacoli dalla sacca e fatelo 
marinare per 30 minuti a temperatura ambiente con 3 cucchiai 
d’olio, sale e abbondante origano. Infine grigliatelo per 5 
minuti da ambo i lati e tagliatelo a pezzetti. Nel frattempo, fate 
soffriggere le zucchine a dadi e le cipolle a fettine in 4 cucchiai 
d’olio. Unite 1 di d'acqua tiepida e portate!© a cottura 

• 3 Allargate le pizze con le mani su un piano infarinato, 
trasferitele sulle teglie, coprite con le verdure e infornate 

a 250° in forno ventilato per 5-6 minuti aggiungendo il polpo 
verso la fine. Completate con il basilico e, se vi piace, poco 
succo di timone e peperoncino. 


FACILE 

• Preparazione 50 minuti + il riposo m Cottura 40 minuti 

• 425 ca l/porzione 





BIGIA CON ASPARAGI E BURRAIA 
PER 4 PERSONE 

250 g di farina semintegrale + un po' par il piano di lavoro - 250 g di farina 
Manitoba - 3 g di lievito di birra secco » un cucchiaino di zucchero 
- 1 mazzo di asparagi sottili - 12 champignon - 4 pomodori secchi - una 
manciata di spinaci novelli - pecorino romano - 120 g di formaggio sileno 
- 500 g di burraia - olio extravergine d’oliva - sale 

1 Mescolate le due farine, il lievito di birra e lo zucchero. Aggiungete 2,8 di 
d’acqua tiepida, un cucchiaio d’olio e impastate con l’impastatrice a bassa 
velocità per 10 minuti circa. Dopo 2 minuti aggiungete un cucchiaino colmo 

di sale. Formate una palla, mettetela in una ciotola, coprite e lasciate lievitare da 
6 a 12 ore in un luogo senza correnti d’aria. 

2 Affettate gli champignon e saltateli in padella con un filo d’olio e sale. 
Lessate le punte degli asparagi. Formate 4 palline di pasta e stendetele 
con le mani su un piano infarinato in modo da ottenere 4 dischi sottili. 

Guarnite con il formaggio siiano grattugiato, le punte di asparago e i funghi. 
Infornate a 250° per 8 minuti, 

3 Guarnite le pizze con spicchi di burrata e una julienne di pomodori 
secchi e infornate ancora 2 minuti. Prima di servire, aggiungete un po 1 
di spinaci novelli, scaglie sottili di pecorino romano e un filo d’olio, 

se vi piace, anche aromatizzato al peperoncino. 


FACILE 

Preparazione 35 minuti + il riposo Cottura 20 minuti 950 cal/porzione 













Tessuto in lino pesante 
Silva Tessuti, posate 
in acciaio laccato 
di Variopinte ìo vendita 
da Agape 12. A destra: 
sottopiatto in legno 
Bitossì Home, piatto Erode 
Henry, posatedi Variopinte 
in vendita da Agape 12. 
Indirizzi a pagina 6 

j0Si 




CON DOPPIA LIEVITAZIONE E DOPPIA ACCIUGA 

PER 6 PERSONE 

per la pasta: 300 g di 'farina Torte + un po’ per il piano 
di lavoro - 300 g di semola - 7 g di sale - 2 g di lievito 
di bina fresco 

per la guarnizione: 4 peperoni tra gialli e rossi - 2 cipolle 
rosse - 48 acciughe fresche aperte a libro - 6 acciughe 
sott’olio - un vasetto di olive nere - 2 cucchiai di capperi 
dissalati - 1/2 limone - origano secco - un mazzetto di 
basìlico - olio extravergine d’oliva - sale 


• 1 Sciogliete il sale in 3,3 di d’acqua, aggiungete il lievito, 90 g 
di farina e mescolate formando una crema, incorporate poco per 
volta il resto delle farine e azionate l'impastatrice per 10 minuti. 
Formate una palla, fatela lievitare 2 ore coperta dalla pellicola e 
da un telo. Quindi formate 6 panetti e metteteli, coperti dal telo, 
in una teglia. Fate riposare per 4-6 ore In luogo tiepido. 

• 2 Mondate le verdure. Affettate le cipolle e tagliate 

a strisciofine i peperoni. Scaldate un’ampia padella con 4 
cucchiai d'olro, unrte le acciughe sott'olio e stemperatele 
con un cuechiao di legno. Aggiungete le verdure, le olive, 
i capperi e poca acqua. Cuccete per 1 5 minuti a fuoco dolce. 

• 3 Salate ì filetti di acciuga freschi, dopo 10 minuti 
tamponateli con carta da cucina e conditeli con olio, origano 
e il succo di 1/2 limone. 

• 3 Stendete con le mani i panetti di pasta su un piano 
infarinato, disponeteli nelle teglie, copriteli con le verdure e 
infornate a 250° per 8 minuti. Aggiungete le acciughe marinate 
e cuccete ancora 2 minuti. Servite con olio a crudo e basilico. 


FACILE 

• Preparazione 45 minuti + il riposo • Cottura 30 minuti 

• 350 cal/poraione ^ ^ 


STOP MOTION 

la trovate su salepepe.tv 







LA MIA CAMPIONESSA 
È SENZA POMODORO 

Mario Signorile è il titolare della Pizzeria 
del Centro di Turate (Como), insegnante 
professionale e Campione Mondiale 
di “pizza a due” nel 2014, una specialità 
della più importante competizione di 
categoria; il Campionato Mondiale della 
Pizza, che quest’anno si tiene dal 25 al 
27 maggio, a Parma. 

In cosa consiste la gara? 

Mei preparare una ricetta a 4 mani 
con uno chef. L’obiettivo della sfida 
è creare una pizza innovativa che 
sperimenti impasti alternativi 
e farcitile di qualità. 

Non i soliti mozzarella e pomodoro... 
In realtà le mie creazioni "da gara” 
non hanno mai il pomodoro, perché 
coprirebbe l’armonia tra gli altri 
ingredienti. Solo la pizza bianca è in 
grado di esaltare ogni abbinamento ma 
anche la qualità di un impasto speciale: 
con lievito madre, farine integrali o 
multicereali e diversi tipi di lievitazione. 
Si può fare una buona pizza a casa, 
senza lorno a legna? 

Certamente! L’importante è preparare 
un impasto ad hoc, molto idratato 
e perfettamente lievitato. 

A Napoli non saranno d’accordo. 

I napoletani hanno una grande 
tradizione e ingredienti impareggiabili, 
ma sul fronte dell’innovazione questo 
rischia di penalizzarli. 

Com’era la pizza con cui ha vinto? 

SI chiama Sara ed è guarnita con crema 
di piselli, panure aromatizzata con aglio 
orsino, polpo, capesante flambate, chips 
di mela, polvere di olive, mozzarella di 
bufala, scorze di limone e zucchine a 
julienne. Ora è nel menu del mio locale, 
insieme a molte altre creazioni. 

Sarà diffìcile sceglierne una sola. 
Non ce n’è bisogno, si può partecipare 
alle mie serate “degustazione”, in cui ne 
taccio assaggiare fino a otto diversi tipi. 



ALLE CIPOLLE CARAMELLATE, FICHI 
E PROSCIUTTO 


DI GRANO DURO 
CON LE VERDURE 


PER 4 PERSONE 

800 g di pasta (come indicato 
nella ricetta qui accanto) - farina 
per il piano di lavoro - 600 g 
di cipolle nuove - 1/2 bicchiere 
di vino bianco secco - 12 fichi 
piccoli e sodi - succo di limone - 
- 3 cucchiai di zucchero di canna 
- 15 fette di prosciutto crudo - olio 
extravergine d’oliva - sale 

1 Sbucciate e affettate le cipolle, 
mettetele in padella con mezzo 
bicchiere d'acqua, il vino e 2 prese 

di sale, portate a ebollizione, coprite e 
cuocete 1 5 minuti. Togliete il coperchio, 
aggiungete 3 cucchiai d'olio, fate 
asciugare completamente le cipolle 
e lasciatele soffriggere finché iniziano 
a prendere colore. Regolate di sale. 

2 Nel frattempo mettete i fichi (con la 
punta verso l’alto e leggermente incisa) 
in una casseruola che li contenga 

in misura, cospargeteli di zucchero, 
bagnateli con il succo di limone e 2-3 
cucchiai d'acqua, coprite e cuocete 
a fuoco dolce, finché risultano teneri 
e il fondo di cottura sciropposo. 

3 Dividete la pasta da pizza in 4 
panetti, arrotondateli, lasciateli lievitare 
30 minuti, quindi stendeteli in 4 dischi 
sottili su un piano infarinato e trasferiteli 
nelle teglie oliate. Distribuite sulla 
superficie le cipolle dorate, condite con 
un filo d’olio e cuocete in forno caldo 

a 250° per 5 minuti (ne potete cuocere 
2 alla volta nel forno ventilato). Fuori 
dal forno guarnite con i fichi tagliati 
a metà e II loro sciroppo, coprite 
con le fette di prosciutto e servite. 

FACILE 

Preparazione: 40 minuti + il riposo 

Cottura 25 minuti 670 cal/porzione 


AFFUMICATA AL UM0NE 

PER 4 PERSONE 

per la pasta; 500 g di farina 

di media forza (farina per pizza) 

+ un po’ per il piano di lavoro - 4 g 
di lievito di birra essiccato - 3 g 
di sale - olio extra vergine d’oliva 
per la guarnizione: una provola 
affumicata da 250 g - 2 limoni non 
trattati di Amalfi - un mazzetto 
di basilico - olio extravergine 
d’oliva - sale - pepe 


1 Fate la pasta: versate la farina 
in una ciotola (o nell'impastatrice), 
aggiungete il lievito secco, 1 ,5 di 
d’acqua e iniziate a impastare. Unite, 
poco alla velia, altri 1 ,5 di di acqua 

e il sale. Impastate con le mani fino 
a ottenere una pasta liscia 
(nell’ impastatrice lavorate a bassa 
velocità), incorporate 2 cucchiai d’olio, 
poco alla volta e formate una palla. 
Coprite la ciotola con pellicola 
trasparente e fate lievitare in un luogo 
tiepido e al riparo da correnti (nel forno 
spento con la luce accesa per esempio). 

2 Dopo circa 2 ore, quando la pasta 
sarà più che raddoppiata, dividetela in 4 
panetti, forniate delle palline, copritele 
e lasciate riprendere la lievitazione per 
30 minuti. Stendete le pizze con le mani 
su un piano infarinato, allargandole 

dal centro verso l’esterno per 
mantenere il cornicione più spesso. 

3 Trasferitele nelle teglie oliate. 
Guarnitele con il formaggio a fettine 
e i limoni tagliati sottili e leggermente 
salati. Condite con un giro d’olio 

e cuocete in forno caldo a 250° 
per 5 minuti circa. Servite con basilico 
fresco e pepe. 


PER 4 PERSONE 

400 g di farina di grano duro 
rimacinata - 12 g di lievito di 
birra fresco - 2 cucchiai di pasta 
di olive - 6 olive nere infornate - 
200 g di feta - 2 grossi cipolloni 

- 1 mazzetto di ravanelli - un 
finocchio - una manciata di 
rucola - 12 pomodorini gialli 

- qualche ramo di aneto - olio 
extravergine d’oliva - sale 


1 Mettete in una ciotola la farina 

e il lievito stemperato in 2 di d’acqua 
a temperatura ambiente. Impastate 
vigorosamente e aggiungete 3 g 
di sale, la pasta di olive e le olive nere 
denocciolate. Lavorate ancora per 
15 minuti, fino ad avere un impasto 
liscio e morbido. Ungete la pasta, 
mettetela in una ciotola, copritela con 
la pellicola e lasciatela lievitare finché 
raddoppia di volume (2-3 ore). 

2 Ungete una teglia di 32-34 cm 

d i diametro, stendetevi la pasta con 
le mani (è una pizza alta da tagliare 
a fette). Sbriciolatevi sopra la feta, 
cospargete di cìpollotti affettati sottili 
e cuocete in farne a 220° per 20-25 
minuti circa. Se la superfìcie scurisce 
troppo, copritela con un foglio 
di carta da forno. Affettate sottile il 
finocchio e i ravanelli, tagliate a metà i 
pomodori, salandoli separatamente. 

3 Aggiungete alle verdure la rucola 
e i rametti di aneto spezzettati 
con le mani. Quando la pizza è pronta 
lasciatela riposare 5 minuti, quindi 
copritela con le verdure crude, condite 
con sale e olio. Se vi piace, aggiungete 
peperoncino secco o pepe. 

FACILE 

Preparazione 1 ora + il riposo 

Cottura 25 minuti 560 cal/porzione 




FACILE 

Preparazione 30 minuti + il riposo 
Cottura 5 minuti 660 cal/porzione 



Una farcia, un calice 


A PROPOSITO DI VINO 

ETICHETTE E ABBINAMENTI, I CONSIGLI DEL SOMMELIER 


CON LE PIZZE BIANCHE (PAG. 42) SONO 
GLI INGREDIENTI A DETERMINARE IL VINO 
GIUSTO. SOLITAMENTE BIANCO O ROSATO 


di Sandro Sangiorgi, a cura di Monica Pilotto 


50 SÀLE&PEPE 


nel matrimonio tra cibo e vino. Se la 
base riceve solo gli ingredienti prin- 
cipali, la scelta del vino si concentra 
su di loro considerando che la pasta 
ne attenua lievemente il gusto. Per 
esempio, la combinazione tra crema 
di ceci e baccalà poggiati su una fo- 
caccia richiede la solare energia di un 
Cerasuolo TAb ruzzo ottenuto con 
metodi naturali, cosi che P effetto di 
fusione tra la memoria del cibo e P in- 
gresso del vino diventi profondamente 
partecipe. Allo stesso modo, una base 
ricoperta di patate ripassate e sffante, 
rifinita con pezzetti di trota affumicata, 
si fa conquistare dalla purezza di un 
Friulano sapido e generoso. 


VINI MORBIDI PER SAPORI INTENSI 

Quando la pizza ospita fior di latte, 
bufala o latticini dal sapore sempre piu 
intenso, al vino è richiesta maggiore 
capacità di contrasto del lato morbido. 
Sulla bianca e mozzarella, per esempio, 
funziona la verace energìa di un Bianco 
Costa cPAmalfù Se la provola è affu- 
micata, proviamo un Lagreln Rosato 
o un Chianti Rufina se aggiungiamo 
briciole di salsiccia o di qualche altro 
insaccato. Un altro ingrediente affu- 
micato ricorrente è il salmone che 
trova nella pasta 11 modo di spendere 
il suo retrogusto metallico, lasciandoci 
la possibilità di accostare un morbido 
Franciacorta Saten. La focaccia con 
fiordilatte e prosciutto crudo conferma 
che un Rosato della costa toscana è 
un opzione versatile e rispettosa della 
sapidità del salume. Alle bianche vege- 
tariane si attagliano bianchi aromatici, 
dal Moscato Secco quando sì tratta di 
asparagi, al Sauvignon di fronte alla 
fragranza dei peperoni. 


OLTRE LA BIRRA 

La pizza vuole il vino, ormai è incon- 
testabile. La birra sovrappone lieviti, 
odori di cereali e sì rivela una bevanda 
ripetitiva, al punto da produrre un ac- 
costamento letargico. Tolta la costante 
del pomodoro, tanto buono quanto 
limitante se si tratta d* introdurre con- 
dimenti che vadano oltre i classici, la 
pizza diviene un meraviglioso campo 
di applicazione del concetto di varietà 




LVNAE 


JALAL 


Cffài Kcno 


- i: 


riJKOKh 


atrf. 


JALAL BIANCO 

Azienda Agricola Gefalicchio, 
Canosa di Puglia (BT), 

0883 617601; 15 €. 

Dal nord della Puglia un 
eccellente Moscato secco che 
unisce tenerezza aromatica 
della varietà con un retrogusto 
appena amaricante. Perfetto con 
la burraia, non si fa intimidire 
dalla croccante varietà delle 
verdure crude (pag. 44 e 49). 

FURORE BIANCO 

Cantine Marisa Duomo, 

Furore (SA), 089 830348, 19 €. 
La presenza del limone nella 
pizza evoca la Costiera e il vino 
bianco Furore: condivisione 
del profumo di agrumi e piena 
sapidrtà per accogliere fa 
provola affumicata (pag. 49), 

ROSATO LE GINGIE 
Azienda Agricola De Fermo, 
Loreto Aprutino (PE), 

340 7060800; 10 
Il Rosato d’Abruzzo è dotato di 
generosità sanguigna e stoffa 
vellutata, caratteristiche che 
permettono sulla pizza con 
cipolle, fichi e prosciutto un 
accostamento articolato, dove 
il vino asseconda, custodisce 
e contrasta (pag. 49). 

VERMENT1N0 DEI COLLI DI LUNI 

Cantine Lvnae, Ortonovo (5P), 
0187 660187, 14 €. 

Le pizze bianche di pesce 
chiedono un vino di mare 
come questo Vermentìno: 
si distende per recuperare 
equilibrio dopo la doppia 
acciuga, ma sa anche 
rispettare e gratificare la fibra 
del polpo (pag. 43 e pag 47). 







Dall’Alto Adige 
Garantito. 


Speck Alto Adige IGP: 
qualità e origine certificate 


Ha un gusto delicatamente affumicato, 
origini genuine e viene prodótto secóndo 
antiche tradizioni locali: è Io Speck dell'Alto Adige, 
unico e inconfondibile. Per questo merita 
il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) 
attribuito dall' Unione Europea. Perché tutti 
possano riconoscere la sua qualità. 

Autentica e garantita. 





TAPPE DEL GUSTO 


assioli^ 


in ross 


È IL MOMENTO DELLE 
CILIEGIE, FRUTTI DI BREVE i 
STAGIONE E GRANDE 
DOLCEZZA, CAPACI PIÙ 
DI TUTTI DI STUZZICARE 
IL PALATO. UN OTTIMO 
MOTIVO PER UN TOUR 
GOLOSO NEI BORGHI 
CHE LE FESTEGGIANO 


Testo di Paola Mancuso, ricette di Claudia 
Compagni» foto di Felice Scoccimarro/ 
Alkèmia, stylist Stefania Aledi 


52 SALE &PEPE 







Si ringraziatile Dops 
Milano per l'ospitalità. 
Indirizzo a pagina 6 


► 





Sopra, la passata edizione della 
saera della Ciliegia di Marostica 
fgp: frutti in esposizione e la 
cefebre piazza degli Scacchi , nel 
centro storico della cittadina 
veneta, A sinistra, festa dei 
Ciliegi iti fiore a Vignola (Mo), 


Rosse, allegre e seduttive, tanto da essere comunemente 
associare a un irrefrenabile passione con il detto “ima tira 
Ialtra\ Le ciliegie vengono annunciate dalla fioritura di 
corolle bianche e delicate che di per sé è uno degli scenari 
agresti piu spettacolari, I frutti arrivano subito dopo, quan- 
do a maggio diventano la rappresentazione ridente e fugace 
delia primavera al suo culmine e vengono festeggiate con 
una miriade di sagre nelle zone vocate alia loro coltivazione. 
Come Vignola, nel Modenese, dove già in aprile si inizia con 
la festa dei Ciliegi in Fiore, con insolite sfilate di carri fioriti 
sul tema delle eccellenze locali: dalTaoeto balsamico al lam- 
bnisco, al Parmigiano Reggiano, I festeggiamenti sì conclu- 
dono con il premio Ciliegia dOro (16 maggio), ma rico- 
minciano il 6 e 7 giugno con “È tempo di ciliegie”, 
manifestazione dedicata alla Ciliegia di Vignola Igp. 

> segue a pag. 55 


TORTA DI PANE E CILIEGIE 
ALLA CANNELLA 

PER G PERSONE 

400 g di ciliegie - 250 g di 
pane raffermo - 1 1 di latte - 1 
cucchiaino colmo di cannella in 
polvere - la scorza di 1 limone 
non trattato - 120 g di zucchero 
- 50 g di burro - 1 uovo - sale 

• 1 Spezzettate il pane, trasferitelo 

in una ciotola e versatevi sopra il latte 
bollente. Lasciatelo raffreddane e 
sbriciolate il pane con le mani. 

• 2 Unite l'uovo» il burro sciolto» 
la cannella» 100 g dì zucchero, 
un pizzico di sale e mescolate. 
Snocciolate le ciliegie e unitele 
al composto. 

• 3 Versatelo in una teglia di 20x26 
cm rivestita con carta da forno, 
cospargete la superficie con lo 
zucchero rimasto e cuccete la torta 
nel forno già caldo a 1 80° per 35- 
40 minuti. Lasciatela raffreddare» 
cospargetela con la scorza del limone 
grattugiata e servite. 

FACILE 

• Preparazione 20 minuti + il riposo 

• Cottura 40 minuti 

• 590 ca l/porzione 



TI RAMI SU ALLO YOGURT 


PER 4 PERSONE 

500 g di ciliegie - 300 g di yogurt 
greco - 75 g di farina « 3 uova - 
170 g di zucchero semolato - 15 
g di cacao amaro in polvere - 40 
g di zucchero a velo - 2 albumi 


m 1 Sgusciate le uova in una ciotola 
con 70 g di zucchero semolato e 
montatele con le fruste fino a ottenere 
un composto gonfio e chiaro. Unite la 
farina setacciata con il cacao in 2-3 
riprese, mescolando con una spatola- 

• 2 Trasferite il composto in una teglia di 
25x20 cm rivestita con carta da forno e 
cuocetelo nel forno già caldo a 180° per 
circa 1 5 minuti. Lasciate raffreddane il 
pan di Spagna e ricavate 1 2 dischetti 
dello stesso diametro delle coppe (o 
dei barattoli) che userete per servire. 
Sbriciolate il pan di Spagna rimasto. 

• 3 Snocciolate le ciliegie e cuocetele 
con lo zucchero rimasto per 1 0 minuti. 
Scolatele e asciugatele su carta da 
cucina. Montate gli albumi con lo 
zucchero a velo e amalgamateli allo 
yogurt. Disponete un dischetto 


di pan di Spagna sul fondo di 4 
bicchieri e bagnatelo con lo sciroppo 
di cottura delle ciliegie. 

• 4 Proseguite alternando strati di 
crema di yogurt, ciliegie e pan di 
Spagna, terminando con la crema 
di yogurt. Completate con qualche 
ciliegia e cospargete con le briciole 
tenute da parte. 

FACILE 

• Preparazione 20 minuti • Cottura 
30 minuti • 425 cal/porzione 


TORTA DI CILIEGIE E PISTACCHI 

PER 6 PERSONE 

300 g di ciliegie - 100 g di 
pistacchi sgusciati - 50 g di 
farina - 5 albumi - 100 g di burro 
- 170 g dì zucchero a velo - 
zucchero semolato 

- 1 cucchiaino di lievito in 
polvere per dolci - sale 

- ciliegie sciroppate per servite 


• 1 Snocciolate le ciliegie. Scottate ì 
pistacchi in acqua bollente, scolateli 
e pelateli. Tritateli molto fini nel mixer 
con 1 cucchiaio di zucchero semolato. 

• 2 Mescolate i pistacchi con la farina 
e il lievito, poi amalgamatevi gli albumi 
montati a neve, 140 g di zucchero 

a velo, un pizzico di sale e il burro 
sciolto e intiepidito; lasciate riposare 
per 30 minuti. Rivestite con carta da 
forno uno stampo a cerniera di 1 8 
cm, versatevi uno strato dell'Impasto 
e cospargetelo con parte delle 
ciliegie. Proseguite fino a esaurire gli 
ingredienti e terminate con rimpasto. 

• 3 Cuocete latoria nel forno già 
caldo a 1 60° per circa 50 minuti, 
lasciatela raffreddare e sformatela. 
Cospargete con lo zucchero a 
velo rimasto e servite con ciliegie 
sciroppate. 

MEDIA 

• Preparazione 20 minuti + il riposo 
m Cottura 50 minuti 

• 590 cal/porzione 


54 SALE&PEPE 


> segue da pag. 53 

Attorno ai banchetti che espongono la “Mora” (scura e 
dolcissima, è la regina tra le varietà locali) e duroni, si gusta- 
no cresccntine con il lardo tra musica e altri eventi. 

Tanti gli appuntamenti nel Vicentino, territorio della Cilie- 
gia di Marostica, la prima a ottenere l’Igp in Italia. L'esordio 
è a Pianezze {22-24 maggio), che festeggia la sua ciliegia 
autoctona, la “Sandra”. Si continua a Marostica (3 1 maggio), 
dove il centro e la singolare piazza degli Scacchi si animano 
di stand gastronomici che espongono, oltre ai piccoli frutti 
scarlatti, eccellenze locali come gli asparagi di Bassano e il 
formaggio di Asiago. Le sagre si concludono a Molvena (2 
giugno) e Mason (6-7 giugno). 


Meno blasonate c conosciute, le ciliegie di Lari, tipico borgo 
delFentroterra toscano adagiato sulle colline pisane, contano 
13 varietà autoctone. Vengono utilizzate, oltre che per ra- 
violi e crostare, anche per produrre un distillato confeziona- 
to in bottiglie che richiamano la forma del frutto. La sagra, 
che si tiene da 60 anni (quest' anno dal 3 1 maggio, per tutta 
la settimana), ha ancora il sapore semplice ma autentico 
delie feste campestri di un tempo. Un occasione per scopri- 
re il centro medievale, sovrastato da un magnifico castello, 
e gustare i prodotti locali: vini, pasta artigianale e salumi 
come i tipici “mallegati” {con sangue di maiale cotto, filtra- 
to e mischiato a uvetta, spezie e ciccioli). 



Torta di ciliegie 
e pistacchi 



In queste pagine: strofinaccio, piattino 
e bicchieri di Chantal Delorme; 
cucchiaini e pesatine di Mepra, 
sotto&icchieri Zara Home, tessuto per 
tovaglia C&C Milano, barattoli Weck 
Jars MCM Emballages; alzata dì 
Ceramiche Fasano acquistabile da 
Chantal Deìorme. indirizzi a pagina 6 


PER IN FORMAZIONI: 

È tempo di ciliegie, Vignola (Mo), 
www.comune.vignola.mo.it 

Feste della Ciliegia di Marostica Igp 
(Vi), www.ciliegiadimarosticaigp.it 

Sagra delle ciliegie di Lari (Pi), 

tei. 0587 687511 (Comune) 



DALL’ORTO 
PADELLA CON LEV 
PRIMIZIE DI STAGIONE^ 
CINQUE PIATTI 
RAFFINATI, PERFETTI 
PER UN INVITO 
PRIMAVERILE 

a cura di Silvia Bombali!, ricette di Paola 
Volpar!, foto di Luca Colombo/Studio XL, 
styling di Alessandra Salaria, scelta dei 
vini di Sandro Sangiorgi 


SEMPLICI PIACERI 



CIPOLLE IN CROSTA Di SALE AROMATICO 
E SALSA DI FAVE 


PER 4 PERSONE 

1 kg di fave [peso al netto del baccello 200 g) 

* 4 grosse cipolle bionde (circa 120 g ciascuna) 

- 1 kg di sale marino integrale grosso - 2 albumi 
- 2 rametti di maggiorana - 6 cucchiai di olio 
extra vergine d’oliva * sale - pepe 


• 1 Mqptate gli albumi a neve ben soda, incorporate poco 
alla volta il sale grosso^ e formate un impasto omogeneo. 
Lavate le cipolle senza sbucciarle, mettetele in una pirofila 
dentro a cartocci aperti di carta da forno per mantenerle 
separate. Ricoprite ciascuna con il composto di sale. 
m 2 Cuccete le cipolle in forno a 200° per 1 ora, nel frattempo 
©granate le fave e scottatele per 3-4 minuti in acqua bollente. 
Scolatele, privatele delta pellicina e passatele al mixer con 
Folio, le foglioline di maggiorana, sale e pepe. 
m 3 Ultimata la cottura rompete la crosta di sale con un colpo 
secco e servite le cipolle con la salsa di fave. 


FACILE 

• Preparazione 30 minuti • Cottura 1 ora • 160 cal/porzione 





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FOCACCIA m FAVE, 

CIPOLLE E SALSICCIA 

PER 4 PERSONE 

750 g circa di fave (peso al netto 
del baccello 150 g) - 1 cipolla 
bionda - 150 g di salsiccia 
- 400 g di farina Manitoba 
- 1 bustina di lievito di birra 
liofilizzato - 1 cucchiaino 
di zucchero - salvia - olio 
extravergine d’oliva - sale - pepe 

1 Mettete la farina setacciata in 
una ciotola con il lievito, lo zucchero 
e 1 pizzico di sale. Mescolate, unite 
3 cucchiai di olio e 2*5 dì di acqua 
tiepida. Lavorate rimpasto finché 
non si attaccherà più alle mani e avrà 
raggiunto una consistenza omogenea. 

2 Mettete l’impasto sulla spianatoia 
infarinata e lavoratelo energicamente 
per una decina di minuti, formate 
una palla, ungetela di olio, incidetela 
a croce e rimettetela nella ciotola. 
Lasciatela lievitare in luogo tiepido 
coperta con un canovaccio per 1 ora. 

3 Sgranate le fave, scottatele per 2 
minuti in acqua bollente, scolatele e 
privatele della pellicìna. 

Sbucciate la cipolla e tagliatela a 
spicchietti sottili. Spellate la salsiccia 
e tagliatela a tocchetti, fatela rosolare 
in un tegame con 2 cucchiai di olio, 
3-4 foglie di salvia, le cipolle e le fave. 
Salate, spegnete il fuoco e lasciate 
raffreddare nella pentola. 

4 Trasferite l’impasto sulla 
spianatoia infarinata, lavoratela 
ancora per qualche minuto 
incorporandovi poco alla volta la 
metà della salsiccia con le verdure. 
Stendetela in uno stampo rettangolare 
di 25 x 30 cm foderato con carta 

da forno unta di olio. Distribuitevi 
sopra la salsiccia e la verdura rimasta, 
spolverizzate con un poco di sale e 
pepe, coprite io stampo e lasciate 
lievitare ancora per 1 ora, 

5 Condite la focaccia con 2-3 
cucchiai di olio e cuoeetela in 
forno a 230° per circa 20-25 minuti. 
Emulsionate in una ciotola con l’aiuto 
di una forchetta o di una piccola 
frusta 3 cucchiai di olio con 3 cucchiai 
di acqua* irrorate la focaccia con 
questo mix e continuate la cottura per 
5 minuti. Sfornate la focaccia e servite 
la preparazione ancora tiepida. 

FACILE 

Preparazione 50 minuti -i- il riposo 
Cottura 40 minuti 600 cal/porzìone 


SPAGHETTI FAVE E PGMODORINI CON LE CIPOLLE FRITTE 


PER 4 PERSONE 

320 g di spaghetti - 1 ,5 kg circa di fave (peso al netto del baccello 300 g) 

- 2 cipolle bianche - 200 g di pomodorini cherry - 1 cipollette fresco - latte - 
100 g di farina 00 - 50 g di farina di riso - olio di semi di arachide - 1 cucchiaio 
origano - 2 di di acqua minerale gasata - 5 cucchiai di pangrattato - 6 cucchiai 
di olio extra vergine di oliva - sale - peperoncino piccante 


m 1 Sbucciate le cipolle, tagliatele orizzontalmente (1 cm di spessore scarso). 
Separate gli anelli e metteteli a bagno con un po’ di latte per almeno 30 minuti. 
Sgranate le fave e scottatele per 2 minuti in acqua bollente, scolatele e privatele 
della pellicina. Tagliate a metà i pomodorini puliti e tritate il cipollotto mondato. 

• 2 Rosolate il cipollotto in un tegame con l'olio extravergine, unite le fave e 
cuocete per 5 minuti. Aggiungete i pomodorini, sale e peperoncino, e proseguite 
la cottura per altri 5 minuti. Tostate in un tegame il pangrattato con l'origano. 

• 3 Setacciate le due farine in una ciotola con un pizzico di sale e unite poco 
alla volta l’acqua gasata mescolando con una frusta. Scolate bene gli anelli di 
cipolfa, asciugateli, passateli nella pastella e friggeteli in abbondante olio di 
semi. Sgocciolateli con il mestolo forato e metteteli su carta da cucina. 

• 4 Intanto cuocete la pasta, scolatela al dente e fatela insaporire in padella con 
il sugo per 2 minuti. Servitela cosparsa con il pangrattato e gli anelli di cipolla. 





FACILE 

• Preparazione 40 minuti -i- il riposo • Cottura 30 minuti i 


■ 645 ca l/porzione 



Piatto Caterina Von Weiss> 
tovagliolo Society Limonta. 
Nella pagina precedente 
cucchiaino fiaw. Nella pagina 
a fianco: vassoio Dialma 
Brown, piatto Zara Home, 
tovagliolo Society Limonta. 
Indirizzi a pagina 6 









BERE GIUSTO 
La frittata e la focaccia, con una 
maggiore parte grassa, invocano 
la leggiadra brillantezza di un 
Lambrusco di Sorbara. Più cauto 
e avvolgente è il Bianco di 
Pitigliano per gli spaghetti e la 
panzanella, vista la delicatezza 
di cotture e ingredienti. Un 
voluttuoso Sauvignon del Collio 
è perfetto per le differenti 
sapidità della crosta di salee 
delle cialde di grana. 


FRITTATA CON FARINA DI CECI, CIPOLLOTTI E FAVE 


PER 4 PERSONE 

1 kg circa di fave (peso al netto del baccello 200 g) - 200 g di farina di 
ceci - 4 cipollotti novelli bianchi - 3 uova - erba cipollina - 200 g di ricotta 
fresca - 20 g di burro - olio extravergine d’oliva - sale - pepe 


• 1 Stemperate poco alla volta la farina di ceci con 1 ,8 di di acqua fredda, 
unitevi un po' di saie, abbondante pepe, le uova sbattute e 2 cucchiai di olio. 
Mescolate bene con una frusta e coprite il recipiente con la pellicola. 

• 2 Sgranate le fave e scottatele per 2 minuti in acqua bollente, scolatele 
e privatele della pellicina, mondate i cipollotti e affettateli. Fateli rosolare 

in un tegame antiaderente con il burro e 1 cucchiaio di olio. Unite le fave, salate, 
pepate e proseguite la cottura per 2-3 minuti. 

• 3 Mescolate la pastella preparata, versatela sulla verdura nel tegame, coprite 
con un coperchio e lasciate cuocere la frittata per circa 8-1 0 minuti a fuoco 
basso (se l’avete, mettete sul fornello la retina spargi fiamma). 

• 4 Quando la frittata si sarà abbastanza rassodata anche in superficie, coprite 
fa padella con il coperchio o un piatto e capovolgeteci sopra fa frittata. Fatela 
poi scivolare nuovamente nel tegame e proseguite la cottura ancora per 3-4 
minuti. Servite la frittata appena tiepida e accompagnatela con la ricotta 
insaporita con l’erba cipollina tagliuzzata, un filo di olio e una macinata di pepe. 


FACILE 

• Preparazione 25 minuti • Cottura 30 minuti • 425 cal/porzione 


PANZANELLA DI CIPOLLE ROSSE E FAVE 

PER 4 PERSONE 

t p 5 kg circa di fave (peso al netto del baccello 300 g) - 300 g di pane 
toscano del giorno prima - 2 piccole cipolle di Tropea (circa ISO gj - 50 g 
di uvetta - 50 g dì pinoli - 2-3 rametti di basilico * aceto bianco - 3 cucchiai 
di olio extravergine d’oliva - sale - pepe 

m 1 Sbucciate e affettate finemente le cipolle e mettetele, insieme airuvetta, 
a bagno in acqua fredda con qualche cucchiaio di aceto. Scottate le fave 
sgusciate per 3 minuti in acqua bollente, scolatele e privatele della pellicina. 

Fate tostare leggermente i pinoli in un tegame antiaderente senza alcun 
condimento mescolandoli con un cucchiaio di legno. 

# 2 Spezzettate il pane a fatelo ammorbidire per 4-5 minuti in un una ciotola con 
acqua fredda e due cucchiai di aceto. Strizzatelo delicatamente e mettetelo 
da parte. In una scodelline mettete l’olio, 2 cucchiai di aceto, un po’ di sale 
e una macinata di pepe. Emulsionate la salsina per qualche minuto battendola 
con una forchetta. Lavate il basilico, asciugate te foglie con carta da cucina 
e tritatele. Unitele alla salsina e mescolate ancora leggermente. 

« 3 Mettete il pane in una ciotola, conditelo con la metà della salsa preparata. 
Unite le fave, le cipolle e r uvetta ben scolate e mescolate. Quindi suddividete 
la preparazione in 4 ciotole individuali. Completate la panzanella con i pinoli 
tostati e la salsina rimasta. Lasciatela insaporire per mezz'ora e servite. 


Tovagliolo Society Llmonta, 
piatto Caterina Von Weiss. 
Nella pagina a fianco: piano 
piastrella lid Company Materials 
for Interior Design, piatto Coln 
Casa, tovagliolo Society 
Limonta, cucchiaio Raw. 
Indirizzi a pagina 6 


FACILE 

• Preparazione 30 minuti + il riposo e Cottura 3 minuti 

• 490 cal/porzione 





LA RICETTA GOURMET 


Cacciucco 
alla livornese 


CUCINA DI PESCE AL TOP CON 
IL MITICO PIATTO DELLA 
CITTÀ TOSCANA PREPARATO 
CON I GIOIELLI DEL SUO MARE 

di Miriam Ferrari, foto di Michele Tabozzi, 
in Gucina Antonella Ravanello 


Non chiamatelo semplicemente zuppa di pesce, il cac- 
ciucco è il cacciucco, la gloria di Livorno, la sua bandiera. 
I livornesi amano fantasticare sull 3 origine di questo piatto 
straordinario: chi sostiene che sia stato inventato dai 
rorrigìani, i guardiani dei fari che si trovavano a bocca 
d'Arno e a Porto Pisano a cui veniva assegnata una quan- 






LA PREPARAZIONE 

PER 4 PERSONE 

2 kg circa di pesce da zuppa (pesce capone, scorfano, pescatrice, triglie, 
poi petti, seppie, gamberi, canocchie) - 500 g di cozze - 1 cipolla - 1 carota -1 costa di sedano 
- 300 g di pomodori maturi - 1 mazzetto di prezzemolo - 3 spicchi di aglio - 1 peperoncino rosso 
- 3 fette di pane casereccio - 1/2 bicchiere di vino rosso - olio extravergine d’oliva - sale 


1 Pulite tutti i pesci e con gli scarti, metà delle verdure e un pizzico di sale preparate un brodo 
di pesce ristretto. 2 Spazzolate le cozze, eliminate il bisso, lavatele, mettetele in una padella 
con un ciuffo di prezzemolo e uno spicchio di aglio e fatele aprire a fuoco vivo; scolatele e 
tenetele da parte. 3 Tritate uno spicchio d’aglio, una manciatina di prezzemolo e le restanti 
verdure mondate, mettete il trito in un tegame con il peperoncino tagliato a metà e 4 cucchiai di 
olio e fate soffriggere; unite al soffritto seppie e polpetti, che richiedono tempi di cottura più 
lunghi. - 4 Sfumate con il vino, aggiungete la polpa dei pomodori tritata e un bicchiere del 
brodo di pesce filtrato. • 5 Appena i molluschi sono teneri aggiungete i pesci, iniziando da quelli 
dalla polpa più soda e continuate a cuocere per pochi minuti evitando di girarli per non 
romperli. 6 Unite alla fine gamberi e canocchie, lavati ma non sgusciati, e continuate 
a cuocere per 5-6 minuti. Regolate di sale e, se il sugo si è troppo ristretto, unite ancora un po’ 
di brodo. 7 Tenete da parte le cozze più grosse e sgusciate le altre; unitele tutte al cacciucco 
qualche istante prima di toglierlo dal fuoco, poi spolverizzate con abbondante prezzemolo 
tritato. 8 Abbrustolite le fette di pane, sfregatele con lo spicchio d’aglio rimasto, sistematele 
in 4 ciotole, distribuitevi sopra il cacciucco e servite. 



I SUGGERIMENTI 
DI SALE&PEPE 

Vi segnaliamo alcuni ristoranti che 
propongono, tra lo tanto specialità, 
anche questo piatto, 

RISTORANTE LE VOLTE 

Via Calafati 4, Livorno, 
tei. 0586 896868. 

Davanti al porto turistico 
un locale che offre una 
cucina di mare sfaccettata: 
dal pesce crudo in proposte 
innovative a piatti di 
tradizione come il cacciucco. 

RISTORANTE ALCIDE 

Viale Marconi 67A 
Boggibonsi , tei. 0577 987501 . 
È il ristorante dell'omonimo 
hotel, da oltre un secolo 
meta ambita degli 
appassionati di piatti 
marinari. Tra le antiche 
ricette toscane in carta c'è 
il cacciucco, da sempre 
fiore all'occhiello del locale. 

TRATTORIA DA 11 

via Bassa 8, Livorno, 
tei. 0586 880304. 
Caratteristico locale in un 
quartiere storico della città. 

In carta un indimenticabile 
cacciucco, primo classificato 
nel 2014 tra i migliori dieci 
di Livorno dal Comitato 
di Valorizzazione del 
Cacciucco, 

OSTERIA DEL MARE 

Via Borgo del Cappuccini 
5, Livorno, tei. 0586 881027, 
In questa accogliente 
osteria dove sì respira lo 
spirito di mare, si gustano 
grigliate e cacciucco in 
ricca varietà di pesce. 


> segue da p&g 62 

tìtà di olio sufficiente allaccensione del faro, poco per 
friggere il pesce fresco disponibile invece in abbondanza; 
ma la necessità aguzza Y ingegno: la pur modesta quantità 
di quel condimento soffritto con tante erbe profumate e 
la “sfumata” con un buon bicchiere di vino rosso - quello 
non mancava - regalava al pesce, scelto in diverse varietà, 
una fragranza e un gusto inimitabili, quello del cacciucco, 
appunto. Ma c*è un'altra storia, che racconta di una gara 
di solidarietà dì un gruppo di pescatori nei confronti di 
una famiglia di un loro compagno morto annegato: cia- 
scuno aveva regalato alla vedova un po' del suo pescato e 
il profumo di questo bendìdio, cucinato con pomodoro 
ed erbe, conquistò tutti. Una cosa è certa: il cacciucco è 
nato dalla sapienza popolare ma anche grazie alla gran 
varietà di pesce di quel mare. 

Il cacciucco oggi 

Per ottenere un piatto a regola d’arte occorrono quindi 
numerosi tipi di pesce, non sempre disponibili sui mer- 
cati. A questo proposito riportiamo le parole dì Aldo 
Santini, giornalista scrittore livornese recentemente 
scomparso, che di cucina della sua città se ne intendeva; 
“...non si può pretendere che il Cacciucco di oggi abbia 
la forza del Cacciucco di ieri l’altro, quando i livornesi 
erano satanassi nerboruti con il cazzotto proibito e lo 
stomaco di ferro, quando per prepararlo ci volevano 
dodici se non tredici qualità di pesce...”. Quindi come 
regolarsi? Una regola generale esiste, è quella di avere 
almeno una specie ittica in ciascuno dei seguenti gruppi: 
molluschi cefalopodi (polipi, seppie o calamari), frutti di 
mare (cozze, vongole), pesci da zuppa (scorfano, cappone 
o gallinella), pesci a tranci e qualche crostaceo (cicale o 
scampi). D’altronde, sia per la scelta dei pesci, sia per le 
modalità di cottura, da Pietrasanta a Livorno ogni fami- 
glia interpreta a suo modo la ricetta, apportando piccole 
variazioni per personalizzarla senza però snaturarla. 


BERE GIUSTO 

Il cacciucco vuole il rosso, è una consuetudine, 
tanto antica quanto efficace, che si basa 
sull'intensa eredità gustativa dei pesci 
lasciata nel sugo e che merita un vino 
generoso e partecipe; scegliamo l’elegante 
Rosso Nicole della cantina Cosimo Maria 
Masini, ottenuto da sangiovese 
nei pressi dalia costa toscana, esemplare 
nel contrastare la sensazione grassa 
della zuppa in virtù di una stoffa viva che 
valorizza ogni sfumatura. 




LA PAROLA ALL’ESPERTA 

Risponde alle nostre 
curiosità Paola Cattabriga, 
docente dell’Accademia di 
Cucina Italiana Pandoffini a 
Ftenze, patron chef di un 
ristorantino presso il Podere 
Il Fornacino a Santa Luce 
(Pi) e titolare di Spazio QB, 
una scuola di cucina di 
Livorno dove le lezioni più 
gettonate hanno per tema il 
cacciucco e altri piatti locali. 
Quali pesci sceglie per 
il suo cacciucco? Non 
devono mancare polpi, 
totani, triglie, palombo e 
cozze ma mi piace anche 
arricchirlo con altri pesci 
da zuppa, secondo quanto 
offre il mercato perché 
il prodotto deve sempre 
essere freschissimo. 
Qualche suggerimento 
per una perfetta cottura? 
Prima di tutto si mettono 
in pentola polpi e altri 
molluschi simili e appena 
le loro cartilagini si 
inteneriscono, vanno inseriti 
uno alla volta gli altri pesci, 
meglio se stilettati per 
agevolare la degustazione. 
Questa zuppa si può 
preparare in anticipo? 
Consiglio di cuocere 
qualche ora prima la base 
di verdure e procedere 
alla cottura preliminare 
dei molluschi, così i 
sapori hanno tempo di 
amalgamarsi bene e 
aggiungere gli altri pesci 
mezz'ora prima di servire. 

Il cacciucco è considerato 
un piatto unico, cosa può 
suggerire per completare 
una cena? Personalmente 
chiudo il menu con un 
dolce al cucchiaio allo 
zenzero, per sgrassare 
e rinfrescare il palato. 


64 SALE&PEPE 


Nestle 


latte 

condensato 



L’ingrediente segreto 
per dolci creazioni. 


Dal 1893 solo latte e zucchero, due semplici ingredienti perfettamente combinati per ottenere uno 
dei primi prodotti nati sotto il marchio Nestlé: 

IL LATTE CONDENSATO NESTLÉ. Con il latte condensato è più facile preparare i tuoi dolci, ottimo 
soprattutto per semifreddi, dolci al cucchiaio e creme. Ma il latte condensato non lo si usa solo in 
cucina! Provalo per macchiare il caffè, accompagnare la frutta, spalmarlo sul pane o da solo come 
pausa golosa. 


Sa 


Torta Margherita 




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IL TOCCO IN PIÙ 




imoni 


PROFUMATI E GRADEVOLMENTE ACIDI, SONO 
INSOSTITUIBILI IN CUCINA POLPA, SUCCO 
E SCORZA HANNO MILLE SORPRENDENTI VITE 

a cura di Alessandro Gnocchi, testo di Mariarosa Schiaffino, 
ricette di Claudia Compagni, styling di Stefania Aledi, 
foto di Felice Scoccimarro/Alkèmia 







1 




L 



Insalata di avocado 
e orata, p*g. 68 


Condisce, aromatizza, insaporisce, sbianca, chiarifica, de- 
cora... Entra in un'infinità di preparazioni ed è impossibile 
dirle tutte. Persino sul vassoio del tè e nel reparto bevande, 
fresche, ghiacciate o bollenti, chiediamo aiuto alla sua polpa 
gradevolmente acida e profumata, al suo succo delizioso o alla 
sua scorza ricca di oli essenziali, per un risultato perfetto al 
gusto. Perché questa imitabile no ta di agro è preziosa complice 
negli incontri dei sapori più disparati. Insemina, bisogna 
sempre avere un limone a portata di mano e non è difficile 
perché f albero, cosi caratteristico del paesaggio mediterraneo, 
fruttifica tre volte Tanno ed è molto generoso. 


Tutti sanno che qualche goccia di succo di limone non può 
mancare nella maionese e nella crema pasticcierà, che può 
sostituire Faceto nelle insalate dando più freschezza al palato, 
che è un classico col pesce e i crostacei... Sta benissimo sulle 
fragole, sulla bresaola e le carni fredde in genere, sul riso freddo, 
sulle verdure lessate. È perfetto per marinare carni e pesci crudi: 
per esempio, le orate, come nella ricetta che proponiamo in 
queste pagine, ma anche le acciughe spinate e aperte, messe a 
bagno nel succo del nostro agrume, oppure il salmone fresco 
tagliato a fettine sottili, posto a macerare con poco olio e tanto 
limone, un pizzico di origano e qualche grano di pepe. 

> segue a pag. 69 




Panzanella 
al limone 


INSALATA DI AVOCADO E ORATA 

PER 4 PERSONE 
300 g di filetti di orata 
- 1 avocado - 1 mazzetto 
di basilico - 3 limoni - 
olio extravergine d’oliva 
- saie - pepe nero in grani 


1 Private i filetti di orata della pelle 
e delle lische, poi tagliateli in sbieco 

a fettine dello spessore di cima N 

1/2 cm. Trasferite il pesce in un piatto, 
conditelo con il succo di 1/2 limone, 

1 presa di sale e 2 cucchiai d’olio, poi 
fatelo marinare in frigo per 20 minuti. 

2 Tagliate l'avocado a metà, 
eliminate il nocciolo, prelevate 
la polpa con uno scavino rotondo, 
trasferitela in una ciotola e conditela 
con il succo di 1/2 limone. 

3 Pelate al vivo i limoni rimasti e 
tagliate la polpa in modo da ottenere 
tanti spicchietti. Mondate i! basilico, 
lavatelo e asciugatelo. 

4 Togliete le fettine di orata dal 
frigo e sgocciolatele dalla marinata; 
suddividetele nei piatti singoli 
alternandole con gli spicchietti 
di limone e le foglie di basilico. 

Completate con l’avocado, profumate 
con il pepe pestato grossolanamente, 
irrorate con un filo d’olio e servite. 

FACILE 

• Preparazione 20 minuti-i- il riposo 

• Cottura nessuna • 275 cal/porzione 




PANZANELLA AL LIMONE 

PER 4 PERSONE 

300 g di pane toscano raffermo 

- 500 g di pomodori ramati 

- 1 mazzetto di finocchietto 
selvatico - 1 cucchiaio di capperi 
sotto sale - 1 cipolla rossa 
piccola - 2 limoni non trattati - 
olio extravergine d’oliva - sale 

1 Spezzettate il pane, trasferitelo in 
una terrina, copritelo con acqua fredda 
e lasciatelo ammollare. Scolatelo, 
strizzatelo e sbriciolatelo facendolo 
cadere in una terrina. Mettete a mollo 

i capperi in acqua tiepida per 1 0 
minuti, scolateli, sciacquateli, tritateli 
con il finocchietto e uniteli al pane. 

2 Lavate i pomodori, mondateli, 
tagliateli a tocchetti e uniteli al pane. 
Unite 4-5 cucchiai d’olio, il succo 

di 1 limone, 1 presa di sale, mescolate 
e lasciate riposare la panzanella 
per almeno 2 ore in frigorifero. 


• 3 Prima di servire, tagliate il limone 
rimasto a fette di circa 1/2 cm di 
spessore, conditelo con un filo di olio e 
cuocetelo sulla piastra rovente 1 minuto 
per lato. Pulite la cipolla e tagliatela 
fette sottili. Distribuite la panzanella 

nei piatti singoli e servitela con il limone 
e la cipolla appena perpamti. 

FACILISSIMA 

• Preparazione 25 minuti* il riposo 
Cottura 2 minuti 360 cal/porzione 

SPAGHETTI ALLE VONGOLE 

PER 4 PERSONE 
320 g di spaghetti - 500 g 
di vongole - 5 rametti dì timo - 
2 limoni - 2 spicchi d’aglio - 
olio extravergine d’oliva - 
sale - pepe nero 

1 Sciacquate i lupini, trasferiteli 
in una ciotola con 1 presa di sale 
e lasciateli spurgare per 1 ora. 


Sciacquateli nuovamente e trasferiteli 
in una casseruola con gli spicchi 
d'aglio sbucciati e schiacciati, 
la scorza di 1 limone, 3 rametti 
di timo e 4 cucchiai d’olio. 

2 Coprite la casseruola e cuocete 
i lupini su fiamma vivace per 5 minuti 
fino a che si sono aperti. Scolateli 
con una schiumarla, filtrate il liquido 
di cottura e versatelo in una padella. 
Tritate la scorza del limone rimasto e le 
foglioline di timo rimaste e tenetele da 
parte. Eliminate 2/3 delle valve dei lupini. 

3 Intanto, cuocete la pasta 
in abbondante acqua salata in 
ebollizione, scolatela a 2/3 della 
cottura e versatela nella padella con 
il fondo dei molluschi. Proseguite 

la cottura fino a che la pasta risulta 
al dente, unite I lupini, mescolate, 
completate con il trito di timo e 
limone preparato e servite. 

FACILE 

Preparazione 30 minuti-i- il riposo 
Cottura 55 minuti 360 cal/porzione 


68 SÀLE&PEPE 


> segue da pag \ 67 

Usate il limone per ridurre i grassi: uno intero posto alFintemo 
di un pollo sostituisce il condimento (basta il grasso naturale 
della pelle) : la carne assorbirà le sostarne aromatiche del frutto 
e avrà un saporirlo squisito. Per spaghetti velocissimi, provate 
a condirli con polpa dell'agrume, buccia grattugiata, crema 
di latte e un sentore di grappa. Se, invece, avete più tempo, 
potete dedicarvi al sugo preparato con le vongole. 

Non dimenticare di mettere un pezzetto di buccia nelle mele 
da cuocere, in tutte le confetture, che si addenseranno meglio, 
nel guacamole che resterà di un bei verde brillante fino all'arrivo 


degli ospiti* Potete decorare un piatto un po’ triste con la scorza 
intagliata o mettere qualche limone con le foglie lucenti nel 
mezzo della tavola o sul buffet come elemento ornamentale* 
E se avete dei limoni del giardino, o comunque non trattati, 
non rinunciate a fare il vostro limoncello; non è più così di 
moda, ma f unione delFagro e del dolce è sempre squisita. Per 
finire, un consiglio dalla tradizione amalfitana: tagliate a fette 
il limone Igp della Costiera, aggiungete un pizzico di sale o di 
zucchero, poco aceto, qualche foglia di menta e gustatelo così. 
Un brivido d agritudine... e il vostro coraggio sarà premiato. 


Spaghetti 
alle vongole 



Tavolo Chantal Delorme» 
piatto Alessi, tovagliolo 
Plum Handmad© 
Tentile Design. 
Nella’altra pagina, 
tavolo Chantal Del orme» 
piatto Atossì, runner 
Stamperia Bertozzi. 
Indirizzi a pagina 6 


BONTÀ DI STAGIONE 





Grandi tagli 

di primavera 

PARTI DI MANZO PREGIATE 
E VERSATILI, MAGRE E TENERE, 
INTERPRETANO VARIANTI 
GUSTOSE. DA SERVIRE A FETTE 
CON I PROFUMI DI STAGIONE 

a cura di Monica Filetto, ricette di Livia Sala, foto di Michele Tabozzi, 
styling di Alessandra Salaria, scelta dei vino di Sandro Sangiorgi 


70 SÀLE&P EPE 



Piatto da portata 
Zara Homo, 
tovagliolo Society, 
tagliere di marmo 
Madame Gioia. 
Indirizzi a pagina 6 


ROASTBEEF DI MAGATEILO CON SALSA Di FRAGOLE : 

PER 4 PERSONE 

800 g di magatelo - 2 piccoli scalogni - 250 g di fragole - 1 mazzetto di ravanelli 
- 1 mazzetto di basilico - 2 fette di panca rré - 1 spicchio d’aglio - 2 bacche di 
ginepro - 2 foglie di alloro - olio extravergine d’oliva - sale - pepe nero in grani 

1 Pestate Taglio con le bacche eli ginepro, il pepe e le foglie di alloro in un mortaio; 
strofinate il pezzo di magatei lo con il mix ottenuto, avvolgetelo con la pellicola per 
aliménti e lasciatelo insaporire un’ora a temperatura ambiente, in modo che la carne 
penda anche al cuore, prima di cuocerla, il freddo dato dalla conservazione nel frigorifero. 

2 Eliminate la pellicola, pulite la superficie delta carne con carta da cucina e rosolatela 
a fiamma vivace in una padella, possibilmente di ferro o antiaderente, con un filo d'olio. 

^Quando la superficie sarà croccante e ben colorita, disponete la carne in una teglia 
calda con un filo d’olio. Salate, profumate con una macinata di pepe, coprite con un 
foglio di alluminio e trasferite la carne nei forno già caldo a 22CT per 20 minuti. 

4 Togliete la carne dal forno, lasciatela coperta e fatela raffreddare prima di tagliarla. 
Pelate gli scalogni, tagliateli a pezzetti e raccoglieteli nel mixer con metà delle fragole 
lavate, 11 pan carré privato della crosta, un ciuffo di foglie di basilico, 3 cucchiai di 
olio, una presa di sale e di pepe e frullate finché otterrete una crema. Affettate il roast 
beef e sistematelo in un piatto da portata. Completate con i ravanelli a spicchietti, 
le fragole rimaste e una macinata di pepe a piacere. Servite con la salsa a parte. 


FACILE 

Preparazione 25 minuti + il riposo 


Cottura 30 minuti 335 cal/porzione 


SALE&FEPE 71 


ARROSTO DI SCAMONE CON SALSA DI ACCIUGHE, INSALATA E CARCIOFINI 





* 


PER 4 PERSONE 

800 g di scamone - 50 g di lardo a fettine - 2 cipolle - 1 ciuffo di salvia - 
8 acciughe sotto sale - 2 fette di pane toscano - 2 cucchiai dì aceto - 
peperoncino secco - 20 g dì foglie tenere di sedano - 40 g di valeriana - 
3 carciofini sott’olio - olio extravergine d’oliva - sale - pepe 



1 Legate lo scamone con qualche giro di spago da cucina e rosolatelo in una 
casseruola da forno con poco olio; regolate di sale, pepate, copritelo con le fettine 
di lardo, contornatelo con le cipolle sbucciate e tagliate a spicchi, qualche foglia di 
salvia e trasferitelo in forno già caldo a 190° per 45 minuti. Al termine della cottura, 
coprite la casseruola con un foglio di alluminio e lasciate intiepidire l'arrosto, 

2 Sciacquate con cura le acciughe per dissalarle, eliminate la lisca, asciugatele 
e mettetele nel mixer con la mollica di pane spezzettata, l'aceto, un filo d’olio e le 
cipolle prelevate dal fondo dì cottura della carne; bagnate con un mestolino d’acqua 
e frullate finché avrete ottenuto una salsa densa. 

3 Lavate e asciugate le foglie di sedano e la valeriana; unitevi i carciofini sgocciolati 
e tagliati a spicchietti e condite con sale, pepe e olia Affettate la carne e insaporitela 
con la salsa alle acciughe e un pizzico di peperoncino. Accompagnate con l'insalata. 


FACILE 



■paragone 35 minuti Cottura 1 ora 425 cal/porzione 


Patto Zara Home, 
tagliere Madame 
Gioia, tovagliolo 
Society. A destra: 
sottopiatto con 
mongolfiere 
Laboratorio 
Paravicinl, piatto 
avorio Bitossi Home, 
tessuti Dedar. 
indirizzi a pagina e 



BRASATO PRIMAVERILE 
CON ASPARAGI E FAVE 


PER 4 PERSONE 
800 g di cappello del pi 
2 carote - 1 gambo di s 

- 1 cipolla - 1 spicchio i 
1 mazzetto di prezzem 

- 7,5 di di vino bianco - 
mazzo di asparagi - 25 
fave già sgranate - 1 m 
di erba cipollina - 1 ma 
di maggiorana - fiorelli 
rosmarino - olio extravergine 
d J oliva - sale - pepe in grani 


FACILE 

Preparazione 30 minuti +■ il riposo 
Cottura 2 ore 390 cal/porzione 


1 Mondate e tagliale le verdure a 
pezzetti; raccoglietele in una terrina con 
la carne, Taglio schiacciato, qualche 
rametto di prezzemolo, qualche grano 
di pepe pestato; coprite con il vino 

e lasciate riposare per un paio d’ore. 

2 Sgocciolate la carne dalla marinata 
e rosolatela in casseruola con un filo 
d'olio e una presa di sale; scaldate il 
vino con le verdure e unitelo alla carne. 
Cuocete a fuoco dolce per un paio dì 
ore, rigirando la carne di tanto in tanto, 

3 Eliminate la parte legnosa degli 
asparagi, tagliateli a metà nel senso 
della lunghezza e scottateli, insieme 
alle fave private della pellicini per 
3-4 minuti in acqua bollente salata. 

4 Prelevate le verdure e un mestolino 
di liquido del fondo di cottura, 
unitevi una mandatine di erba cipollina 
e maggiorana tritate grossolanamente 
e frullate per ottenere una salsa 
piuttosto densa. Insaporite fave 

e asparagi passandoli un paio di minuti 
nella casseruola con il fondo di 
cottura rimasto. Distribuite in ogni 
piatto un mestolino di salsa e il brasato 
tagliato a fette; guarnite con asparagi, 
fave e fiorellini di rosmarino. 



Li. 




BERE GIUSTO 

le fragole del magatello 
evocano un Dolcetto di Ovada 
che sa di frutti rossi e 
contrasta la lieve untuosità, 
l’arrosto speziato e il brasato 
vogliono i liquidi usati per 
cucinare, la birra, una rossa 
di stile inglese cosi sensibile 
alla cipolla, e il vino bianco, 
un Moscato secco che 
sposa verdure primaverili. 
Carciofini e verdure all’agro 
possono interferire con 
il vino, ci pensano il bollito 
e lo scamone ad attenuarne 
la pungenza per aprire airuso 
di un Merlot decolli Euganei, 


PER 4 PERSONE 

800 g di noce di manzo - 
1 cucchiaino di semi di cumino - 
1 cucchiaino di semi di coriandolo 
- 1 baccello di cardamomo - 
1 cucchiaino di paprica dolce - 1/2 
limone non trattato - 20 g di burro 
- 1 mazzo dì cipollotd bianchi - 
1 mazzo di cipolloni rossi - 3,3 di 
di birra - 2 rametti di rosmarino 
-Sfoglie di alloro -olio 
extravergine d’oliva - sale - pepe 


in un mortaio le spezie con 
dei limone 

goccia di succo; strofinate 
con II mbt preparato e legatela 
con qualche giro di spago da cucina 
per tenerla in forma durante la cottura. 

Sciogliete il burro con 2 cucchiai 
d'olio in una casseruola e rosolatevi 
carne; quindi salate, pepate e unite 
ri rosmarino, l'alloro e i cipolloni puliti 
e mondati; irrorate con un po’ di birra 
e trasferite in forno a 1 80* per 45 minuti. 

3 Girate la carne di tanto in tanto, 
tenendola umida con il fondo di cottura 
e unendo via via il resto della bina. 


ARROSTO SPEZIATO 
ALIA BIRRA E CIPOUOTTI 













74 SÀLE&PEPE 


FACILISSIMA 

Preparazione 20 minuti Cottura 
45 minuti 425 cal/porzione 


BOLLITO CON VERDURE ALL’AGRO 


PER 4 PERSONE 



800 g di girello - 1 carota - 1 gambo di sedano - 2 scalogni - 1 ciuffo di salvia - 
8 carotine - 8 ravanelli - 2 cipolle rosse piccole - 2 peperoncini rossi dolci - 
50 g di cicoiino rosso - 15 g di germogli di ravanello - 1 mazzetto di maggiorana 
- 1 mazzetto dì prezzemolo - 1 ciuffo di menta - 1 foglia di alloro 
- aceto bianco - 1 cucchiaio di zucchero di canna - olio extravergine d’oliva - 
sale grosso e fine - pepe in grani 

1 Portate a bollore 2-3 litri d'acqua con la carota, il sedano, gli scalogni, qualche 
rametto di prezzemolo, la salvia, un pizzico di sale grosso e qualche grano 

di pepe. Immergetevi il girello (dovrà essere completamente immerso nell 5 acqua) 
e cuccete a fiamma bassa per 2 ore. Lasciate raffreddare la carne nel brodo. 

2 Fate bollire 1 bicchiere di aceto con 2 bicchieri d’acqua, la foglia d’alloro, 

lo zucchero e una presa di sale. Raschiate le carotine e tagliatele a metà per il lungo; 
sciacquate i ravanelli, sbucciate le cipolle e tagliate tutto a spicchi. Lavate, mondate 
dai semi e tagliate a falde anche I peperoncini. Tuffate le verdure nel liquido in leggera 
ebollizione e fate cuocere per 10 minuti; quindi scolatele e lasciatele raffreddare. 

3 Pestate nel mortaio il ciuffo di menta con un pizzico di sale, pepe e 2 cucchiai 
d’olio; aggiungete altri 6 cucchiai d T olio e lasciate riposare. Mondate il cicoiino, 
unitelo alle verdure e condite con Polio alla menta Servite il bollito tagliato a fette 
con le verdure. Completate con un trito di prezzemolo e maggiorana, i germogli, 
un filo d’olio alla menta e una macinata di pepe. 


U 

v 



* 



SALE&PEPE 75 






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Da 140 anni le nostre pentole made in Italy accompagnano in cucina intere 
generazioni di famiglie, garantendo performance straordinarie grazie a una 
filiera di produzione italiana controllata in ogni fase, A questa storia centenaria, 
affianchiamo uno sguardo sempre rivolto verso il futuro. Come dimostra FINEGRES, 
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ADORNO DI POSATE 


a cura Silvia Bombelli, 
realizzazione di Antonella Ravanello, 
foto di Francesca Moschenì 


PREPARAZIONE ED ESECUZIONE 

1 cilindro di spugna per fioristi da 14 cm di diametro - 12 cucchiaini 
da caffè preferibilmente in alpacca - 3 foglie di aspìdistra - 10 ranuncoli 


bianchi - 10 ranuncoli rosa pallido - 1 mazzetto di fresia color ciclamino - 


1 mazzetto di Steel grass - spilli - nastro biadesivo trasparente 


- nastro adesivo 



• 1 Lasciate affondare la spugna in un catino pieno d T acqua. Sgocciolatela e 
appoggiatela su un tagliere. Tagliate le foglia di aspidistra a metà per il lungo, 
avvolgetele intorno alla spugna per nasconderla fissandole con degli spilli, 

• 2 Avvolgete una striscia di nastro biadesivo attorno alla spugna, attaccatevi i 
cucchiaini in verticale alternando grandi e piccoli. Sistemate altre 2 mezze foglie 
di aspidistra dietro la parte superiore dei cucchiaini per nascondere la spugna. 

• 3 Infilate nella spugna i ranuncoli e la fresia alternando altezze e colorì. 

Una volta riempita di fiori la base inserite alcuni fili di Steel grass su un lato, 
curvateli e fateli girare attorno alla composizione. Fate girare altri fili di Steel grass 
attorno ai cucchiaini fissandoli nella parte posteriore della composizione con un 
pezzo di nastro adesivo. Appoggiate la composizione su un piatto in peltro o in 
argento e posizionatela dove vi piace. 

SÀLE&PEPE 77 





I PIATTI DEIJLA CAMPAGNA 
LOMBARDA IN UN ALTElCHC-O 
MENU DELLA MEMORiA.DA GUSTARE 
CON AMICI E FIGLI NELLA PIÙ 
SPENSIERATA DELLE GIORNATE 

testò di Cristiana Cassé, foto di - 

Michele Mulas, stylirrg dì Beatrice ^ ^ ^ 

Spagoni, scelta dei vini di Sandro 
Sangiorgi. Si ringrazia jSSéS 

E er l'ospitalità l’azienda agricola 
a costa (Perego, LO) 


L’INVITO 












Protagonista delle prelibatezze di queste pagine è la tradizione 
grastronomica della Brianza, quel territorio che dall'alto sfiora 
Milano e che, pur facendo capo a quattro provincie diverse, 
ha da sempre un identità culturale molto radicata* Non a 
caso qui sopravvivono piatti e produzioni tipiche ancora 
legati alla vita dei campi. La tavola è rustica, ma sopra tutto in 
primavera ha quel vezzo cortese delle campagne del nord: le 
carni bianche, le tante verdure, i formaggini freschi. Le ricette, 
facili e gustose, rivelano tutto il genio del sapersi arrangiare 
con quello che c è e gustarle all'ombra di un pergolato con le 
persone più care è un piacere vero, quasi nostalgico di quella 
semplicità che un pò" ci sfugge* 

> segue a pag. 80 


7 





In tutto il servizio: 
runner, bicchieri, piatti 
e posate in vendita da 
Botanìc; tovaglioli rossi 
da Maison do Genes. 
Indirizzi a pagina 6 






fi: 




Pàté di tonno 

Tritate 100 e di tonno sott’olio 
con 50 g di filetti di acciuga 
sottolio* Quindi incorporate 150 g 
di burro morbido e il succo 
di 1 limone. Foderate una tazza 
con un foglio dì carta da forno, 
versatevi 1 Impasto, compattatelo 
con il dorso di un cucchiaio e 
mettetelo in frigo per 24 ore* 
Sformate e servite con pancarré 
abbrustolito in padella e verdure 
crude di gusto pungente (come 
sedano, ravanelli o peperoni rossi)* 
Per 4 persone. 




> segue da pag 78 

Al momento di sedersi* in tavola ci sono già due deliziosi 
sfizi* I fagiolini cotti in umido in casseruola con le cipolline 
e t pomodorini, e un pàté a base di tonno (con una dose di 
burro accertabile) da spalmare sui crostini caldi e da accostare 
a un pinzimonio di verdurine croccanti* Sono gli appetizer che 
accompagnano al trionfale ingresso del risotto alle ortiche di 
campo, splendidamente mantecato con i ffomaggini freschi 
di Montevecchia: vanto della Brianza collinare, possono 
essere di mucca o capra e sono squisiti anche nella versione 
stagionata, À seguire, un altra specialità locale* il polo in 
umido allo “stovin”, ovvero la casseruola di rame (nella case 
ricche) o di terracotta (nelle cascine) in cui la carne cuoce 
con tante verdure, protetta da un pesante coperchio, per 2-3 
ore* non sul fuoco ma nel forno* 

> segue a pag. 83 


Piattino In vetro nero 
(pàté di tonno} di Bruchi 
, Ciotola di latta (fagiolini) 
da Maison de Genes. 
Indirizzi a pagina 6 





BERE GIUSTO 
Menu complesso dal quale 
emergono tre linee precise. 
La prima è la leggiadra e 
aromatica tenerezza delle 




: ricette di magro e del risotto, 



sulle quali funziona la soffice 
cremosità di uno spumante 
rosé dell'Oltrepò. La seconda 
è la sostanza del pollo e la 
grassezza delle uova, da 
moderare con un Valtellina 
Superiore. Infine, la vivace 
varietà del dessert, che 
merita il bergamasco 
Moscato di Scanzo, rosso 
dolce dai profumi di frutti 
rossi e dal corpo deciso e 
avvolgente. 





Uova in camicia 
con salsa ai capperi 
Tritate 3 filetti di alici sott’olio 
con 2 cucchiai di capperi 
sottaceto, 3 gherigli di noce, 
un po’ di prezzemolo e 1 scalogno. 
Versate il battuto in una padella, 
unite 2 cucchiai di olio 
e 2 cucchiai di aceto e cuocere 
per 15 minuti a fuoco dolce. 
Intanto cuocete le uova in camicia: 
fate sobbollire dell’acqua 
in un pentolino, create un 
mulinello al centro con un coltello, 
sgusciatevi Fuovo e lasciate che 
F albume si solidifichi (2-3 minuti). 
Quindi sgocciolatelo 
con un mestolo forato. Preparate 
allo stesso modo le uova 
rimaste. Servitele con la salsa 
ai capperi e qualche oliva. 

Per 4 persone. 


> segue da pag. 80 

Dopo il primo piatto e il secondo, ecco il terzo e il quarto. 
Eh sì, i sapori sono gentili ma la sostanza è robusta. Qual- 
cuno si alza da tavola e si distrae catturando qualche ciliegia 
direttamente dall'albero (verranno buone per il dessert), ma 
è difficile resistere al richiamo del tortino di magro. Nell’im- 
pasto non c è farina nè lievito, ma grana padano, pangrat- 
tato, latte, uova e cipolla. Ne nasce una golosità profumata 
c croccantina, ideale da intingere nelle goduriose uova in 
camicia con sabina di capperi e acciughe che arrivano in 
contemporeanca, antiche e nutrienti alleate di chi lavora nei 
campi. Se per caso avanza un po’ di tortino, sarà perfetto a 
merenda, magari con qualche fettina di salame Brianza Dop, 

> segue a pag. 84 


> segue da pag. 83 

Squisitezze di pane e di frutta 

Sono proprio campagnoli nelfanima e profumano di cose 
buone di una volta i dolci che concludono il pranzo* Soprat- 
tutto, hanno due ingredienti portanti in comune: il pane e 
la frutta. Si adagia infarti sul pane Finsolita zuppa di ciliegie 
cotte nel vino con le spezie e* ancora, si nasconde il pane in 
dose preponderante nell'impasto della torta rustica al cacao 
con lamponi e fiorellini di lavanda. Per finire, riecco il pane, 
questa volta senza frutta, nella mitica rusumada, che per 
molti è l'indimenticabile sapore delle vacanze in collina: una 
mescolanza, un "pasticcio” in senso buono, di uova montate 
con lo zucchero, vino rosso (rigorosamente Barbera), Le 
versioni di questa storica ricetta lombarda, alter ego povero 
del piu nobile zabaione, sono tantissime secondo la zona. E 
mentre in Brianza la rusumada prende la forma di un dolce 
al cucchiaio, nella sbrigativa Milano è una bevanda corrobo- 
rante, senza pane, da bere alla goccia. Nata in tempi in cui 
il dessert era solo un sogno, conclude degnamente questo 
piccolo viaggio tra 1 segreti golosi delle cascine delle nord. 



Rusumada monzese 
Montate a neve 4 albumi. 








Alzatine di latta 
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a fianco, ciotola 
di latta e padellino 
di alluminio 
tutto da Maison 
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Torta di pane ai lamponi 
e lavanda, pag. $6 



ZUPPA DI CILIEGIE 


RISOTTO Ail’ORTICA CON 
I FORMAGGINI DI MONTEVECCHIA 

PER 4 PERSONE 

350 g di riso Carnaroli - 300 g 
di ortiche fresche e tenere {nei 
campi o nei negozi di primizie) 

- 2 porri - 1/2 bicchiere di vino 
bianco - 1 litro di brodo vegetale 

- 2 formaggini di Montevecchia 
semistagionati (o caprini di capra) 

- olio exfravergine d’oliva 

- saie - pepe 

1 Lavate le cimette delle ortiche 
scartando le foglie più grandi, pulite 
i porri e tritateli separatamente, 

2 Scaldate 2 cucchiai di olio in una 
casseruola e rosolatevi il battuto di 
porri; dopo un paio di minuti unite le 
ortiche e fatele appassire. Aggiungete 
il riso, lasciatelo tostare qualche 
minuto e sfumatelo con il vino. 

Bagnate con un mestolo di brodo 
caldo e portate a cottura (circa 18 
minuti), aggiungendo un mestolo 

di brodo ogni volta che il precedente 
si sarà asciugato. 

3 Regolate di sale, togliete dal fuoco 
e mantecate con i formaggini: 

se vi piace, potete farli sciogliere 
solo parzialmente, in modo che ne resti 
qualche pezzo intero; il gusto sarà 
meno uniforme. Servite e spolverizzate 
con un po’ di pepe. 

FACILE 

Preparazione 10 minuti 

Cottu ra 20 mi nuti 41 0 c al/porzi one 


FAGIOLINI IN UMIDO 

PER 4 PERSONE 

1 kg di fagiolini teneri - 5 cipolline 
borettane - 2 pomodori - 30 g di 
pancetta a dadini - 20 g di burro 
- sale - pepe 

1 Spuntate i fagiolini, tagliate le 
cipolline a pezzetti, eliminando la parte 
centrale, e i pomodori ni a metà. 

2 In una casseruola rosolate 

le cipolle con il burro, unite la pancetta 
e, dopo qualche istante, i fagiolini. 
Salate, pepate, coprite e fate cuocere 
a fuoco lento per circa 1 ora. 
Aggiungete i pomodori, mescolate, 
regolate di sale e spegnete il fuoco. 

FACILISSIMA 

Preparazione 15 minuti 
Cottura 1 ora 130 cai/porzione 


POLLO ALLO ST0VIN 

PER 4 PERSONE 

1 pollo pulito (1,3 kg circa) 

- 4 patate - 4 carote - 4 costole 
di sedano - 2 foglie di salvia 

- 1 rametto di rosmarino - 10 g 
di lardo (o burro) 

1 Riscaldate il forno a 1 80°. Tritate 
il lardo. Sbucciate le patate, mondale 
carote e sedano; tagliate tutti gli 
ortaggi a pezzetti da 2 cm. Salate 

e pepate l'interno del pollo e farcitelo 
con metà delle verdure preparate, fa 
salvia e il rosmarino sciacquati. 

2 Ungete le pareti di una 
casseruola di terracotta con il lardo 
(o il burro). Mettete gli ortaggi 
rimasti sul fondo e adagiatevi sopra 
il pollo. Salate e pepate. 

3 Coprite con un coperchio 

in terracotta e infornate per 2 ore 
(anche 3 se il pollo è ruspante). 
Eliminate i rametti di erbe e servite 
il pollo a pezzi con le sue verdure. 

FACILISSIMA 

Preparazione 20 minuti 
Cottura 2 o re 480 cal/porzi one 


TORTINO DI MAGRO 

PER 4 PERSONE 

100 g di grana grattugiato - 100 g 
di pangrattato -2 uova - 1/2 litro 
di latte - una manciata di gherigli 
di noce - 2 cipolle piccole - olio 
extravergine di oliva - sale 
grosso- pepe 

1 Riscaldate il forno a 1 80*. 

Tritate grossolanamente 2 terzi delle 
noci. Affettate le cipolle. 

2 Mescolate il pangrattato 

con il grana, il latte, le uova, le noci 
tritate e una macinata di pepe, fino 
a ottenere un impasto morbido. 

In una padella di ferro (che possa 
andare in forno) fate rosolare le 
cipolline con 3-4 cucchiai di olio. 
Versatevi l'impasto e amalgamatevi 
le cipolle con un cucchiaio di legno. 

3 Trasferite la padella in forno e 
cuocete finché la superficie sarà dorata 
(circa mezz'ora). Rifinite con poco 
sale grosso pestato e le noci rimaste 

e servite caldo o freddo. 

FACILISSIMA 

Preparazione 15 minuti 

Cottura 40 minuti 420 ca (/porzione 


PER 4 PERSONE 

750 g di ciliegie - 800 di di vino 
rosso - 250 g di zucchero - 1/2 
stecca di cannella - 2 chiodi di 
garofano - la scorza di 1/2 limone 
- 4 fette di pan carré 

1 Denocciolate le ciliegie. Portate 
a ebollizione il vino in una pentola 
di terracotta con lo zucchero, 

la cannella, i chiodi di garofano 
e la scorza di limone. Fate dorare 
leggermente le fette di pancarré in forno. 

2 Quando il vino si sarà ridotto della 
metà, immergetevi le ciliegie e fatele 
bollire per pochi istanti. Distribuite 

le fette di pancarré in 4 ciotole, versatevi 
sopra le ciliege con il loro liquido 
e lasciate raffreddare. 

FACILISSIMA 

Preparazione 30 minuti 

Cottura 30 minuti 41 0 cal/porzione 


TORTA DI PANE Al LAMPONI 
E LAVANDA 


PER 6 PERSONE 

300 g di pane raffermo (o biscotti 
secchi) - 150 g di amaretti 

- 2 uova - 6 cucchiai di cacao 
amaro - 120 g dì zucchero 

- 50 g di uvetta - 10 g di pinoli 
- 1 litro di latte - 50 g di burro 

+ quello per la teglia - farina per 
la teglia - 250 g di lamponi - una 
manciata di fiori di lavanda 


1 Riscaldate il forno a 1 80°. 

Mettete I 1 uvetta a bagno in acqua 
fredda. Spezzettate il pane (o i biscotti) 
in una ciotola, copritelo con il latte 

e lasciatelo ammorbidire. Fate fondere 
il burro a fuoco dolce. 

2 Unite al pane gli amaretti sbriciolati, 
il cacao e il burro fuso e mescolate 
bene. Aggiungete le uova, lo zucchero, 2 
terzi dei pinoli e i'uvetta strizzata. 

3 Versate il composto in una terriera 
rotonda di 22 cm di diametro, imburrata 
e infarinata, cospargete con i pinoli 
rimasti e infornate per 75 minuti. 

Lasciate raffreddare la torta, sformatela 
e guarnitela con i lamponi, i pinoli tenuti 
da parte e i fiori di lavanda. 

FACILISSIMA 

Preparazione 20 minuti 
Cottura 1 ora e 15 minuti 
595 cal/porzione 


86 SÀLE&PEPE 


1 



Nella foto: w Risotto con fiori di zucca 
e fagioli ni' 1 ', una delle tante sfiziose ricette 
pubblicate nella "Guida al mangiar sano" 
che troverai all'interno di ogni pentola,. 
SAPORE^ BENESSERE insieme a tanfi 
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La passione di Victoire 

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CHEF PATRON DELL’OMONIMO RISTORANTE DI MILANO 


di Miriam Ferrari, foto di Michele Tabozzi 


Innamorata della cucina italiana, Victoire ne ha fatto la 
ricorrente fonte di ispirazione dei suoi piatti, ma non di- 
mentica le sue orìgini. Nel dna custodisce il ricordo dei 
profumi e delle materie prime della terra che ha lasciato ed 
è con innato talento gourmand che crea gli abbinamenti 
piu curiosi e sfiziosi rendendo unico anche il piatto piu 


semplice. Una cucina fiision sui generis, la sua, che si 
concretizza sperimentando accostamenti inediti, sposando 
spezie esotiche a piatti tradizionali, avventurandosi nell'a- 
grodolce. O scoprendo fragranze inedite in cucina, come 
quella della rosa che sposa mele e lamponi ingentilendo il 
gusto deciso della spigola. 



SALE&PEPE 91 


Spiedi di spigola 
con lamponi 
e petali di rosa 

pag. 92 


UN LUNGO VIAGGIO ALLA CONQUISTA DEI NOSTRI SAPORI 

Nata a Brazzaville, capitale del Congo, e sopravvissuta con la sua famiglia alla 
sanguinosa guerra che negli anni ‘90 ha devastato il suo paese, Victoire Goulabi, 
ancora giovanissima, arriva in Italia con un regolare permesso di studio. Dopo 
aver frequentato la scuola della Federazione Nazionale Cuochi a Feltre e vissuto 
le prime esperienze di lavoro a Cortina d’Ampezzo, Victoire incontra l'alta cucina 
a Milano dove collabora con alcuni famosi chef stellati fino a diventare executive 
chef del centralissimo Residence Camper» prima e del ristorante l’Incoronata poi. 
Nel 2014 il traguardo che ha sempre sognato: apre nella città che l'ha adottata il 
suo ristorante, che chiama con ii suo stesso nome (www.ristorantevictoire.it). 



PER 2 PERSONE 

2 filetti di spigola con la pelle (circa 180 g ciascuno) - 
1 mela - 50 g di lamponi - cannella - olio extravergine 
d’oliva * coriandolo sminuzzato - petali di rose rosse 
non trattate - sale - pepe nero 


1 Sistemate i filetti di spigola in un recipiente di vetro 

0 in una pirofila che li contenga di misura, conditeli con 
sale, pepe nero e cannella, spolverizzateli con il coriandolo, 
irrorateli con un filo di olio e lasciateli riposare per 5 minuti 
in modo che si insaporiscano. 

2 Sbucciate la mela, eliminate il torsolo e tagliatela prima 
a fettine di 2-3 min, poi a bastoncini. 

• 3 Raccogliete i bastoncini di mela in una ciotola 

e conditeli con un pizzico di sale, una macinata di pepe 
e un filo di olio extravergine d'oliva. 

• 4 Distribuitevi sopra qualche petalo di rosa, mescolate 
delicatamente e teneteli da parte. 

5 Predisponete due lunghi stecchi di legno da utilizzare 
come spiedi. Trascorso il tempo della marinatura scolate 

1 filetti di spigola dal loro condimento e infilzate con 
ciascuno un filetto: iniziate dal basso e inserite lo stecco 
in modo trasversale ondulando leggermente il pesce. 

6 A questo punto procedete alla cottura: mettete sul 
fuoco una padella antiaderente a fondo spesso senza 
aggiungere olio, appena il fondo della padella è ben caldo 
sistematevi gli spiedi di spigola; cuocetelì per un minuto 

e 1/2 da un lato, girateli e continuate la cottura ancora 
per un minuto e 1/2 dall’altro lato. 

« 7 Alla fine aggiungete nella padella ì lamponi e rigirateli 
delicatamente per non schiacciarli. 

• 8 Completate con alcuni petali di rosa e dopo pochi 
istanti togliete dal fuoco. Sistemate sui piatti individuali 
uno strato di bastoncini di mela alla rosa, appoggiatevi 
sopra un filetto di spigola caldo e guarniteli con i lamponi 
e i petali di rosa. Servite subito. 



HUMUS DI PQMODORINi AL BURRO DI ARACHIDE 
CON FAGIOLINI ALLO ZENZERO E BIETOLE 


PER 4 PERSONE 

200 g di pomodorini Pachino - 100 g di burro 
d'arachidi - 1 pezzetto di zenzero fresco - 200 g 
di bietole - 200 g di fagiolini - il succo di 1 limone 
- olio extravergine d’oliva - sale - pepe nero 

• 1 Putite le bietole, immergetele in poca acqua 
bollente non salata e cuocetele per pochi minuti, finché 
risultano morbide ma ancora croccanti; scolatele 

e tenetele da parte. 

• 2 Spuntate i fagiolini, lavateli, cuoceteli in acqua 
bollente per 7 minuti e scolateli, 

• 3 Lavate i pomodorini, tenetene da parte 4 e frullate 
gli altri con il frullatore a immersione. 

• 4 Condite il frullato con un pizzico di sale, pepe nero 
macinato e un filo di olio, poi passatelo al passino. 

• 5 Mettete il burro d’arachidi in un’altra ciotola, versatevi 
a poco a poco 1/2 bicchiere circa di acqua ben calda e 
mescolate fino a scioglierlo. 

• 6 Unite al burro, mentre è caldo, il passato di 
pomodorini, mescolando molto bene e continuamente 
per evitare che si formino grumi. Regolate di sale, unite il 
succo di limone filtrato ed eventualmente ancora un filo di 
olio. Lasciate riposare l’ humus per qualche minuto. 

• 7 Intanto fate saltare in una padella lo zenzero a fettine 
con un filo di olio, unite i fagiolini, salate e pepate. 

• 8 Stendete un leggero strato di humus sui piatti 
individuali, sistematevi sopra le bietole, i fagiolini 
e i restanti pomodorini a spicchi e servite. 





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e vuole riempire di gusto e natura ogni giorno della settimana, 

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Salamini 
alla cacciatora 


PERFETTI PER UNO SNACK O L’APERITIVO 
CONQUISTANO CON IL GUSTO DELICATO 

di Marina Cella, foto di Maurizio Lodi, ricetta di Livia Sala, 
scelta del vino di Sandro Sangiorgi 


Ha una storia antica ma uno spirito moderno il salammo 
italiano alla cacciatora; uno snack ante lìtteram, un tem- 
po preparato dai contadini e consumato come spuntino 
durante le battute di caccia (ecco spiegata Torigine del 
nome); oggi prodotto dalle maggiori aziende del settore, 
che fanno capo al consorzio di tutela della Dop. 11 “cac- 
ciatore* dunque si è adeguato ai nostri giorni: come tutti i 

> segue a pag, 96 


CONOSCERE GUSTARE LE ECCELLENZE 



SALAMINI ALLA CACCIATORA CON FOCACCINE 
FRITTE DI GRANO SARACENO 


PER 6 PERSONE 

2 salamini italiani alla cacciatora - 200 g 
di Ialina Manitoba + quella per il piano di lavoro 
- 75 g di farina di grano saraceno - 12 g di lievito 
di birra fresco - 1 cucchiaino di zucchero - 80 g di 
misti canza • olio per friggere - aceto di mele - olio 
extravergine d’oliva - sale - pepe 


1 Stemperate il lievito in poca acqua tiepida, poi 
aggiungete altra acqua fino ad arrivare a 1 40 mi 

e unite lo zucchero; fate riposare qualche minuto. 

2 Miscelate le 2 farine in una ciotola e unite il lievito. 
Impastate fino a ottenere un composto elastico e 
omogeneo. Copritelo con un telo umido e lasciate 
lievitare per un’ora in un luogo tiepido. 

3 Dividete rimpasto in 16 porzioni. Lavoratele 

con le mani e schiacciatele con i polpastrelli sul piano 
infarinato per appiattirle. Fatele lievitare per 1 0 minuti. 

4 Versate 4 cucchiai di olio d’oliva, sale, pepe 
e 1 cucchiaio di aceto in un vasetto. Agitatelo 
per emulsionare e condite la misticanza. 

5 Frìggete le focaccine poche alla volta in olio caldo; 
scolatele su carta assorbente e salatele. Servitele 
con la misticanza e i salamini affettati. 


FACILE Preparazione 20 minuti + riposo Cottura 
10 minuti 475 cal/porzione 


segue da pag. 95 

salumi nostrani, negli ultimi anni è “dimagrito”, perdendo 
grassi a favore dì proteine. Tanto che, come sottolinea il 
consorzio, è indicato anche per la dieta di uno sportivo, 
per recuperare dopo fallenamento o come secondo piatto 
nutriente. E il gusto? Anche se ha perso un po' della sua 
artigianalità, il cacciatore non ha cambiato ricetta, che è 
rimasta quella tradizionale. Con leggere variazioni nella 
spcziatura da una regione alTaitra: da quelle del nord di 
cui è originario e dove il gusto è più delicato, a quelle del 
centro-sud come il Lazio e f Ab ruzzo, che amano i sapori 
meno tenui. Secondo il disciplinare della Dop, a cui fanno 
capo le 25 maggiori aziende produttrici, per prepararlo sono 
ammessi solo tagli selezionati di maiali al 100% italiani, gli 
stessi che si usano per prosciutti Dop come il Parma. Le 
carni, macinate e impastate, vengono insaporite con sale 
e spezie, insaccate in un budello sottile e legate nelle filze 
per la stagionatura, che non supera ì 25 giorni perché il 
salammo deve rimanere morbido; la forma è leggermente 
curva, il colore rosso rubino, la macinatura non troppo 
grossa, il profumo delicato. 

Al naturale, con un pezzo di pane, il salammo non delude 
mai; per i più golosi con la focaccia o lo gnocco fritto. Il 
sapore dolce, senza note acide, ne fa uno spuntino delizioso 
ma anche come antipasto o aperitivo è un classico, abbinato 
ai formaggi, ai sortaceti o alla frutta. In alternativa può ar- 
ricchire le insalate, per esempio di lenticchie, rucola, olive 
e pomodori; di lattuga, radicchio trevisano e champignon. 
In cucina, da provare sulla pizza, nelle quiche, per condire 
la pasta invece della salsiccia o una Carbonara rivisitata con 
il salammo invece della pancetta. 


BERE GIUSTO 

La giovane grassezza 
del salame, bilanciata dalla 
fresca sensazione amaricante 
della misticanza, si sposa con 
una Garganega fermentata 
in bottiglia con un metodo 
naturale (Roncale sui lieviti). 
Nella quale la tenera maturità 
dell’uva è resa più dinamica 
dalle bollicine: una fusione che 
esalta la fragranza delia frittura 
e libera la spaziatura della 
senape. A ogni modo, 
il Roncale funziona bene anche 
sul cacciatore da solo. 



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sana per ogni età nella nuova Scuola 
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Coltello formaggi duri + Attrezzo affetta formaggi © 9 giugno Coltello da pane + Coltello per spalmare <D 16 giugno Coltello chef medio 
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frutta + Attrezzo riga agrumi © 14 luglio Coltello pomodoro + Attrezzo trita erbe 


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LA DOLCE VITA DI CHIARA 


Lemon pie 
alla salvia 

UNA CROSTATA DI CREMA AGRUMATA 
SI ACCENDE DI NOTE AROMATICHE GRAZIE 
A UN’ERBA MEDITERRANEA 

ospite nella nostra cucina Chiara Patracchini, a cura di Mariateresa 
Cariucci, foto di Michele Tabozzi 





INGREDIENTI PER 12 PERSONE 

Per la frolla: 250 g di farina kamut, più quella per la lavorazione - 0,6 di di olio 
extravergine d’oliva leggero, più quello per la teglia - 60 g di zucchero di canna - 
80 g di latte di mandorle - la punta di 1 cucchiaino dì curcuma - 2 g di bicarbonato 
Per la crema al limone e salvia: 160 g di burro - 4 uova - 3 tuorli - 175 g di zucchero 
canna - 1,6 di di succo di limone - 6 g di gelatina in fogli - 1 mazzetto di salvia 
Per le scorze di limone confit 2 limoni non trattati - 50 g di zucchero 
Per la meringa: 65 g di albume - 80 g di zucchero semolato - 35 g di zucchero 
a velo - qualche goccia di succo limone - 1 ciuffetto di menta 

1 Per la frolla, formate la fontana con la farina, unite al centro tutti gli altri ingredienti e 
impastate fino a ottenere una palla. Fatela riposare, avvolta nella pellicola, per 3 ore in frigo. 

2 Stendete la pasta, posatevi sopra una teglia (28 cm), rifilate con una rotella e trasferite 
in una teglia (26 cm) unta d'olio e infarinata. Infornate per 20 minuti a 170°. Fate raffreddare 
e sformate. 3 Per la crema, ammorbidite la gelatina in acqua fredda. Portate a ebollizione 
il succo di limone, spegnete e mettete in infusione la salvia per 20 minuti. Sbattete uova e 
tuorli con io zucchero, versate l'infusione filtrata e cuocete a bagnomaria finché la crema 
raggiunge 82° (o finché si addensa). Fuori dal fuoco, unite la gelatina strizzata, mescolando 
per scioglierla, e il burro freddo a tocchetti; fate intiepidire e versate nel guscio dì frolla 

• 4 Per le scorze contri, ricavate la buccia gialla degli agrumi e tagliatela a listarelle sottili. 
Mettetele in un pentolino con acqua fredda, portate a ebollizione e scolate. Ripetete 
l'operazione altre 2 volte, sempre partendo da acqua fredda Preparate uno sciroppo con 
lo zucchero e 0,5 di di acqua Unite le scorze e cuocete a fuoco molto basso per 10 minuti. 

5 Per la meringa: mescolate l'albume con gli zuccheri. Scaldate a bagnomaria (senza far 
bollirei unite qualche goccia di limone e montate fino a ottenere una spuma : 6 Don una 
tasca da pasticceria formate tanti spumondnl sulla torta e fiammeggiateli con II cannello. 
Decorate con le scorrette di limone sgocciolate e foglie menta. 

MEDIA Preparazione: 50 minuti + riposo Cottura: 50 minuti 


SANA E BUONA 

Nella creazione di questo dolce 
Chiara Patracchini (pasticciere 
al ristorante La Credenza 
di San Maurizio Canavese, 
Torino) si è latta guidare 
da “una sana intelligenza”. 
Ovvero, dal tema sviluppato 
durante l’ultimo congresso 
di cucina di Identità Golose, 
che proponeva un’attenzione 
particolare a tecniche, cotture, 
ingredienti amici del benessere 
dell’organismo. In questa ricetta, 
rivisitazione di un classico della 
pasticceria anglosassone, 

Chiara ha messo a punto una 
frolla all’olio, meno pesante di 
quella classica al burro e molto 
friabile, farcita da una crema 
ricca ma “alleggerita” dal limane 
e dalla salvia, entrambi con 
spiccate funzioni digestive. Non 
solo, perché la nota agrumata 
e quella aromatica, combinate 
insieme, regalano al dessert 
un gusto raffinato e insolito. 

Che non mancherà di stupire 
piacevolmente gli ospiti golosi. 




Teglie Voglia di..,DolceSalato 
Guardini Indirizzi a pagina 6 


4 


SALE&PEPE 101 





Fiamme al cioccolato 


vassoio 

pasticcini 


IL RITO NOSTALGICO DEL CABARET DELLA DOMENICA 
RIVIVE IN UNA SFILATA DI SQUISITE DELIZIE. 
CLASSICI IRRINUNCIABILI IN FORMATO MIGNON 


a cura di Marina Calla, ricatta dì Claudia Compagni, foto di Stefania Giorgi, styling di Sara Farina 



Piattino Enrica Negri, 
indirizzi a pagina 6 


Bignè e cavolini, pag.109 



Piccoli* perfetti* intramontabili. Nonostante Tinvasione stra- 
niera di cupcake e macaron, i pasticcini italiani resistono 
al passare del tempo. Ogni regione ha le sue specialità ma 
alcuni classici sono un filo tosso che unisce tutta la Penisola* 
«Fra le decine di varietà di dolcetti, Ì bignè, i cannoncini c le 
tarteliette alla fiotta sono i più amati» dice il maitre pàtissier 
Gino Fabbri, presidente dell'Accademia Maestri Pasticceri 
Italiani* «Un successo che dura dagli anni *5G- 5 óO, quando le 
mignon conobbero un vero boom } anche grazie a nomi come 
Alemagna e Motta, diventati popolari per il panettone, con i 
loro storici locai! nel centro di Milano», Quando la domenica 
dopo la messa era di rito fermarsi in pasticceria per un cabaret 
di delizie assortite* immancabili anche alle cerimonie e ai 
compleanni, dono sempre gradito per inviti e ritrovi* E oggi? 
«I pasticcini classici sono ancora attuali, insieme a specialità 
regionali diffuse in rutta Italia come babà e cannoli siciliani, e a 
nuove proposte come le piccole mousse e i semifreddi» dice Ste- 
fano Bottelli, maestro pasticciere di T*a Milano Store&Bistrò, 
guidato da due discendenti deHa famiglia Alemagna* «Oltre 
a bignè, cannoncini e cestini alla frutta, ci sono 1 diplomatici 
{o diplomatiche) , versione in miniatura della famosa torta di 
pasta sfoglia e pan di Spagna, farcita con crema pasticcera e 
panna. Per gli amanti del cioccolato le fiamme, con base di 
frolla e crema al burro ricoperta di glassa al fondente». Uguale 
copertura anche per due dolcetti d' antan, che le pasticcerie più 
tradizionali propongono ancora: le chiavi di violino, decorate 
con il simbolo musicale in ghiaccia reale e farcite di pan di 
Spagna al rum; e gli africani (o moretti), con soffice ripieno di 
albume montato a neve e zucchero. Per completare il classico 
cabaret si potevano aggiungere i cosiddetti “petit fòur” alle 
mandorle, decorati con ciliegine candite rosse o verdi; o le 
meringhe alla panna (due gusci farciti) . Ma ielenoo sarebbe 
ancora lungo: ognuno può aggiungere i suoi preferiti. 

Nelle pasticcerie tradizionali, il vassoio 
di pasticcini viene confezionato 
con la carta del negozio infìocchettata 
con un nastrino 




CANNONCINI ALLA CREMA PASTICCERA 


PER 8 PERSONE 

250 g di pasta sfoglia pronta rettangolare - 100 g di zucchero 
per la crema: 6 tuorli - 100 g di zucchero - 70 g di farina 
- 1/2 litro di latte - 1 limone non trattato - zucchero a velo 


• 1 Preparate la crema. Riunite in una casseruola i tuorli con lo zucchero e montateli 
con le fruste fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Unite la farina e 
mescolate con un cucchiaio di legno. Scaldate il latte con la scorza del limone 
prelevata con un pelapatate, versatelo a filo sui tuorli e mescolate in continuazione 
per evitare grumi. Fate addensare la crema su fiamma bassa per 5-6 minuti e 
lasciatela raffreddare in una ciotola, coperta a contatto con pellicola da cucina. 

• 2 Preparate i cannoncini. Tagliate la pasta sfoglia a strisce di circa 2x25 cm. 
Partendo da un’estremità, avvolgete 1 striscia intorno all’apposito cannello cilindrico 
sovrapponendo leggermente i bordi, fino ad arrivare a un po’ meno della metà. 
Avvolgete un’altra striscia all’estremità opposta del cannello, senza far toccare i 
cannoncini. Preparate allo stesso modo gli altri cannoncini fino ad esaurire la pasta 
e trasferiteli in frigo. Nel frattempo fate sciogliere lo zucchero con 2-3 cucchiai 
d’acqua per 2-3 minuti fino a ottenere uno sciroppo e lasciatelo raffreddale. 

• 3 Spennellate i cannoncini con lo sciroppo, disponeteli su una teglia rivestita 
con carta da forno e cuoceteli in forno già caldo a 1 90° per circa 1 5 minuti. Fateli 
intiepidire e staccateli dai cannelli. Eliminate la scorza di limone dalla crema, 
trasferitela in una tasca da pasticceria con la bocchetta liscia e farcite i cannoncini. 
Passate l'estremità aperta nello zucchero a velo, spolverizzate i cannoncini e servite. 


FACILE 

• Preparazione 30 minuti b Cottura 25 minuti «315 cal/porzione 



« * 



106 SALE&PEPE 


Tartellette alla frutta, 

pag.109 



Piattino Stamperia Bertozzl 
stampe a mano. Nella 
pagina accanto: piatto a 
pois Ceramiche Milesì, 
piattino bianco Stamperia 
Bertozzi. Indirizzi a pagina 6 


CHIAVI DI VIOLINO 


PER 8 PERSONE 

3 dischi di pan di Spagna pronto di 28 cm di diametro - 2 bicchierini di rum 
per le emme: 6 tuorli - 1/2 litro di latte - 100 g di cioccolato fondente - 130 
g di zucchero - 70 g di farina - 50 g di burro - 100 g di nocciole tostate 


per fa glassa: 200 g di cioccolato fondente - 0,6 di di olio di arachide 


per ia glassa reale: 1 albume - 200 g di zucchero a velo - 1/2 limone 


1 Preparate le creme. Montate i tuorli con lo zucchero utilizzando le fruste 
elettriche fino a ottenere un composto motto chiaro e spumoso. Unite la farina 
e mescolate per amalgamarla. Scaldate il latte, versatelo a filo sul composto 

e trasferite in una casseruola. Cuccete la crema su fiamma bassa mescolando in 
continuazione per 5-6 minuti fino a che si addensa e unite il burro morbido. Quando 
è ancora ben calda dividetela in 2 parti uguali e aggiungete a una il cioccolato 
fondente e all’altra le nocciole frullate fino a ridurle in pasta. Lasciate raffreddare. 

2 Ricavate dai dischi di pan di Spagna 3 rettangoli di 18x20 cm. Bagnate 
leggermente il primo con poco rum e spalmatelo con la crema al cioccolato. 
Copritela con il secondo rettangolo, bagnate anche questo con il rum, spalmatelo 
con la crema alla nocciola e coprite con il pan di Spagna rimasto. 

3 Tagliate ri dolce in rettangoli di circa 3x5 cm. Preparate la glassa. Tritate il 
cioccolato fondente, scioglietelo a bagnomarìa con Polio e versatelo sui dolcetti 
in modo da rivestirli completamente. Lasciate solidificare la glassa per 5 minuti. 

4 Preparate la glassa reale. Montate l’albume con lo zucchero a velo e qualche 
goccia di succo del limone fino a ottenere una glassa densa Trasferitela in una tasca 
da pasticceria montata con la bocchetta di 2 mm e disegnate le chiavi di violino 
sopra i dolcetti preparati. Lasciate solidificare la glassa per 5 minuti e servite. 

ELABORATA 

Preparazione 30 minuti + riposo Cottura 10 minuti 850 caVporzione 




FIAMME AL CIOCCOLATO 

PER 8 PERSONE 

300 g di pasta frolla - 6 tuorli - 
120 g di zucchero - 70 g di farina 
- 1/2 litro di latte - 1 baccello 
di vaniglia - 400 g di cioccolato 
fondente - 70 g di burro - 2 
cucchiai di rumi - 1 cucchiaino 
di gelatina in polvere - 0,5 di 
di olio di arachide 

• 1 Preparate la crema. Montate i 
tuorli con lo zucchero, unite la farina e 
versate a filo il rum e il latte intiepidito 
con il baccello di vaniglia inciso 

nel senso della lunghezza. Cuccete 
il composto su flemma bassa per 
5-6 minuti fino a che si addensa. 
Eliminate la vaniglia, unite la gelatina 
e il burro morbido e mescolate. 

• 2 Aggiungete 200 g di cioccolato 
tritato e mescolate fino a scioglierlo. 
Fate raffreddare la crema coperta 

a contatto con un foglio di pellìcola. 

• 3 Nel frattempo stendete la pasta 
frolla in una sfoglia di cima 3 mm di 
spessore e ricavate 16 dischetti di 3 
cm dì diametro. Cuoceteli in forno già 
caldo a 1 30° per 1 5 minuti e lasciateli 
raffreddare su una gratella. 

• 4 Trasferite la crema in una tasca da 
pasticceria montata con la bocchetta 
a stella e fatela scendere sui biscotti 
formando un ciuffo alto 3 cm circa. 
Sciogliete il cioccolato rimasto 

a bagnomaria con l'olio, lasciatelo 
intiepidire poi fatelo colare sui 
dolcetti. Fate solidificare la glassa 
e servite. 

ELABORATA 

• Preparazione 30 minuti • Cottura 
25 minuti *710 cal/porzione 

BIGNÈ E CAV0LINI 

PER 8 PERSONE 

75 farina - 50 burro - 2 uova - 20 
g di zucchero semolato - 3 di di 
panna fresca - 20 g di zucchero 
a velo - 50 g di fondente bianco 
(si trova pronto) - 1 cucchiaio di 
granella di zucchero - 300 g di 
crema pasticcera alla vaniglia 
(vedi ricetta a pag. 19, con 
la vaniglia invece del limone) 

• 1 Riunite in una casseruola 1 ,2 di 
di acqua con il burro e lo zucchero 
e portate a ebollizione; aggiungete 

la farina in una sola volta e mescolate 
fuori dal fuoco con un cucchiaio 


di legno. Rimettete la casseruola su 
fiamma bassa e cuccete per 2 minuti. 

• 2 Fate raffreddare e unite le uova 
una alla volta. Trasferite il composto 
in una tasca da pasticceria montata 
con la bocchetta liscia di 1 cm e fate 
scendere su una teglia rivestita con 
carta da forno tanti mucchietti di 2 e 
3 cm circa di diametro. Cospargete 
quelli più grandi con la granella di 
zucchero e cuccete i bignè in forno 
già caldo a 180° per circa 25 minuti. 
Lasciateli raffreddare. 

• 3 Montate la panna con lo zucchero 
a velo e trasferitela in una tasca da 
pasticceria montata con la bocchetta 
stellata. Tagliate via la calotta 
superiore dei bignè con la granella 

di zucchero, farciteli con la panna e 
ricomponeteli. Farcite i bignè piccoli 
con la crema pasticcera forandoli sul 
fondo e decorateli con il fondente 
sciolto con 1 cucchiaino d’acqua. 

MEDIA 

• Preparazione 30 minuti • Cottura 
30 minuti #335 cal/porzione 


TARTELLETTE ALLA FRUTTA 

PER 8 PERSONE 

280 g di farina - 140 g di burro * 
100 g di zucchero a velo - 1 uovo 
- 1 baccello di vaniglia - sale 
per la crema: 3 tuorli - 60 g di 
zucchero - 35 g di farina - 2,5 di 
di latte - 1,5 di di panna fresca 
- 1 limone non trattato - 1/2 
cucchiaino di gelatina in polvere 
per il decoro: - 80 g di lamponi 
- 3 fragole - 80 g di more - 1 fetta 
di ananas - 1 prugna rossa - 1 
cucchiaio di gelatina per dolci 

# 1 Preparate le basi. Frullate nel 
mixer la farina con il burro a dadini, 
un pizzico di sale, lo zucchero a veto 
e i semini contenuti nel baccello di 
vaniglia fino a ottenere un composto 
a briciole. Unite l’uovo e frullate 
finché otterrete una palla di pasta. 
Avvolgetela nella pellicola e fatela 
riposare per 30 minuti in frigorifero. 

# 2 Stendetela poi in una sfoglia 
dello spessore di 2 mm e rivestite 24 
stampini da tarteletta del diametro 
di 3-4 cm. Bucherellale il fondo e 
cuoceteli in bianco in forno caldo a 

1 80° per circa 20 minuti. 

# 3 Nel frattempo preparate la crema. 
Montate i tuorli con lo zucchero, 
unite La farina e versate a filo il latte 
intiepidito con la scorza dei limone. 


Ouocete il composto su fiamma 
bassa 

per 5-6 minuti fino a che sì addensa, 
unite la gelatina e mescolate. 

Fate raffreddare la crema coperta 
a contatto con la pellicola. 

# 4 Eliminate la scorza di limone 
dalla crema. Montate la panna, 
amalgamatela alla crema pasticcera 
e farcite le tartellette. Completate 
con l’ananas e la prugna a fettine, 

i frutti di bosco e un velo dì gelatìna. 

MEDIA 

• Preparazione 30 minuti + riposo • 
Cottura 25 minuti • 450 cal/porzione 


DIPLOMATICI 

PER 8 PERSONE 
1 rotolo di pasta sfoglia 
rettangolare da 24x30 cm 

- un disco di pan di Spagna 
da 24 cm - 4 cucchiai di bagna 
al rum (sciroppo di zucchero 

e rum) - zucchero a velo 
per la crema: 2,5 di di latte 

- 50 zucchero - 1 baccello di 
vaniglia - 3 tuorli - 20 farina 

- 1 cucchiaino scarso di gelatina 
in polvere - 2 di di panna fresca 
da montare 

# 1 Srotolate la sfoglia, dividetela 
in 2 parti uguali, bucherellatela, 
spolverizzatela con poco zucchero 
a velo e infornatela a 1 80* per 1 5 
minuti o fino a quando è dorata 

e lo zucchero caramella, 

Lasciatela raffreddare. 

# 2 Montate i tuorli con lo zucchero, 
unite la farina e versate a filo il latte 
intiepidito con il baccello di vaniglia 
inciso nel senso della lunghezza. 
Ouocete la crema su fiamma bassa 
per 5-6 minuti fino a che si addensa. 
Eliminate la vaniglia, unite la gelatina 
e mescolate. Lasciate raffreddare, 
eliminate la vaniglia e amalgamate 
la crema con la panna montata. 

• 3 Spalmatela una delle 2 sfoglie 
con la metà della crema, copritela 
con il pan di Spagna tagliato a misura 
@ bagnatelo con la bagna al rum. 
Proseguite con la crema rimasta 

e terminate con la seconda sfoglia. 
Tagliate il dolce a barrette di circa 
3x4 cm e spolverizzatele con poco 
zucchero a velo. 

FACILE 

* Preparazione 30 minuti # Cottura 
20 minuti • 335 cal/porzione 


SALE&PEPE 109 




IL PESTO E MEGLIO 
GUSTARLO QUI, in figuraci. 


DORMI 3 


PAGHI 2 \ 


WEEKEND IN LIGURIA 

LA DOMENICA NOTTE 


DAL IO APRILE AL 1 0 GIUGNO 

Le delizie della buona cucina sono l'ottimo contorno di un weekend in Liguria. 

Scegli gli itinerari gourmet per gustare tutte le specialità liguri: dall'olio extravergine d'oliva DOP ai vini locali che 
accompagnano la sottile e fragrante farinata. Vanto e orgoglio della gastronomia locale è il pesto, tradizionale 
condimento a base di basilico DOP insaporito dai pinoli, un vero e proprio rito, Come quello della focaccia, bassa e 
calda, perfetta in ogni momento della giornata. 

Prenota subito su: 

WWW.WEEKENDINLIGURIA.IT 


LIGURIA 


www.turismoinliguria.it 





BUONE LETTURE 

SCELTE CON PASSIONE PER ESSERE DIVORATE 

di Francesca Tagliabile 


IL LIBRO DEL MESE 

Fatto in casa, impastato a 
mano, cotto nel tomo 
tradizionale, il pane dà 
soddisfazione: super soffice, 
ha crosta dotata e croccante e 
quando cuoce profuma tutta 
la casa. Anche i neofiti della 
panificazione potranno 
cimentarsi nelle 28 ricette che 
Cathy Ytak, romanziera di 
professione e grande amante 
del pane fatto m casa, 
raccoglie in questo libro. Non 
mancano consigli e trucchi 
per giocare con ferine 
alternative, forme accattivanti 
e aggiunte golose, dolci e 
salate - frutta secca, olive, 
formaggio e semi vari. 

PANE RUSTICO 

di Cathy Ytak, Bibliotheca Culinaria 
Edizioni, a 11,40 € 



DELIZIE SUDAMERICANE 

C evi che, Guido Tommasi Ed., a 12,50 € 

Cucina brasiliana. Eie età Editore, a 29 € 

Piatto baluardo delia cucina peruviana, 
declinato in deliziose ricette di pesce fresco 
crudo marinato, il cevbhe è sottile come un 
carpaccio: dal l'orata al branzino, dal merlano 
alPhaddock, ricette intriganti e sfiziose. 
Rimanendo in Sud America, ecco le ricette 
gustose, alcune di tradizione e di famiglia, altre 
di sua creazione, raccolte dal giovane e 
talentuoso chef brasiliano Thiago Castanho. 
Illustrate magnificamente, sono facili e per tutti. 


K SEGRETI DELLA SANA (E GOLOSA) TAVOLA 

Liberi dalle diete, di Carta Lettola, Mondadori id«, a 14,90 € 

Non è una moda e non promette miracoli, indica solo 
una nuova vìa alla buona tavola attraverso la 
consapevolezza. Il Metodo di Carla Lertola, medico 
specialista in Scienza dell "Alimentazione, insegna a 
trasformare pranzi e cene (anche quelle “ufficiali” di 
famiglia) in qualcosa di più gustoso e al contempo meno 
calorico di quello cui siamo abituati. Il trucco è rispettare 
le proprie abitudini alimentari senza divieti assoluti, 
mettendo pero nel piatto gli ingredienti virtuosi della 
cucina mediterranea. Per una nuova filosofia alimentare. 


* 

liberi 

... !{ (,lh diete\ 

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tarla 




“Amo prima di tutto 
le cose naturali 
e semplici... come 
del buon pane” 

Cathy Ytak da tempo sì fa 
il pane in casa, come dichiara 
sulla quarta di copertina del 
volume 


STORIE DI DONNE E CIBO 

di Martina Liverani, su www.dispensamagazine.rt 
e nei punti vendita Marina Rinaldi 


Un volume monografico speciale, per Expo 2015, 
che nasce dalle idee 
e dalla creatività dì 
Martina Uverani, 


Stori? di donne e cibo 



fondatrice e direttrice 
di Dispensa, prima 
bookzine italiana 
indipendente, 100% 
dedicata al food. 
Realizzato in italiano 
e inglese, il libro 
racconta l'essenza 
e la connessione tra 
femminilità e cucina. 


AROMI DI PRIMAVERA 

Erbe aromatiche, Guido Tommasi 
Editore, a 20 € 

In cucina con le erbe selvatiche, 
Red! Ed., a 19,50 € 

Il primo volume è una miniera 
di informazioni per chi ama dare 
un tocco speciale ai propri piatti, 
agli appassionati dei profumi che 
ricordano la dispensa della nonna 
e gli armadi della zia, a chi vuole 
farle crescere per poi armarsi di 
cestino e forbici. Il secondo libro 
porta gli aromi della natura dritti in 
tavola: funghi, erbe, frutti di bosco, 
fiori, bacche: le golose ricette 
hanno tutte un tocco a sorpresa, 
verde naturalmente! 



SALE&PEFE 111 


C'È DA METTERSI 
LE MANI NEI CAPELLI. 



Reai Time 

L A 


Canale 31 

realtimetv.it 13 # #hair 


In onda su I 

sky ni 



Summer pavlovs 

VITA E MIRACOLI DI UNTRRESISTIBILE DELICATESSEN. 
IL SUO NOME È RUSSO MA A CONTENDERNE 
L’ORIGINE SONO AUSTRALIA E NUOVA ZELANDA... 




testo e ricetta di Vittorio Castellani* in cucina Livia Sala, foto di Maurizio Lodi 


I & Pavlova è un dolce a base di meringà panna montata 
e frutta che deve il suo nome alla ballerina russa Anna 
Pavlova. Sappiamo da Keith Money» biografo della celebre 
artista che visitò nel 1926 la Nuova Zelanda per il suo tour 
mondiale, che questa specialità venne creata per lei da un 


pasticciere delPalbergo di Wellington che la ospitò durante 
il suo soggiorno. In realtà le origini leggendarie della Pavlova 
sono state oggetto di una contesa durata quasi un secolo tra i 
Down Unders (modo colloquiale per definire gli australiani) 
e i neozelandesi. Sulla “Tme Histoiy” della Pavlova sono stari 


> segue a pag. 114 


113 



INDISPENSABILI FRUTTINI 


> segue da pag 1 13 


Il genere Vaccinium comprende 
arca 450 specie di piccoli frutti, 
che crescono per lo più nelle 
zone più fredde dell’emisfero 


stesi fiumi d'inchiostro da studiosi, giornalisti, pasticcieri e 
accademici, dove ciascuno, a colpi di articoli e ricerche, ha 
cercato di attribuire a una delle due nazioni, F invenzione di 



questa icona della tradizione dolciaria transoceanica. Il food 
writer Emily Futter, a sostegno della tesi australiana, scrive 
che nella terra dei canguri esistevano ricette assai simili alla 
Pavlova ben prima del 1926, note con il nome di “meringue 
with fruit filling” e che F unico contributo dei neozelandesi 
fu quello di aver ribattezzato e imporrato nella loro “Isola” il 
dolce australiano, I^a risoluzione del giallo è arrivata solo nel 
200 8, quando f antropologa Helen Leeh deTUniversità di 
Otago ha sciolto ogni dubbio dopo aver studiato 667 ricette 
pubblicate sotto questo nome nei libri di mezzo mondo. Nelle 
trecento versioni raccolte e documentate nella sua Bibbia “The 
Pavlova Story: À Slice of New Zcaland's Culmary History 
ha dimostrato, citando luoghi e date inconfutabili, lorigine 
neozelandese del dolce che ha lasciato tutti convinti . , , Tranne 
un critico del The Sydney Moming Herald, che ha ironizzato 
scrivendo che le meringhe con frutta e panna non le hanno 
certo sperimentate per primi i neozelandesi! 


MERINGA CON PANNA E FRUTTI DI BOSCO 


INGREDIENTI PER 4 PERSONE 

6 uova - 200 g di zucchero semolato super fine - 2 cucchiai di zucchero 
a velo - 1 cucchiaino dì aceto bianco - 1 stecca di vaniglia - 300 mi 
di panna fresca - 400 g di frutti di bosco (lamponi, fragoline, mirtilli) 

- 2 lime - 3 passion fruits (facoltativo) - qualche fogliolina dì menta 


1 Fate riscaldare il forno a 1 50°, Tagliate 2 quadrati di carta da forno 

e su ognuno disegnate un cerchio di 20 cm di diametro. Sgusciate le uova 
separando i tuorli e gli albumi, 

2 Montate a neve gli albumi con una frusta elettrica per circa 7-8 minuti 
unendo poco alla volta lo zucchero semolato e l’aceto. Dividete il composto 
in due parti uguali e stendetele sui fogli di carta da forno preparati, 

in modo che coprano i cerchi disegnati, Cuocete i dischi di meringa in forno 
per circa 1 ora, poi sfornateli e lasciateli raffreddare. 

3 Aprite la stecca di vaniglia, prelevate i semi, uniteli alla panna e montate 
quest 1 2 3 ulti ma aggiungendo poco alla volta lo zucchero a velo. Spalmate metà 
della panna su un disco di meringa e distribuitevi sopra metà dei frutti di bosco. 
Coprite con la seconda meringa e completate con la panna e i frutti di bosco 
rimasti e qualche foglia di menta. Se li usate, rifinite con la polpa dei passion fruits. 


settentrionale del pianeta, 
specie in nord America e nei 
paesi scandinavi, anche se ci 
sono specie tropicali provenienti 
da Madagascar e Hawaii. Oltre 
ai mirtilli {blueberry e bitbeny) 
che rappresentano una delle 
famiglie più numerose, 
appartengono a questo genere 
anche l’ossicocco americano 
(cranbeuy), il mirtillo rosso 
(ltngonberry o cowberry) e il 
meno noto huckleberry. 

La Nuova Zelanda, come Stati 
Uniti e Canada, è tra i primi dieci 
Paesi produttori. Le varietà più 
dolci, però, provengono spesso 
Scandinavia e Finlandia Si tratta 
di ingredienti indispensabili per 
la Pavlova, anche se nel tempo 
il dolce si è arricchito di tragole, 
kiwi e frutti tropicali. 


114 SÀLE&PEPE 



Una torta bella come nessun’ altra, 
un abito speciale e un bouquet da sogno. 
Le suggestioni per tavole e pranzi spettacolari 
e le idee per una lista di oggetti cult, 
moe molto altro e il matrimonio secondo noi 


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SALE&PEPE SHOPPING 


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA 



ALPRO CUISINE ALLA SOIA 

Di consistenza leggera ma dal sapore ricco, 

Alpro Cuisine alla soia è perfetta per la preparazione 
di salse e zuppe sane e gustose. 


STRUDEL DI MELE KOCH 

Lo strudel di mele Koch è il tipico dolce 
altoatesino ripieno di mela, cannella, uvetta 
e zucchero avvolti nel dolce abbraccio della pasta 
sfoglia. Grazie a Koch è possibile assaporarlo 
a casa propria, in maniera pratica e veloce, 
infornando il prodotto ancora surgelato. 


YOGURT BELLA VITA FREE 
Latteria Merano, con il gusto ciliegia, amplia 
la gamma Bella Vita Free. La linea di yogurt 
è senza lattosio, glutine, aromi artificiali 
e conservanti e mantiene l’altissima qualità 
e l'inconfondibile carnosità dei suoi yogurt 
fatti cor latte di montagna altoatesino. 




BARRETTA GERMINAL BIO 
Il Gruppo ManoiarsanoGerminal continua 
ad investire nel comparto Bio Senza Glutine. 

Alla linea Germinai Bio Senza Glutine si aggiunge, 
infatti, la Barretta Cacao Quinoa, snack gustoso 
e leggero, che unisce la crema cacao alla ricchezza 
di nutrienti della pasta frolla a base di Quinoa. 


CANNAMELA BIONATURA 
Cannamela Bionatura è una linea di spezie 
ed erbe aromatiche da agricoltura biologica 
che comprende moltissime referenze tra cui Pepe 
Bianco, Maggiorana, Origano, Curry e Curcuma. 


NOVITÀ DA CÉRÉAL 

A base d'ingredienti semplici e genuini, golose 
e fragranti nonostante l’assenza di agenti lievitanti, 
le Foglie di Cracker Senza Lievito Céréal sono 
studiate appositamente per chi presenta intolleranza 
al lievito, sia chimico che naturale. 


FESTIVAL DEL GUSTO ALTO ADIGE 

Il Formaggio Stelvio DOP, la Mela Alto Adige IGP 
e lo Speck Alto Adige IGP saranno tra i protagonisti 
del Festival del Gusto 2015 che si svolgerà 
a Bolzano dal 29 al 31 maggio. I tre prodotti sono 
i testimoniai della campagna ‘Dall’Alto Adige. 
Garantito. Qualità e origine certificate". 


BIOEXPRESS 

Bioexpress nasce da un gruppo di produttori dell'Alto 
Adige che si dedica alla coltivazione di trutta 
e verdura biologica nel rispetto delle caratteristiche 
di stagionalità. La consegna a domicilio e il rapporto 
diretto tra produttore e consumatore sono il punto 
di forza di Bioexpress. 


NUTELLA IN EDIZIONE LIMITATA 
I nuovi decori di Nutella sono un inno 
alla primavera. Due i formati: la “scorta" 
da un chilo ed il comodo vasetto da 200 grammi. 







MEGGLE BURRO CON ERBE 
Il burro alle erbe fili di Meggle è realizzato 
esclusivamente con burro Meggle di Alta Qualità 
amalgamato con erbe fresche. Consigliato 
per arricchire ogni ricetta, per creare gustosi 
stuzzichini, è ottimo gustato anche al naturale, 
su una fetta di pane caldo. 


YOGURT VIPITENO BIO 

Lo yogurt Bio Vipiteno in vasetto di vetro richiudibile 
è prodotto con latte intero da agricoltura biologica 
ed è disponibile in cinque versioni: naturale, vaniglia, 
mirtillo nero, fragola e banana. I! pratico tappo richiudibile 
permette di consumare lo yogurt in diversi momenti 
della giornata senza alternarne il gusto e la qualità. 


PESTO FRESCO BIFFI 

I sapori e i profumi della riviera ligure sono 
racchiusi nel Pesto alla Genovese Biffi, una del le 
più tipiche preparazioni della tradizione culinaria 
di quella terra. Basilico Genovese D.O.P. 
selezionato, pinoli, olio di oliva sono il segreto 
di questo pesto dal sapore inconfondibile. 


ZUPPA ALCE NERO 

Appetitosa ed energetica, la “Zuppa di farro 
e legumi’ Alce Nero è realizzata cor farro e legumi 
italiani, come fagioli cannellini, lenticchie e ceci. 
Un piatto completo e bilanciato ricco di vitamine, 
minerali, carboidrati e proteine di qualità, 
ma anche di verdure. 



COCA-COLA ALUBOTTLE 

In occasione di Expo Milana 2015, Coca-Cola 
presenta l'edizione limitata di Alt bottle, l’evoluzione 
dell'iconica bottiglia Contour realizzata in alluminio 
100% riciclabile, disponibile in tre varianti, ciascuna 
delle quali riflette i tre valori intorno al quali ruota 
la presenza di Coca-Cola all’Esposizione Universale. 



RAVIOLI BUITONI 

Buitoni rinnova le ricette dei Ravioli Cremosi 
scegliendo di utilizzare solo carne 100% 
piemontese, la tecnologia per realizzare i Cremosi 
alla Carne Piemontese permette di ottenere un 
ripieno cremoso e ricco di ingredienti in pezzi, 



L’ALBUME D’UOVO LE NATURELLE 

Le Naturelle presenta l'albume d’uovo confezionato 
in pratici brik da 1 chilo e da 500 grammi, ottenuto 
dalla sgusciatura di uova provenienti da galline 
allevate a terra. Si tratta di un prodotto pratico 
e ideale per la preparazione di piatti a basso 
contenuto di grassi e naturalmente anche dolci. 


MUU MUU FRUTTA & LATTE 

Carneo presenta Muu Muu Frutta & Latte, 
un budino nutriente e cremoso, proposto 
nelle due varianti pesca e fragola, con macchie 
al gusto di vaniglia. 


ALTER EGO NESPRESSO 

Nespresso ha creato gli alter ego, i decaffeinati 
di tre dei più amati Grand Cru: Arpeggio, Velluto 
e Vivalto Lungo. I nuovi Grand Cru decaffeinati 
sono stati sviluppati per armonizzarsi con il carattere 
e l’aroma dei Grand Cru originali, 





Piatti che arrivano dalle antiche 
botteghe > originali * unici , diversi in 
ogni borgo * Catturano l. attenzione 
con un profumo di cibo intenso , 
coglie passeggiando per le strade , 

O ritrova impazienti ad assaggiare 
panzerottì frìtti e croccanti, soffici rustici 




<3 


€ 4,90 






IN PIU 




VLLETOP 


farciti di besciamella , pomodoro e 
mozzarella o supplì che sgocciolano 
sugo sulle dita mentre già se ne sta per 
ordinare un altro . Mille varianti , 
tanti nomi fantasiosi per preparazioni 
povere ma saporite, da cucinare anche in 
casa: ecco i migliori stuzzichini d'Italia, 


salef 

A /YIOMJADOIU 


IMMAGINI SPETTACOLARI 


SALE&PEPE COLLECTION 


IL GUSTO AUTENTICO 
DELLA CUCINA DI STRADA 

Tradizione italiana e sapori appetitosi 


Street food 

all’italiana 


RILEGATURA CARTONATA 


RICETTE SPECIALI 






Sapori e profumi 
dal mondo 


Lo chef Ichikawa e la sua 
tempura su riso Basmati. 
A destra, Diego Rossi, 
chef della Trattoria Trippa 
di Milano e, sotto, 
Enrico Barro lini, chef 
ambassador di Expo 2015» 


IL VIAGGIO 
DELLA SCUOLA DI 
SALE&PEPE ALLA 
SCOPERTA DEI 
CLUSTER DI EXPO 
MILANO 2015. TRA 
EVENTI GOLOSI 
E SHOWCOOKING 


EVENTI 

LE NOSTRE INIZIATIVE TRA CIBO E CULTURA 



I PROSSIMI APPUNTAMENTI 

Lunedì 20 aprile 

Cluster Caffè 

Lunedi 27 aprite 

Cluster Cacao 


Un evento promosso da 



MILANO 2015 


Nei suggestivi spazi di Un posto a Milano, il ristorante alPinterno di Cascina 
Cuccagna, prosegue il percorso culturale e gastronomico che la Scuola di Cucina di 
Sale&Pepe dedica ai Cluster di Expo Milano 201 5. 1 temi affrontati nella seconda 
metà di marzo sono il Riso, la Frutta e i legumi, le Spezie, A ognuno è stata riservata 
animerà giornata, aperta al pubblico, tra testimonianze ed esibizioni culinarie. A 
guidare i momenti di incontro. Laura Maragliano , direttone di Sale&Pepe, e Vittorio 
Castellani, giornalista e conoscitore delle culture gastronomiche del mondo. Per il 
cluster Riso, Cesare Battisti, del Ristorante Ratanà di Milano, ha stupito gli ospiti 
con il Risotto affi asparagi e limoni som sale , mentre Ichikawa, chef del ristorante Iyo 
di Milano, ha svelato 1 segreti degli onigiri, i “panini giapponesi”. Tra i momenti 
salienti, la degustazione Le Vie del Sake guidata da Marco Massaiatto e Tintervento 
del neonatologo Massimo Agosti e dello chef Antonio Torchia, autori del libro “La 
salute sa di buono” (Mondadori). Per il cluster Frutta e legumi, Enrico Bartolini, 
Chef Àmbassador di Expo Milano 2015, ha eseguito Patata soffice, uovo e uova 
con quìnoa soffiata , Fagioli borlotti Contemporary Classic e Fresca clementina in un 
mandarino. Nel pomeriggio è la volta di Riccardo Casiraghi e Stefano Falcati, 
ideatori di Gnam Box, con la presentazione del loro libro “In Food We Trust - 
Ricette di stagione” (Mondadori Electa) e la gustosa preparazione dei Falafil con 
legumi e frutta* Ad affrontare invece f affascinante tema delle spezie, ecco Diego 
Rossi, della Trattoria Trippa di Milano, con il Risotto dilacero invecchiato, pepe nero 
tostato e lardo e la Crème brulée alla fava di Tonka. A seguire le ricette del ristorante 
indiano The Dhaba di Milano: il Suhgi bìryanì e il Dal , Conclude la giornata 
l 5 intervento di Carla Lettola, medico specialista in Scienza dell'Alimentazione, che 
ha presentato il suo libro in uscita “Liberi dalle diete con il metodo Carla Lettola” 
e ha omaggiato il pubblico con la degustazione dei Finti arancini alle spezie. 


Seguiteci su #saporieprofumi e # Expo 201 5 1 programmi delle giornate sono su salepepe.it/expo-2015 e su expo2015.org 


SALE&PEPE 119 




Fuffìn Design 


Al cuore del sapore con la cucina vegetariana 


Dall’esperienza de IL CUCCHIAIO D’ARGENTO 
una nuova straordinaria collana 



Cucina 

Vegetariana 

TORTE 


Cucina 

Vegetarla» 


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k^Ej-1 r f PrtftS 


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UN'OPERA 


In colla b orazio rie con 


Q IL CUCCHIAIO 
D’ARGENTO 


KENWOOD 


Piano dell'opera 


1 Torte salate e sformati 

2 Grandi piatti di legumi 

3 Verdure ripiene, sauté e attorno 

4 Insalatone di verdure e cereali 

5 Zuppe, minestre e vellutate 

6 Pasta e sughi 

7 Antipasti, salse e sfizi 

8 Pane, pizze e focacce 

9 Dolci e dessert 

10 Risotti, tìmbalLi e crocchette 

1 1 Colazioni, merende e spuntini 

12 Gnocchi e crespe Lle 

13 Ricette dal mondo 

14 Menu per bambini 

1 5 Conserve dolci e salate 


PER SAPERNE DI PIU: 

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Scopri tutto il buono della natura senza rinunciare al gusto: 
dalle ricette della nostra tradizione a base di cereali, 
ortaggi e legumi, alle proposte più innovative con ingredienti 
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Piatti irresistibili, idee fresche e sfiziose per una cucina vegetariana 
ricca, saporita e coerente con te nostre abitudini culinarie. 


Dal 22 aprile il 1 ° volume 
TORTE SALATE E SFORMATI a soli €8,99* 


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OGGI 


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Sui social: 

#SaporieProfumi 

I cl uster di Expo 

Sono padiglioni tornatici cho 
accolgono i paesi che hanno deciso 
di non realizzare una struttura 
autonoma airi ritorno 
dell'Esposizione Universale 
intitolata “Nutrire il Pianeta, Energia 
per la Vita". La novità, rispetto alle 
altre edizioni, dove questi Paesi 
venivano raggruppati per continente 
di appartenenza, è che qui, invece, 
sono riuniti per ecosistema simile 
(ad esempio Bi a- Mediterraneo e 
Zone Aride) o per analogia nell a 
produzione di determinati prodotti 
alimentari come cacao e caffè. 

Sei sono dedicati ai prodotti, 

Ire ad altrettante macroaree 
caratterizzate da bioclimi 
particolari. Milano: 

1° maggio- 31 ottobre. 


©CLUSTER CAFFÈ 


LA BEVANDA APPREZZATA IN GRAN PARTE DEL GLOBO 
È NATA IN ETIOPIA DA LI È PASSATA NELLA PENISOLA 
ARABA, EUROPA E AMERICA LATINA PER DIVENTARE 
TIRRINUNCT ABILE RITO CHE BEN CONOSCIAMO 



VITTORIO CASTELLANI 

Noto anche come Chef 
Kumalé, è giornalista e 
“gastronomade”, come 
si definisce, insaziabile. 
All'attività di studio sulle 
cucine del mondo alterna 
quella di comunicazione, 
didattica e consulenza. Nei 
suoi viaggi ha avuto modo di 
scoprire abitudini, ingredienti, 
ricette e segreti. Li svela qui 
e nelle conferenze alla Scuola 
di Cucina di Sale&Pepe (info 
su scuoladicucina.it) 


Molti pensano che la pianta dei caffè sia 
originarla del Brasile, Ben pochi invece 
sanno che in realtà gli arbusti della Cof- 
fea Arabica sono nativi del Continente 
Nero, in particolare dell'Etiopia (Paese 
ospite, con Burundi, E1 Salvador, Kenya, 
Ruanda, Uganda, Yemen, Guatemala, 
Repubblica Dominicana eTimor Est del 


Cluster dedicato al caffè}* Le testimonian- 
ze più antiche che ci parlano del consumo 
di questa bacca sotto forma dì bevanda, 
in forme simili a quelle che conosciamo 
oggi, sono relativamente recenti. Trala- 
sciando le leggende, possiamo affermare 
che gli etiopi sono stati i primi bevitori di 
caffè, che consumano da circa 500 anni. 


> segue a pag. 122 


GLI SPECIALI 
DI SALE&PEPE 

maggio 

©caffè. 

©CACAO E CIOCCOLATO 

già pubblicati 
febbraio 

© BIO-MEDITERRANEO 
©ISOLE, MARE E CIBO 

marzo 

©ZONE ARIDE 

CEREALI E TUBERI 
RISO 

aprile 

©FRUTTA E LEGUMI 
©SPEZIE 




> segue da pag * 121 

Il fatto che la pianta delfarabica sia originaria della regione 
di Kaffa ha favorito 11 la sperimentazione delle prime forme 
di consumo, alcune decisamente bizzarre. All 1 inizio infatti 
il caffè veniva mangiato e non bevuto, per trasformarsi 
nella bevanda che oggi tutti apprezziamo solo attraverso 
gli scambi di natura commerciale e culturale con la civiltà 
e la cultura araba nel corso dei secoli. Ancora oggi alcune 
tribù etiopi usano le foglie o la scorza che riveste i chicchi 
di caffè per preparare le loro bevande, mentre in princi- 
pio le popolazioni di Kaffa tritavano i chicchi tostati nel 
mortaio, li mescolavano con burro e miele e ne ricavava' 
no delle palline che sistemavano a bollire in acqua solo 
all occorrenza, aggiungendo le spezie desiderate, ma anche 
burro e sale. In origine il consumo di caffè tostato sotto 
forma di bevanda era limitato alle comunità islamiche. 

> segue a pag ; 125 


Sopra: Il villaggio 
di Masango, 
neJIa provincia 
di Cibitoke in 
Burundi. Due 
immagini del Costa 
Rica: accanto, una 
rana variopinta, 
sotto la spiaggia 
di Manuel Antonio. 



SI FA PRESTO 
A DIRE CAFFÈ... 

Nel sistema di classificazione 
di Linneo, il caffè venne 
inserito nella famiglia delle 
Rubiacee, che raggruppa ben 
4.500 varietà tra cui 60 specie 
appartenerti ai genere coffea. 
Delle circa 60 specie di piante 
di caffè che si conoscono, solo 
25 vergono commercializzate 
per i propri frutti, e di queste 
solo tre soro quelle più pregiate: 


ia Coffea Arabica, la Coffea 
Robusta, la Coffea Liberica. 
Mentre nelle comuni miscele 
di caffè troviamo tutte queste 
varietà mescolate in proporzioni 
diverse tra loro, per dare corpo 
e aroma alla nostra tazzina 
di caffè, molti intenditori oggi 
preferiscono gustare in tazza 
le singole specialità e per questo 
si parla di caffè mono varietale. 

COFFEA ARABICA 

È la specie più pregiata e per 


questo motivo viene coltivata e 
selezionata da quando è iniziato 
il consumo dei caffè, intorno 
al XV secolo. La varietà Moka, 
coltivata nello Yemen, dal nome 
dell’omonimo porto dal quale 
partirono i primi carichi di caffè 
per il vicino Oriente, è tra le più 
costose, Ha grani piccoli e un 
intenso profumo aromatico. 
Prima della tostatura è color 
verde rame, la forma è appiattita 
e allungata. La Typica ha una 
produzione molto bassa, ma ha 


una qualità eccellente in tazza. 
La Bourbon è molto diffusa in 
Brasile, Il suo frutto è piccolo 
e matura velocemente è una 
specie delicata che rischia di 
cadere con vento o pioggia. 

La Maragogype è una mutazione 
della Typica ed è stata scoperta 
in Brasile; è apprezzata per i 
grani di taglia xi. Altre varietà 
pregiate sono ['arabica di classe 
superiore Kenya AA, dal gusto 
leggermente acido, coltivata 
in Kenya. 


122 SALE&REPE 


> segue 





Piatto Driade, bicchieri 
Bcrmioli Rocco; in tutti 
gli stili lite degli 
ingredienti piano 
Lammam. Indirizzi 
a pagina 6 


• 1 Mettete ì grani dì caffè in una padella fondo spesso 
su fiamma vivace e tostateli per qualche minuto, mescolando 
continuamente con un cucchiaio, fino a quando i chicchi 
avranno preso il caratteristico colore marrone. Mettete 
i grani di caffè tostati in un pestello, mescolateli alle spezie 
e schiacciateli fino a ridurli in polvere. 

2 Portate a bollore 1/2 litro d’acqua e mescolatevi 
4 cucchiaini della miscela ottenuta; fate il riprendere 
bollore, spegnete il fuoco e lasciate risposare 2 o 3 minuti 
(tradizionalmente si usa la jebena, un contenitore di terracotta 
che viene utilizzato direttamente sul carbone ardente). 

Versate il caffè nelle tazze colando lentamente 
per non far cadere i residui. Zuccherate a piacere, 

MEDIA 

Preparazione 10 minuti • Cottura nessuna 
50 cal/porzione 


VIDEO 

io trovate su salepepe.tv 


BUNA (ETIOPIA) 

CAFFÈ AL CARDAMOMO 


PER 4 PERSONE 

100 g di chicchi verdi di caffè - 15 g di semi di 
cardamomo - un cucchiani di zenzero in polvere - 
abbondante noce moscata grattugiata - pepe nero 
(facoltativo) - zucchero 


GAFÉ DE OLLA (MESSICO) CAFFÈ NEL COCCIO 


PER 4 PERSONE 


50 g di caffè macinato - 50 g di pioncillo (uno zucchero 
grezzo molto scuro dal sapore di melassa; si può 
sostituire con zucchero di canna) - 25 g di cioccolato 
messicano o di Modica - 1 stecca di cannella di 4 cm 
- 1 chiodo di garofano 




Bicchieri e caraffa 
Ceramiche fasano. 
Indirizzi a pagina 6 


124 SALE&PEPE 


• 1 Sistemate 750 mi di acqua all'Interno di una pentola 
di coccio (olia), insieme alla stecca di cannella, al chiodo 
di garofano, al cioccolato sbriciolato e allo zucchero. 

• 2 Portate a bollore, versate il caffè macinato, mescolate 
bene e spegnete il fuoco. Lasciate riposare rinfusa per 3 
minuti circa, filtratelo con un colino a maglie fitte e servitelo 
ben caldo, preferìbilmente in tazze di coccio. 


MEDIA 

• Preparazione 25 minuti 

• Cottura 30 minuti 

• 95 cal/porzione 




> segue da pag. 122 

Per un suo più largo uso anche tra le comunità di diversa 
fede religiosa bisognerà aspettare il 1 880 , quando la Chiesa 
Ortodossa Etiope pose fine al divieto che impediva ai suoi 
fedeli di apprezzarne gusto e virtù. Da allora il caffè ha 
trovato ampi consensi diventando col tempo la bevanda 
ufficiale del Paese, utilizzato dalle numerose etnie che lo 
chiamano con nomi diversi nelle diverse lingue che si 
parlano in Etiopia: bunna in Amarico* bun in Tigrino, 
bona in Gramo, bona in Kefficho e kawa in Guragigna. 
Col tempo, il consumo sociale di questa bevanda si è 
trasformato in uh autentica cerimonia, la bona, che rap- 


Un affollato autobus 
a E1 Salvador. Il café 
de olla (nella pagina 
accanto) è una delle ricette 
più emblematiche tra 
Ì caffè tradizionali 
del sud America. 


Alcuni individui del gruppo 
etnico dei Suri nella 
valle Omo in Etiopia. 
Sotto; un gruppo di donne 
in Guatemala. 


presenta un importante momento di aggregazione nei 


villaggi che si chiude sempre con una benedizione e un 
augurio di pace per la famiglia e tutti i presenti. 
DairEtiopia la bevanda si è diffusa nello Yemen e da lì 
in tutto il mondo arabo, diventando la bevanda ufficia- 
le di tutto il mondo islamico, il vino nero del profeta: 

> sepie a pag. 126 


L’Etiopia, culla del caffè ne 
accoglie di eccezionali come 
l'Harrar, dell'omonima regione, 
dal vago sapore di cacao, 
oppure la Kontir Wild Forest , la 
Yirgacheffe, coltivato a Sidamo, 
in Oromìa. Particolarmente 
apprezzata in sud America 
l’arabica di Huehuetenango, 
coltivata in Guatemala a più 
di 1.500 metri d’altitudine. 

In genere l’Arabica prospera 
in terreni ricchi di minerali, 
specie in quelli di origine 


vulcanica, situati oltre i 600 
metri di altezza. Il clima ideale 
deve aggirarsi intorno alla 
temperatura media di 20°. 

COFFEA ROBUSTA 

La coltivazione di altre 
specie è stata introdotta nei 
paesi tropicali verso la fine 
dell’Ottocento, a seguito delle 
malattie che, in diverse regioni, 
colpirono e decimarono la 
Coffea Arabica. Da allora sono 
state selezionate altre specie 



in grado di assicurare chicchi 
che avrebbero riscosso un 
successo sicuro sul mercato 
internazionale. In generale 
la Robusta ha una maggior 
concentrazione di caffeina, è 
meno fragile ma meno ricca 
di note aromatiche, rispetto 
all’Arabica e per questo motivo 
viene utilizzata per le miscele 


e per i caffè venduti a buon 
mercato. Scoperta nel Congo, 
questa varietà che cresce 
abbondante dì frutti anche in 
pianura, ha avuto molta fortuna 
in commercio. Alcuni incroci 
di Coffea Canephora a cui la 
Robusta appartiene, sono molto 
diffuse in Indonesia, Uganda, 
India e nell 'Africa occidentale. 


> segue 








Un leopardo nella Masai Mara 
Naturai Reserve in Kenya. 
Sopra: una famiglia di gorilla 
nel Parco Nazionale dei Vulcani, 
in Ruanda. 



> segue da pag. 125 

il caffè aiutava a mantenersi svegli durante le lunghe ore 
di preghiera, A distanza di secoli oggi l’arabica yemenita 
è riconosciuta come una delle migliori varietà di caffè ai 
mondo. Nei fatti gli yemeniti sono da sempre del grandi 
bevitori prevalentemente di qishr, ovvero della pozione 
che si ottiene dalTinfusione della buccia essiccata e frantu- 
mata dei chicchi della Coffèa arabica, mentre il consumo 
del caffè in grani, preferibilmente verdi e non tostati, è 
limitato alle sole popolazioni beduine del deserto, delle 
aree ai confini con l’Arabia Saudita. Solo negli ultimi anni 
si è diffuso il caffè espresso, servito quasi esclusivamente 
nei locali frequentati dagli occidentali. Di conseguenza 
è molto difficile trovare la bevanda nei luoghi pubblici, 
che servono ai loro clienti abituali il tè rosso o il caffè 
istantaneo. L’infuso di qishr è solitamente riservato al 
consumo domestico e viene offerto agli ospiti in segno 
di benvenuto. 

> segue a pag. 128 


COFFEA LIBERICA 

Originaria dalle foreste della 
Liberia e dalla Costa d' Avorio, 
è una pianta longeva, robusta, 
rigogliosa nella vegetazione con 
frutti e semi grandi quasi 
il doppio di quelli della Arabica, 
e più resistenti all’attacco dei 
parassiti. È una pianta che 
richiede temperatura elevata 
e molta acqua. Per queste 
sue caratteristiche la Coffea 
Liberica è utilizzata come porta 
innesto per ottenere, tramite 


incrocio, nuove varietà coltivate 
soprattutto in Costa d’Avorio 
e nei Madagascar. I suoi grani 
anche se di qualità inferiore 
rispetto all’Arabica, offrono un 
caffè profumato e gradevole. 

La Liberica è apprezzata dai 
paesi scandinavi, che sono i più 
grandi consumatori al mondo di 
caffè e trova largo impiego nella 
produzione di caffè solubili, 

La sua produzione è poco 
sviluppata e rappresenta solo 
l’1 % della produzione mondiale. 


UN SOLO 
INGREDIENTE, 

MILLE USI 

Molti Paesi che dedicati alla 
produzione del caffè non hanno 
sviluppato una ricettistica né 
forme di consumo rituale. Non 
è raro imbattersi in caffè di 
basso profilo spesso realizzati 
con polveri solubili, soprattutto 
nei paesi africani, ma anche in 
luoghi insospettabili come 
Brasile o Vietnam. 


INSOLITE RICETTE 

La mancanza di cultura 
tradizionale legata al caffè 
in alcuni casi ha favorito 
forme di consumo curiose e 
originali. In Indonesia nell’Isola 
di Giava, la preziosa arabica 
giavanese si abbina al latte di 
cocco in un’inedita versione 
del cappuccino. Nel Red Light 
Dìstrict di Bangkok si serve per 
strada nelle notti tropicali un 
caffè shakerato con ghiaccio e 
succo di frutto della passione. 


126 SALE&REPE 


> sepie 


CREMA ALLA CANNELLA E CAFFÈ (COSTARICA) 


PER 4 PERSONE 



1 Sciogliete l’amido di mais in mezzo bicchiere di latte. 
Aggiungete i tuorli e lo zucchero e lavorate con la frusta. 
Mettete su fuoco basso il latte rimasto con la cannella 

e la scorza dì limone. Quando arriva quasi a bollore, 
lasciate fremere per un minuto, quindi eliminate limone 
e cannella e aggiungete il caffè espresso* 

Abbassate la fiamma al minimo, versatevi il composto 
di tuorìi e amido e mescolate con la frusta. 

2 Quando la crema inizia ad addensarsi, mescolate 
ancora e trasferitela in una ciotola resistente al calore 
(o in 4 ciotole individuali) e lasciatela raffreddare 
in frigorifero. Riprendete la crema, cospargete 
la superficie con lo zucchero e fate caramellare 
con l’apposito attrezzo o passandola per pochi 
minuti sotto il grill del forno, 

MEDIA 

Preparazione 15 minuti 
Cottura 15 minuti 
295 cal/porzione 


V 3*. V 


* * 


* 'iW* 


1/2 litro di latte intero - 125 g di zucchero - 4 tuorli - 
20 g di amido di mais - 1 di di caffè espresso - 
la scorza di 1/2 limone non trattato - 1 stecca 
di cannella - zucchero per caramellare 



> segue da pag. 126 

Dove finiscono allora i preziosi chicchi di arabica che 
troviamo esposti ovunque in grandi sacchi nei suq di tutto 
Io Yemen? L’alto costo raggiunto sui mercati internazionali 
dal loro prodotto, ha spinto gli yemeniti a coltivare il caffè 
per venderlo “a peso dWo n ai commercianti dei paesi del 
Golfo e dei paesi più. ricchi: il Giappone* Tlnghilterra, 
la Germania e gli Stati Uniti* Inoltre, fin dai tempi piu 
remoti gli yemeniti sono sempre stati attratti dagli effetti 
che il chicco e la sua scorza infusi provocano sulforgani- 
smo umano, dagli effetti della chimica piuttosto che dal 
piacere derivante dalla degustazione di un caffè d’eccellenza 
come il loro* Nel corso dei secoli la produzione interna di 
caffè nello Yemen è così diminuita sensibilmente, a tutto 
vantaggio delle coltivazioni di qat {molto meno faticoso 
da coltivare), che produce le “foglie inebrianti” masticate 
da tutti i locali, che prediligono le bevande d'evasione* 


II sole sorge su 
Sanaci, capitale dello 
Yemen, fondata 
secondo 
la tradizione da 
Sem, figlio di Noè, 
La parte vecchia 
di questa antica 
e splendida città, 
nel 1986 è 
stata dichiarata 


a ammonio 
Vii* umanità* 


pai 

dell 


In Vietnam il caffè diventa una 
gelatina da servire con latte di 
cocco e ghiaccio per un inedito 
mangia bevi da pesseggio. 

Dalle preparazioni più tribali 
del corno d'Africa la tecnica di 
estrazione del caffè ha registrato 
due tappe fondamentali; il caffè 
arabo e il caffè turco. 

CAFFÈ ARABO 

I chicchi di caffè tostato 
vengono pestati nel mortaio 


tradizionale (mebash) con altre 
spezie, più frequentemente 
cardamomo verde, ma anche 
zenzero, noce moscata o pepe, 
per la realizzazione di un decotto 
(khamr) che viene lasciato 
bollire parere prima di essere 
servito a più riprese all'interno 
di piccole tazzine, insegno 
di ospitalità. 

CAFFÈ TURCO 

Il caffè turco rappresenta 


l'anello di congiunzione tra 
la tradizione araba e africana 
con quella occidentale per 
l’introduzione di alcuni strumenti 
come il macinino e la caffettiera 
turca che hanno valorizzato le 
proprietà organolettiche del 
prodotto, Sono stati i Turchi 
infatti a togliere ogni speziatila 
dal caffè permettendo 
di apprezzarne l'aroma 
e a trasformare un semplice 
decotto in una bevanda intensa. 



128 5ALE&PEPE 





Le fave di cacao sono 
i semi dei frutti dei 
Theobroma cacao- 1 fiori, 
bianchi, verdi o rosei, 
spuntano sul tronco o sui 
rami; alcuni diventano 
baccelli (cabosse) con 
circa 20-30 fave, che 
vengono raccolte, tostate 
e lavorate. Quest'albero, 
originario dell 'America 
Centrale, cresce nelle 
regioni tropicali, a nord 
e a sud dell'equatore. 





L'uso del cacao nasce in 
epoca precolombiana nella 
penisola dello Yucatan In 
Messico, dove inizalmente 
veniva utilizzato come 
spezie, per dare sapore a 
piatti salati. Tuttora nella 
cucina tradizionale del 
Centro America viene usato 
in alcune portate di carne. 

Lo stesso impiego è 
documentato nella cucina 
del Rinascimento, dopo 
l'introduzione della fava 
di cacao in Europa ad 
opera degli spagnoli. 


Ciotola cacao Rina 
Menardi, Morì; in tutti gli 
stili lite degli ingredienti, 
piano Laminare. Indirizzi 
a pagina 6 


Q CLUSTER CACAO E CIOCCOLATO 


TESORO GASTRONOMICO DELLE CULTURE 
PRECOLOMBIANE, È DIVENTATO NEI SECOLI 
DELIZIOSO OGGETTO DI DEGUSTAZIONE 




Le preziose varietà di fave di cacao, tra- 
sformate e vendute oggi sotto forma 
di tavolette di cioccolato o in raffina- 
te praline* venivano utilizzate fin dai 
tempi più remoti dagli Indios nativi 
del Mesoamerica in preparazioni molto 
diverse da quelle che tutti conosciamo 
comunemente. Il termine cacao deriva 


dalla cultura Olmeca, la madre di tutte 
le civiltà pre-coiombiane e venne coniato 
verso il secondo secolo avanti Cristo per 
essere adottato dai Maia e dagli Aztechi, 
che se ne servivano per indicare una delle 
molte bevande che preparavano con il 
nome di "acqua di cacao” o cacaoatl, in 
lingua nihuatl. 

> seme a pa& 131 





• 1 Dividete la ricotta in due ciotole, amalgamate nella 
prima 200 g di farina di cocco con 2 cucchiai di zucchero di 
canna grezzo, mescolando accuratamente. Nella seconda 
ciotola versate il rum sulla ricotta e mescolate delicatamente 
aggiungendo lo zucchero rimasto. Lasciate riposare per almeno 
un'ora i due composti in frigorìfero. 

• 2 Prelevate I due impasti a cucchiaiate e ricavate, lavorandole 
nel palmo della mano, tante palline della dimensione di una 
grossa noce, passandole successivamente una metà nella 
polvere di cacao e l'altra metà nella farina di cocco rimasta. 
Sistematele su un piatto da portata alternando i colori, in modo 
da formare una sorta di piramide marrone e bianca. 


MEDIA 

• Preparazione 15 minuti m Cottura nessua 

• 550 cal/porzione 


PROFITERQLES DE CACO (CAMERUN) 

PALLINE AL COCCO 

PER 4 PERSONE 

400 g di ricotta vaccina a pasta soda - 300 g 

di farina di cocco - 4 cucchiai colmi di zucchero panela (o 

altro zucchero di canna grezzo) - 1 tazza 

di cacao amaro in polvere - 4 cucchiai di rum invecchiato 



La spettacolare 
cascata di Ekom 
nella regione 
costiera del 
Cameroon: 
r acqua compie 
il salto di 80 
metri, attraendo 
turisti da tutto il 
mondo» 


> segue da pag 129 

Esistono molte interpretazioni sulla trasformazione di 
questa denominazione in “cioccolato”; per molti si trat- 
terebbe di un semplice adattamento linguistico, una 
rivisitazione del termine operato dai Conquistadores, per 
altri rappresenterebbe piuttosto la trascrizione onomato- 
peica del rumore che si produceva quando si miscelava 
la cioccolata con l'acqua in un contenitore: choco, cho- 
co, choco.*. In origine dunque il cacao rappresentava 
una bevanda spumeggiante, la cui schiuma si formava 
travasando il composto da un contenitore alfaltro; ru- 
tilimi del batidor o molinillo (un utensile in legno 


per mescolare velocemente) sarebbe infatti una tecnica 
introdotta solo in epoche successive, dagli spagnoli. Gli 
Aztechi confezionavano svariate bevande a base di mais 
fermentato o cacao, che chiamavano indistintamente 
cacaoatl, insieme al cacao miscelavano però sempre altri 
ingredienti: miele, peperoncini, spezie coloranti ed ec- 
citanti. Analogamente a quanto avvenne per il caffè tra 
gli Etiopi e gli Yemeniti e per il tè, in Cina e Giappone, 
le bevande a base di cacao erano molto apprezzate dai 
popoli nativi mesoamericani per le virtù stimolanti della 
teobromina che contiene questo alimento. 

> segue a pag. 135 


C’È CACAO E CACAO 

Ci sono tre tipi diversi di semi 
di cacao che sono utilizzati 
nella produzione di cioccolato 
oggi; il pregiato Criollo, il 
comune Forastero e un ibrido 
tra i due, il Trinitario. Le fave 
di cacao Criollo e Trinitario 
sono spesso denominate 
come varietà fini o aromatiche 
(in inglese fine e flavour), 
mentre la varietà Forastero è 
considerata una fava ordinaria, 
per la produzione di polvere 


di cacao e cioccolato di massa, 
anche se ci sono eccezioni 
a questa regola. Oltre il 90 
per cento del cacao che 
si produce a livello mondiale 
è destinato alla produzione 
di massa, per questo motivo 
la specie più utilizzata è la fava 
di Forastero. 

CACAO CRIOLLO 

Il Criollo sta al cacao di qualità, 
come l'Arabica sta al miglior 
caffè. Il Criollo ha un colore 
marcatamente rossastro, 


e un gusto complesso 
altrettanto caratteristico 
che può includere ricordi 
di caramello, noci, vaniglia 
e tabacco. Le tavolette di 
Criollo sono piuttosto rare 
in commercio e il loro gusto 
si differenzia notevolmente 
delle varietà più comuni di 
Trinitario e Forastero, che 
sono caratterizzate dal sapore 
fondente, ai quale siamo 
abituati. Nei secoli scorsi 
il Criollo era la varietà più 
diffusa, ma fa scarsa resistenza 


di questa specie ha fatto 
sì che si sia stato coltivato 
con maggior successo il più 
robusto Forastero che domina 
il mercato mondiale. Oggi 
la maggior parte delle fave 
prodotte dagli alberi di Criollo 
sono più simili al Trinitario 
rispetto ai loro antenati; in 
natura c’è una produzione 
limitata di Criollo pura e nativo, 
il più noto è iì Porcelana 
del Venezuela. I Criollos più 
importanti sono l’Ocumare 61 e 
il Chuao, prodotti in Venezuela. 

> segue' 


Accanto, i piccoli campi 
coltivati dipingono di 
tanti toni di verde 
i dintorni di Abidjan, 
la città più popolosa 
della Costa a Avorio. 

Sotto; la candida 
spiaggia dt Ancdn 
nell <irea di Sancti 
Spiritili è conosciuta 
come una delle 
più belle di Cuba. 




CACAO FORASTERO 

Il Forastero sta al cacao 
di massa come la Robusta 
sta al caffè a buon mercato. 
Originario della regione 
amazzonica, il cacao 
Forastero è presente in 
diverse tipologie in varie 
parti del mondo. La varietà 
più diffusa è l'Amenolado 
coltivato in Brasile e in Africa 
Occidentale. Sebbene la 
maggior parte del Forastero 
sia destinato alla produzione 
di massa, ci sono rare 


eccezioni, come ad esempio 
l'ecuadoriano Cacao Nacional 
o Arriba Forastero che viene 
commercializzato come fine 
o flavo urs. Nel 2011 è stata 
poi scoperta in Perù una rara 
varietà di Nacional Forastero. 
Forastero in spagnolo significa 
“straniero", a differenza di 
Criollo che significa “nativo". 
Questa distinzione è stata 
introdotta dagli spagnoli, che 
inizialmente importavano il 
cacao Criollo esclusivamente 
dal Venezuela e consideravano 


questa varietà come l’unica 
originale, a differenza della 
“straniera” o Forastero dalla 
Regione amazzonica. 

CACAO TRINITARIO 

Il cacao Trinitario è un ibrido 
delle varietà di Criollo e 
Forastero coltivato per la prima 
volta a Trinidad, Alcuni alberi 
di Criollo vennero trapiantati a 
Trinidad verso la fine del 1 600. 
Malauguratamente le piante 
si ammalarono e morirono 
quasi tutte un secolo più tardi, 


con gravi danni dell’economia 
locale che nell'epoca coloniale 
aveva dato un forte impulso a 
questo genere di coltivazioni. 

Si decise così d’introdurre 
la varietà Forastero, piu 
resistente, che si ibridò con i 
pochi Crioilo rimasti, creando 
il Trinitario. A partire dal XIX 
secolo questa nuova cultivar si 
diffuse in Venezuela, Ecuador, 
Camerun, Samoa, Sri Lanka, 
Java e Papua Nuova Guinea. Le 
varietà venezuelane Carenerò e 
Rio Caribe, sono tra le migliori. 


> segue 


BEBIDA DE CACAO, JENGIBRE ¥ MIEL (CUBA) 
BEVANDA DI CACAO CON ZENZERO E MIELE 



PER 4 PERSONE 

165 mi di latte intero - 25 g dì cacao 
- IO g di zenzero fresco - 20 g di miele 

• 1 Tritate lo zenzero con una grattugia a fori piccoli, 
mettetelo in un pentolino con il latte e il cacao. Portate 
al limite deirebollizione; mescolate e lasciate riposare 
per qualche minuto. 

• 2 Filtrate con un colino a maglie fìtte e dolcificate 
con il miele. Servite la bevanda calda o fredda. 

FACILE 

• Preparazione 5 minuti Cottura 5 minuti 
70 cal/porzione 


SALE&PEPE 133 



134 5ALE&PEFE 


VIDEO 

lo trovate su salepepe.tv 


con acqua bollente ed eliminate la buccia Mettete in una 
pentola con acqua fredda il tacchino con la cipolla rimasta, 
sbucciata e tagliata in quarti, e le carote, mondate e tagliate 
a pezzi, portate a bollore e cuccete per 20 minuti. Private i 
peperoncini dai semi interni e tostateli in padella senza grassi. 

2 In un contenitore capace frullate i peperoncini, Tuvetta, 
il sesamo, le arachidi, le mandorle, la cipolla rosolata, 

il platano fritto, la tortilla, i pomodori e le spezie, bagnando 
con 2 tazze del brodo di carne, per ottenere una salsa spessa. 

3 Sbriciolate il cioccolato e scioglietelo in una casse mola 
con un bicchiere di brodo; aggiungete la salsa e mescolate 
per amalgamarla, con altro brodo. Sistemate la carne 

in un piatto, versatevi la salsa al cioccolato, spolverizzate, 
se vi piace, con semi di sesamo e servite, 

MEDIA 

« Preparazione 30 minuti Cottura 30 minuti 
860 ca l/porzione 


PER 4 PERSONE 

1/2 petto di tacchino a pezzi - 180 g di cioccolato 
messicano o di Modica - 1 platano - 2 cipolle - 3 carote 
- 210 g di peperoncini tra mulatos, pasilla e anchos 
(oppure 100 g di nostri peperoncini a basso contenuto 
di capsaicina) - 250 g di pomodori maturi - 100 g di 
pomodori verdi - 50 g di sesamo tostato - 40 g di 
arachidi - 40 g dì uvetta - 15 g di mandorle sbucciate - 1 
tortilla di mais tostata - 1 presa di chiodi di garofano, 1 
di semi d’anice e 1 di cannella - olio di semi per friggere 


1 Sbucciate il platano, tagliatelo a fette sottili per il 
lungo e friggetele in abbondante olio di semi, fin quando 
saranno dorate. Sbucciate una cipolla, tagliatela a julienne e 
soffriggetela con poco olio. Scottate i pomodori in una pentola 


Ciotolina piccola Driado. 
Indirizzi a pagina 6 


MOLE POBLANO (MESSICO) 
TACCHINO IN SALSA 01 CIOCCOLATO 


Qui accanto: 
una moschea 
mussulmana a 
Banda Nkwanta in 
Ghana. In basso 
a destra: il fiume 
Mpassa in Gabon, 
Sotto: semi di anice 
e peperoncino 
insaporiscono il 
celeberrimo mole 
poblano, esempio 
aell’uso del cacao 
come spezie sui 
piatti salaci. 



> segue da pag. 131 

Dal centro America la coltivazione del cacao si è diffusa 
attraverso i conquistadores spagnoli e portoghesi in di- 
versi paesi (tra questi Costa D’Àvorio, primo produttore 
al mondo, Camerun, Cuba, Gabon, Ghana, Sao Tome 
Principe* ospiti tutti del Cluster Cacao e Cioccolato di 
Expo Milano 2015); tant’è che alcuni tra i migliori cru 
di cacao oggi arrivano dalfÀmerica Latina e dalPÀfrica. 
Il termine cru viene comunemente usato per indicare 
quei tipi di cacao monorigine che vengono selezionati 
direttamente nelle piantagioni per il cioccolato finissimo 
e di pregio. Come accade per le diverse tipologie d’uva 
nel vino, ogni cacao ha un aroma che lo caratterizza, 

> segue a pag. 136 





Boca do Infern, grotta naturale sulla costa 
Àqua Izé, vicino a/Sao Tome nella Repubblica 

di Sao Tomé Principe* u foto di questo servizio sano dì; 

Corbis Contrasto / gettv images / 
Mondadori Pdrtfoud-Aototostock i Simeproto 


> segue da pag . 135 

Analogamente a quanto avvenuto per il caffè, nel sud 
del mondo un tempo ci si limitava a produrre le fave 
di cacao, mentre la trasformazione e la produzione di 
cioccolato si faceva tradizionalmente in Europa e negli 
States* Oggi non mancano alcuni produttori pionieri in 
Messico, Guatemala, in Belize, se parliamo di Centro 
America o in Ecuador e Brasile, in sud America, che 
oltre ad una spiccata sensibilità nei confronti della tutela 
dell 1 ambiente, ottengono importanti riconoscimenti 
dairfnternational Chocolate Awards, 


Tutti i paesi produttori di fave di cacao presenti nel 
Cluster di Expo hanno la caratteristica di essere “nuovi” 
produttori, nel senso che essendo le fave di cacao ori- 
ginarie del Messico, non possono vantare una cultura 
nativa* Di fatto tutti questi Paesi hanno acquisito nel 
corso dei secoli, a partire dall’epoca coloniale, per mano 
di spagnoli, portoghesi, francesi, olandesi o tedeschi 
una cultura legata alla produzione, seppur non riferita 
al consumo tradizionale, come invece è accaduto nelle 
antiche culture del Meso America* 


136 SALE&PEPE 





9reàenJta 


'lunedi 20 aprile dalle 10.30 alle 18.30 


INGRESSO GRATUITO presso Un Posto a Milano, il ristorante 
all'interno di Cascina Cuccagna (via Cuccagna 2/4, ang. via Muratori). 

Dalle 10.30 alle 18.30: conferenze, showcooking e degustazioni con gli Chef 
di Sale&Pepe, personaggi famosi e cuochi d'eccezione. 

Intervengono: Roberto Morelli, direttore del Cluster Caffè, 

Laura Maragliano, direttore di Sale&Pepe e Vittorio Castellani, in arte Chef Kumalè. 

Ospiti: lo Chef Àmbassador Expo Milano 2015 Andrea Berton, 
l'Università del Caffè di Trieste con Diego Allaix, gli Chef Ezio e Maurizio Santin 
e La blogger scrittrice Lisa Casali. 


Da febbraio ad aprile, un ciclo di incontri per 
conoscere da vicino i Cluster di Expo Milana 2015 

9/^ra^BIO-MEDITERRANEO w/etòrma ISOLE, MARE 
2 marza ZONE ARIDE 9 marza CEREALI E TI 

o- RISO 23 marza FRUTTA E LI 

SPEZIE 27 aprite CACAO 


30 marzo ' 


PER SCOPRIRE IL PROGRAMMA COMPLETO VAI SU 
www,salepepeJt/expo-2tH5 www J expo201 5,org 


tfsaporieprofumi 
» #Expo2015 


Osalepepejt 

OExpo 2015 MìLano 


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Un evento promosso da 


MILANO 2015 


In collaborazione con 

sale pepe 


Si ringraziano 


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A MILANO 

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CUCCAGNA 


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PRANZO IN CAMPAGNA 

I tavoli appoggiati sull'erba, gli amici e tanti piatti 
stuzzicanti: un gatzpacho creativo, pescetti fritti, 
moscardini, polpette di vitello ai pinoli e gelatine di frutta. 


SALE&PEPE 

n. 5 MAGGIO 201 5 

DIRETTORE RESPONSABILE 
Laura Ma raglia no raura.mamgiiano@moidadori.it 

REDAZIONE 

Livia Fagetti fagatti@mondadori.it (caporedattore) 

Barbara Galli barbara ,g al li@mondadori.rt (caporedattore) 

Enza Da lessa ndri enza.dalessandri@mondadori Jt (caporedattore) 
Mariateresa Cariucci carlucct@mondadori.it (caposervizio) 
Cristiana Cassé cristiana.casse@moidadori.it (caposervizio) 
Alessandro Gnocchi gnocchi@mondadori.it (caposervizio) 

Barbara Roncarolo barbara, roncarolG@mondadorut [caposervizio web) 
Monica Ptlotto pilotto@mondadorLlt (vìcecaposervlzlo) 

Silvia Bomboni silvia, bombai li@mondadon. rt 
Mauro Comìnelli mauro.cominelli@mondadon.it 
Daniela Falsitta falsitta@mondadori.it 
Sìlvia Tatozzi silvia.tatozzi@mondadori.it 

REDAZIONE GRAFICA 

Silvano Vavassori vavassor@mondadori.it (caporedattore) 

Daniela Arsuffi ansuffi@mondadori.it (caposervizio) 

Omelia Claudia Indovina omellajndovina@mondadori,it 
Susanna Meregalli susanna. meregalli@mondadoriJ 
Diego Stadiotti diego.stadiotti@mondadori.it 
S il via Viganò si Ivia.vig ano@mondadori . it 
Patrizia lanette zanette@mondadori.it 

SEGRETERÌA DI REDAZIONE 

Cinzia Campì cinzia, campi® mondadori.it (responsabile) 

Paolo Riosa riosa@mondadori.it (ricerca fotografica) 

PROGETTO GRAFICO 

Roberto Porta porta@mondadari.it 

HANNO GOLLABORATQ 

Stefani a Aledi, Alessandra Avallane, Vittorio Castellani, Marina Cella, Laura 
Cereria. Claudia Compagni, Sara Farina, 

Miriam Ferrari, Franca Mattai, Paola Mancuso, Alessandro Pasinelìi Studio, 
Chiara Patracchini, Antonella Pavane! lo, Livia Sala, Alessandra Salaris, 
Sandro Sangiorgì, Enrico Saravalle, Mariarosa Schiaffino, Betrice Spagoni, 
Francesca Tagliabile, Paola Volpali 

Foto: Marco Azzoni, Adriano Brusaferri, Luca Colombo/Studio XL, 
Stefania Giorgi, Maurizio Lodi, Francesca Moscheni, Michele Mulas, 
Felice Scocci marro/Alkèmia, Michele Tabozzi, Nicoletta Valdisteno 



FREGOLA, CUSCUS E BULGUR 

Non solo pasta nei menu 
d'estate, ma anche deliziose 
insalatine, sformati e crocchette 
con ortaggi, pesce o arami 


STEAKHOUSE 

Sulla brace, sulla grìglia o sulla 
piastra, le cotture roventi sono la 
vera morte della carne di manzo, 
ma anche di maiale e agnello. 



in edicola dal 20 maggio 


SALE&PEPE SERVIZIO CLIENTI 

È possibile avere informazioni o sottoscrivere un abbonamento tramite: 
www.abbonameriti.it/mDrtdaclon; e-mail: abbonamenti@mondatori.it; 
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servizio abbonati è in funzione dal lunedì ai venerili dalla 9:00 alle 1 9:00; fax: 030.77.72.337; 
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L'abbonamento può avere inizio In qualsiasi periodo dell’anno. L’eventuale cambio 
di indirizzo è gratuito: Informare II Servizio Abbonati almeno 20 giorni prima 
del trasferimento, allegando l'etichetta ceri la quale arriva la rivista, 

Servizio collezionisti: Avete perso un numero di SaleAPape? tei. 1 99.1 62.171 ; fax 02-95970333 
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ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.PA 

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: 20090 Segnile (Milano) ■ Tel. 02/75421, Casella postate n. 1833, 
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